Un attacco hacker “massiccio e coordinato” che è un “tentativo destabilizzazione della democrazia, come si è già visto negli Stati Uniti durante la campagna presidenziale“. Con un comunicato a sorpresa nella notte Emmanuel Macron, leader di En Marche! al ballottaggio per le presidenziali francesi, ha denunciato che le caselle di posta elettronica di vari responsabili del candidato all’Eliseo sono state piratate a partire da alcune settimane fa e “mail, documenti contabili, contratti etc..” sono stati pubblicati la notte del 5 maggio.
I testi ‘rubati’ sono stati fatti circolare “insieme a falsi documenti per seminare il dubbio e la disinformazione“. Secondo la Bbc, sono stati pubblicati 9 gigabytes di dati da un utente anonimo. Per Macron, però, “non si tratta di una semplice operazione di pirateria informatica” perché gli autori “chiaramente volevano minare la campagna a poche ore dal secondo turno”.
En Marche! precisa che i documenti provenienti dall’attacco hacker sono “tutti legali ed espressione del normale funzionamento di una campagna presidenziale” e ricorda che “durante tutta la corsa per l’Eliseo ” il movimento “è stato sempre preso di mira da queste iniziative in modo intenso e ripetuto”. “Noi – conclude – ci rivolgeremo alle autorità pubbliche e private per fare chiarezza su questa operazione inedita in una campagna elettorale francese. La gravità dei fatti è già una certezza e non tollereremo che gli interessi vitali della democrazia siano messi in pericolo”.