Polemica vivace a L’Aria che Tira (La7) tra la giornalista de Il Corriere della Sera, Maria Teresa Meli, e il deputato di Articolo 1, Alfredo D’Attorre, sulla vicenda De Bortoli-Boschi. Il dibattito è innescato dall’articolo di Giorgio Meletti, pubblicato su Il Fatto Quotidiano e riguardante la riunione in casa Boschi per difendere Banca Etruria. Il giornalista del Fatto, Ferruccio Sansa, riassume il contenuto dell’articolo, ma Meli commenta: “Non l’ho letto, perché sono in cura disintossicante dal Fatto e non lo leggo più“. Sansa, sul caso, osserva: “Maria Elena Boschi ha sempre sostenuto che non si è mai occupata di banche, ma quanto raccontato da Meletti e da De Bortoli stride con quanto ha detto l’ex ministra. Siamo di fronte a un conflitto d’interessi nello stato più elementare“. “Lei ha sempre negato” – insorge Meli – “Stiamo facendo un processo alle intenzioni. Boschi ha ragione, come De Bortoli ha ragione. Non è che l’una è contro l’altro”. “Avrà ragione uno dei due“, ironizza D’Attorre. “No” – replica la firma del Corriere – “le fonti possono aver torto. Non abbiamo nessuna prova per dire che Boschi abbia mentito. Ci stiamo inventando un processo”. “Di De Bortoli mi fido” – ribatte Sansa – “perché è un ottimo giornalista e peraltro anche una persona prudente nel senso positivo del termine. Se scrive quel resoconto, sono portato a credergli. Giorgio Meletti è un ottimo giornalista e collega e scrive di un incontro nel 2014. Sono due fatti riferiti da due ottimi giornalisti che vanno nella stessa direzione: la Boschi si è stra-occupata di Banca Etruria, in cui c’era il padre. Qui si parla di querele e di responsabilità giudiziaria, ma ricordo che esiste anche una responsabilità politica“. “E’ anche un disagio” – osserva D’Attore – “confesso di essere a disagio qui nel parlare da mezz’ora di fatti sui quali nessuno di noi ha gli strumenti per dire che siano veri definitivamente. Ma il punto è che non possiamo stare in una situazione in cui il governo, uscito dalla sconfitta referendaria del Pd, si regge su equilibri molto precari. Siamo in un mare di guai e di problemi. Ma ci possiamo consentire di andare avanti con un governo in cui ci sono figure così discusse come la Boschi?“. E Meli protesta: “Sì, perché altrimenti finisce come Tempa Rossa, per cui sono stati tutti assolti”
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