Scontro rovente a Otto e Mezzo (La7) tra il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, e il politologo Roberto D’Alimonte, uno dei padri dell’Italicum. “In realtà, sono lo zio” –puntualizza D’Alimonte – “io rivendico ancora quella legge elettorale. E’ stata bocciata dalla Consulta? Non m’importa nulla. Ho già scritto che, secondo la nostra Corte Costituzionale, gli elettori francesi hanno eletto un presidente incostituzionale, perché Macron è stato eletto presidente della Francia col 24% dei voti”. Travaglio scuote la testa e replica: “Non c’entra niente. I francesi hanno eletto il presidente, l’Italicum invece serviva a eleggere uno dei due rami del Parlamento. E i francesi non hanno ancora eletto il Parlamento. Voteranno per quest’ultimo tra due settimane, non certamente con un ballottaggio nazionale tra due partiti, come invece in quella legge elettorale, che per fortuna abbiamo consegnato agli archivi della storia come un mostro incostituzionale. I francesi voteranno collegio per collegio”. “Si legga la sentenza”, ribatte reiteratamente D’Alimonte. “Poi dire che la Francia ha eletto un presidente incostituzionale è una scemenza assoluta” – continua il direttore del Fatto – “La Francia ha una sua Costituzione, che prevede quel tipo di elezione presidenziale. Noi ne abbiamo un’altra e dobbiamo fare le leggi in base alla nostra Costituzione. Cosa c’entra con noi la Costituzione francese? Lei avrebbe dovuto scrivere una legge conforme alla Costituzione italiana e invece ne ha scritta una difforme. Affermava che era una legge perfettamente costituzionale. Aveva torto, io avevo ragione. Ma, d’altra parte, bastava leggere la Costituzione per rendersi conto che stavate facendo un abominio”. E aggiunge: “Adesso avete messo il Paese nella difficoltà di dover inseguire una legge elettorale proprio nell’imminenza delle elezioni, cioè nel periodo peggiore”. All’ennesimo monito di D’Alimonte, che lo invita a leggere la sentenza della Consulta, Travaglio replica: “La sentenza della Corte dice che lei ha scritto una boiata”
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