“Abbiamo un ruolo immenso: correggere gli eccessi nella rotta del mondo. E’ la nostra vocazione. Avremo bisogno di un’Europa più efficace, più democratica, più politica, poiché essa è lo strumento della nostra potenza e della nostra sovranità. Il mondo e l’Europa hanno bisogno di una Francia forte”. Emmanuel Macron ha pronunciato il suo primo discorso da presidente della Repubblica francese all’Eliseo dopo il passaggio di consegne con l’uscente François Hollande. “I francesi hanno scelto lo scorso 7 maggio la speranza e lo spirito di conquista. Il mondo intero ha guardato le presidenziali e si è chiesto se i francesi avrebbero deciso di ripiegarsi sul passato, se avrebbero lasciato la scena della storia e avrebbero ceduto allo spirito di divisione, invece il popolo francese ha abbracciato il futuro”, ha aggiunto il nuovo capo di Stato. Macron, che ha scelto la Germania come primo Paese che visiterà (domani) da presidente rinsaldando così l’asse franco-tedesco, annuncerà il 15 maggio il nome del suo primo ministro e martedì la composizione della squadra di governo. Intanto, sotto la pioggia, il 39enne ha infranto il protocollo ed è andato a salutare le due ali di folla che lo acclamavano sugli Champs-Elysees dopo la fine della cerimonia all’Arco di Trionfo, dove si era recato davanti alla tomba del milite ignoto, deponendo una corona di fiori.

“La nostra potenza non è in declino” – “La Francia cercherà sempre di essere al fianco della libertà e dei diritti dell’uomo, sempre per sostenere la pace e uno sviluppo sostenibile. L’Unione europea sarà rafforzata perché ci protegge e difende i nostri valori”. Macron ha reso omaggio, nominandoli, ai suoi sette predecessori, da Charles de Gaulle a Hollande.”Il lavoro sarà liberato – ha detto ancora – le imprese saranno sostenute, la creazione e l’innovazione saranno al centro della mia azione”. “La potenza della Francia non è in declino, siamo all’alba di una grande rinascita, il futuro è nelle nostre mani e abbiamo tutte le risorse delle grandi potenze del mondo”, ha spiegato illustrando le linee guida del suo quinquennio alla guida dello Stato. “Tutto quello che fa della Francia un paese sicuro sarà potenziato, il laicismo repubblicano sarà difeso, le forze dell’ordine e l’esercito saranno rafforzati”, ha affermato il presidente. “I francesi che hanno dimenticato cosa vuol dire sentirsi protetti lo capiranno di nuovo”, ha affermato ancora Macron facendo appello anche a quella “Francia dimenticata” che negli ultimi anni, a suo giudizio, si è lasciata andare alla sfiducia e allo sconforto.”Noi rifonderemo e rafforzeremo la Francia”, ha promesso.

Il passaggio dei poteri e l’insediamento  Il leader di En Marche! questa mattina è arrivato all’Eliseo per il passaggio di poteri e l’insediamento come nuovo presidente della Repubblica francese. Hollande ha ricevuto il suo successore, che al ballottaggio ha vinto le presidenziali contro Marine Le Pen con il 66% dei voti, con un sorriso e gli ha stretto a lungo la mano. Poi i due sono entrati all’interno del palazzo per il passaggio delle consegne e la comunicazione dei codici nucleari. All’Eliseo si era presentata pochi minuti prima del marito la premiere dame Brigitte Macron accompagnata da tutta la sua famiglia. Hollande e Macron hanno terminato il colloquio nel palazzo presidenziale a porte chiuse come prevede la tradizione. Il loro incontro è durato circa un’ora, invece dei trenta minuti previsti. Secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro hanno discusso sui principali procedimenti in corso, su eventuali trattative per la liberazione di ostaggi, sulla negoziazione dei contratti strategici o la preparazione di grandi eventi internazionali. Macron ha accompagnato all’uscita Hollande tra gli applausi dei presenti.

Tutte le nomine del nuovo presidente francese – La prima nomina di Macron è Alexis Kohler, scelto come nuovo segretario generale dell’Eliseo. Kohler, 43 anni, è stato capo di gabinetto di Macron quando era ministro dell’Economia nel governo di Manuel Valls e ha un percorso tipico delle “grandes ecoles” francesi (Essec e Ena). E’ stato direttore al Tesoro poi è stato al Fondo monetario internazionale, quindi all’Agenzia delle partecipazioni statali. Macron ha scelto inoltre di nominare direttore di Gabinetto all’Eliseo Patrice Strzoda, 64 anni, anche lui diplomato all’Ena, la prestigiosa scuola nazionale di amministrazione. Consigliere diplomatico sarà invece Philippe Etienne, 61 anni, finora ambasciatore a Berlino. Il 30enne Ismaël Emelien invece, che si è occupato della strategia della campagna elettorale del numero uno di En Mache!, sarà il consigliere speciale del presidente francese.

Macron visiterà forze militari dispiegate all’estero – Il nuovo inquilino dell’Eliseo alla fine della prossima settimana incontrerà le truppe francesi dispiegate all’estero, molto probabilmente in Mali. A riferirlo è la Reuters che riprende una fonte vicina a Macron. Parigi  è intervenuta in nello stato africano nel 2013 per fermare l’avanzata dei militanti legati ad al-Qaeda che avevano preso il controllo della parte nord del Paese. Sono oltre 4mila i soldati francesi dispiegati nella regione per dare la caccia agli islamisti, e mille di loro sono in Mali.

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