A sei mesi dalle sanzioni dell’Antitrust si è mossa anche la Consob. Che ha multato la Banca Popolare di Vicenza per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dai vertici tra aprile 2011 e aprile 2015. I provvedimenti, si legge in una nota della commissione, riguardano il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale in carica all’epoca dei fatti e alcuni dirigenti. Per i quali è stata decisa anche la perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e l’impossibilità di assumere incarichi in società quotate per un totale di 76 mesi. Si tratta del primo dei provvedimenti sanzionatori nei confronti dell’istituto pubblicato dalla Consob sul suo sito.
L’authority di vigilanza sulla Borsa ha accertato che la banca ha violato le discipline in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria anche relativamente all’esito degli aumenti di capitale del 2013 e del 2014 e all’evoluzione della compagine sociale della banca. I comportamenti illeciti, spiega Consob, risultano essere “frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca”. Gianni Zonin, ex presidente della banca che bruciando oltre 6 miliardi di capitalizzazione ha mandato in fumo i risparmi di 119mila soci, è indagato dalla procura di Vicenza per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza insieme all’ex direttore generale Samuele Sorato.
Per le violazioni in materia di informativa (delibera 19930) la Consob ha applicato alla ex Popolare sanzioni per complessivi 470mila euro. Tra le contestazioni “l’omessa indicazione” nel comunicato del 25 marzo 2015 “dell’imminente ridimensionamento del prezzo delle azioni”, che “ha privato il mercato di un rilevante warning sulla congruità dell’investimento”. L’8 aprile 2015 Bpvi tagliò da 62 a 48 euro il valore dei titoli, a distanza di meno di due settimane da un piano che prevedeva una “significativa crescita” dell’utile, con profitti per 201 milioni nel 2017 e per 313 milioni nel 2019.
Per quanto riguarda i comunicati relativi al prezzo delle azioni, “l’omessa indicazione dei criteri valutativi utilizzati non ha consentito agli investitori di comprendere il processo di formazione del prezzo e, conseguentemente, di valutare la congruità del prezzo rispetto agli indicatori patrimoniali e reddituali della Banca”. Mentre “gravemente fuorvianti” per come ne hanno enfatizzato il successo sono stati ritenuti da Consob i comunicati sull’esito degli aumenti del 2013 e 2014. Oggi la banca spera nella ricapitalizzazione preventiva a carico dello Stato.
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Popolare di Vicenza, multa Consob da 9,1 milioni di euro per violazioni commesse dagli ex vertici tra 2011 e 2015
Secondo l'authority i comportamenti illeciti sono stati "frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno" dell'istituto
A sei mesi dalle sanzioni dell’Antitrust si è mossa anche la Consob. Che ha multato la Banca Popolare di Vicenza per un totale di 9,14 milioni di euro per violazioni commesse dai vertici tra aprile 2011 e aprile 2015. I provvedimenti, si legge in una nota della commissione, riguardano il consiglio di amministrazione, il collegio sindacale in carica all’epoca dei fatti e alcuni dirigenti. Per i quali è stata decisa anche la perdita temporanea dei requisiti di onorabilità e l’impossibilità di assumere incarichi in società quotate per un totale di 76 mesi. Si tratta del primo dei provvedimenti sanzionatori nei confronti dell’istituto pubblicato dalla Consob sul suo sito.
L’authority di vigilanza sulla Borsa ha accertato che la banca ha violato le discipline in materia di regole di condotta degli intermediari nei confronti della clientela, di prospetto, di offerte al pubblico e di informazione societaria anche relativamente all’esito degli aumenti di capitale del 2013 e del 2014 e all’evoluzione della compagine sociale della banca. I comportamenti illeciti, spiega Consob, risultano essere “frutto di scelte aziendali riconducibili, secondo i rispettivi ruoli e responsabilità, ai principali livelli decisionali e di controllo interno della banca”. Gianni Zonin, ex presidente della banca che bruciando oltre 6 miliardi di capitalizzazione ha mandato in fumo i risparmi di 119mila soci, è indagato dalla procura di Vicenza per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza insieme all’ex direttore generale Samuele Sorato.
Per le violazioni in materia di informativa (delibera 19930) la Consob ha applicato alla ex Popolare sanzioni per complessivi 470mila euro. Tra le contestazioni “l’omessa indicazione” nel comunicato del 25 marzo 2015 “dell’imminente ridimensionamento del prezzo delle azioni”, che “ha privato il mercato di un rilevante warning sulla congruità dell’investimento”. L’8 aprile 2015 Bpvi tagliò da 62 a 48 euro il valore dei titoli, a distanza di meno di due settimane da un piano che prevedeva una “significativa crescita” dell’utile, con profitti per 201 milioni nel 2017 e per 313 milioni nel 2019.
Per quanto riguarda i comunicati relativi al prezzo delle azioni, “l’omessa indicazione dei criteri valutativi utilizzati non ha consentito agli investitori di comprendere il processo di formazione del prezzo e, conseguentemente, di valutare la congruità del prezzo rispetto agli indicatori patrimoniali e reddituali della Banca”. Mentre “gravemente fuorvianti” per come ne hanno enfatizzato il successo sono stati ritenuti da Consob i comunicati sull’esito degli aumenti del 2013 e 2014. Oggi la banca spera nella ricapitalizzazione preventiva a carico dello Stato.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Standing ovation dalla platea della convention Cpac a Washington al termine dell'intervento video della premier Giorgia Meloni. Un intervento nel quale la presidente del Consiglio ha richiamato valori e temi che uniscono conservatori europei e americani, a partire dalla difesa dei confini, ribadendo la solidità del legame tra Usa e Ue. "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno".
"So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta. Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente", ha affermato la premier.
La presidente Meloni ha fatto un passaggio sull'Ucraina ribadendo "la brutale aggressione" subito dal popolo ucraino e confidando nella collaborazione con gli Usa per raggiungere una "pace giusta e duratura" che, ha sottolineato, "può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.