“Casapound? Di vip che si stanno avvicinando a noi ce ne sono tanti, ci conoscono, ci guardano con affetto, ci stimano e a volte ci frequentano. Sono artisti, gente impegnata, conduttori televisivi. Però in quel mondo non è facile fare un passo per uscire allo scoperto”. Lo rivela ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, che esprime un tributo di lode anche alla neo-militante, Nina Moric: “Lei è in grado di veicolare un messaggio positivo su Casapound. E’ una testa pensante, ogni giorno la vedo sempre più preparata e brava. Io mi sono tolto tutti i pregiudizi sui personaggi del mondo dello spettacolo quando ho conosciuto Pietro Taricone. Pensavo fosse un babbeo palestrato da televisione e invece era veramente un grande, una persona davvero incredibile. Speriamo che la Moric” – continua – “spinga anche gli altri a schierarsi e non stare più nell’ombra. C’è un problema di coming out perché sanno che se parlano di Casapound poi spariscono dai media. Io stesso da più di un anno non vengo invitato nelle trasmissioni tv, specie quando si accorgono che sai parlare e che non sei il pupazzo che grida: ‘Fuori gli immigrati!””. Poi aggiunge: “La trasmissione di Rete4, ‘Dalla vostra parte’? Dovete sapere che quando c’è il collegamento in esterna, nelle piazze, il 90% delle persone indignate che stanno lì a parlare è seguito dai militanti di Casapound, che sono anche dietro quelle persone. Però ci è stato chiesto espressamente di non comparire e di non far vedere esponenti noti di Casapound, perché di Casapound non si deve parlare. C’è proprio un ordine di scuderia per non farci apparire sulle reti Mediaset, ma tanto c’è internet e non possiamo più stare alle dipendenze del signor Berlusconi o della Rai di Renzi“. Stoccate anche al M5S e a Matteo Salvini. E, infine, una battuta sull’attore e conduttore tv, Flavio Insinna: “Lui a Casapound? Ci si potrebbe fare un pensierino. Quello che comunque gli contesto non è lo sfogo, che ci può stare, però se sei così, non ti puoi presentare in tv come il santo laico del globalismo buonista con la camicia rossa. E’ veramente insopportabile l’ipocrisia”
Politica - 25 Maggio 2017
Casapound, Di Stefano: “Tanti vip si stanno avvicinando a noi e presto usciranno allo scoperto. Insinna? Potrei farci un pensierino”
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“Casapound? Di vip che si stanno avvicinando a noi ce ne sono tanti, ci conoscono, ci guardano con affetto, ci stimano e a volte ci frequentano. Sono artisti, gente impegnata, conduttori televisivi. Però in quel mondo non è facile fare un passo per uscire allo scoperto”. Lo rivela ai microfoni di Ecg Regione (Radio Cusano Campus) il vicepresidente di Casapound, Simone Di Stefano, che esprime un tributo di lode anche alla neo-militante, Nina Moric: “Lei è in grado di veicolare un messaggio positivo su Casapound. E’ una testa pensante, ogni giorno la vedo sempre più preparata e brava. Io mi sono tolto tutti i pregiudizi sui personaggi del mondo dello spettacolo quando ho conosciuto Pietro Taricone. Pensavo fosse un babbeo palestrato da televisione e invece era veramente un grande, una persona davvero incredibile. Speriamo che la Moric” – continua – “spinga anche gli altri a schierarsi e non stare più nell’ombra. C’è un problema di coming out perché sanno che se parlano di Casapound poi spariscono dai media. Io stesso da più di un anno non vengo invitato nelle trasmissioni tv, specie quando si accorgono che sai parlare e che non sei il pupazzo che grida: ‘Fuori gli immigrati!””. Poi aggiunge: “La trasmissione di Rete4, ‘Dalla vostra parte’? Dovete sapere che quando c’è il collegamento in esterna, nelle piazze, il 90% delle persone indignate che stanno lì a parlare è seguito dai militanti di Casapound, che sono anche dietro quelle persone. Però ci è stato chiesto espressamente di non comparire e di non far vedere esponenti noti di Casapound, perché di Casapound non si deve parlare. C’è proprio un ordine di scuderia per non farci apparire sulle reti Mediaset, ma tanto c’è internet e non possiamo più stare alle dipendenze del signor Berlusconi o della Rai di Renzi“. Stoccate anche al M5S e a Matteo Salvini. E, infine, una battuta sull’attore e conduttore tv, Flavio Insinna: “Lui a Casapound? Ci si potrebbe fare un pensierino. Quello che comunque gli contesto non è lo sfogo, che ci può stare, però se sei così, non ti puoi presentare in tv come il santo laico del globalismo buonista con la camicia rossa. E’ veramente insopportabile l’ipocrisia”
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".