Concorso in truffa e falso ideologico, entrambi aggravati perché commessi da un pubblico ufficiale che ha approfittato di una posizione di potere. L’ottava sezione penale del tribunale di Milano, presieduta da Maria Luisa Balzarotti, ha condannato oggi in primo grado l’ex vicepresidente della Provincia, Umberto Novo Maerna, a 1 anno e 2 mesi di reclusione (un mese in più rispetto alla richiesta della Procura). Il politico ex Pdl, oggi Fratelli d’Italia, è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici. Il che gli preclude, almeno per il momento, la possibilità di candidarsi alle elezioni politiche del 2018, ipotesi data per certa in virtù dell’antico rapporto d’amicizia tra Maerna e Ignazio La Russa, compagni di partito fino dai tempi del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante.
La vicenda – raccontata dal FattoQuotidiano.it nel 2012 e nel 2014 – risale al 2010, quando Maerna è sia vicepresidente della Provincia sia assessore a Sport e Cultura. L’amico e compagno di partito Dario Macchi (condannato a 1 anno e 8 mesi per truffa, oltre che a un risarcimento di 80.000 euro) vuole ottenere un finanziamento pubblico per organizzare la commemorazione della battaglia di El Alamein, evento al quale parteciperà anche l’allora ministro della Difesa, La Russa. A questo scopo, essendo Macchi il presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e della ‘consorziata’ milanese, presenta una richiesta di contributo, che però viene ‘cassata’ dagli uffici. Così Macchi ricorre a Maerna, ripresentando un’analoga richiesta per conto di un’associazione inesistente (Alleanza Sportiva Italia, che risulta cessata nel 2007) e senza seguire le procedure corrette. La Guardia di finanza accerta che Macchi si limita all’invio di una mail e in queste condizioni il contributo non potrebbe essere erogato. Invece Maerna, amico del presidente dei ‘Paracadusti’, provvede comunque a far stanziare la somma di 10.800 euro. Lo fa, secondo il pubblico ministero Paola Pirotta, “inducendo in errore la giunta provinciale (…) pur essendo a conoscenza che, per tale contributo, non vi fosse agli atti nessuna domanda, fatto aggravato dall’essere stato commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto (a favore di Macchi, ndr)”. L’imputato è stata condannato a pagare circa 4.000 euro per spese processuali e risarcimento all’associazione Paracadusti d’Italia.
A sostenere la tesi dell’accusa c’è poi la testimonianza di Claudio Martino, dirigente della Provincia: “Vorrei esplicitare che a volere fortemente la realizzazione dell’evento e quindi l’elargizione del contributo non è stato Macchi, bensì l’assessore Maerna”. Martino, interrogato dal pm, spiega che Maerna gli chiese “un veloce disbrigo delle incombenze burocratiche, in quanto vi era da parte sua la fretta e la volontà di elargire il contributo”. Il dirigente (accusato di concorso in truffa, assieme al legale rappresentate dei ‘Paracadutisti’, Gionata Soletti: entrambi assolti) aggiunge: “Maerna era uso prendere direttamente i contatti con i soggetti richiedenti i contributi, bypassando le procedure previste”.
Maerna, che attualmente non ricopre cariche pubbliche, è stato in passato per due volte vicepresidente della Provincia (con Ombretta Colli e con Guido Podestà), assessore a Segrate, nel Milanese, nonché vicepresidente di Amsa, la partecipata del comune di Milano che gestisce i rifiuti. Tutti incarichi esterni per nomina politica. Soltanto in un caso, negli anni ’80, Maerna fu eletto consigliere d’opposizione a Magenta nella fila del Msi. L’esponente di Fratelli d’Italia ha annunciato che ricorrerà in appello: “Intendo ribadire – si legge in una nota diffusa dal suo ufficio stampa – la mia piena correttezza. Ho sempre servito le istituzioni con impegno, ispirandomi unicamente ai valori di onestà e trasparenza. Attendo che vengano depositate le motivazioni della sentenza per ricorrere in appello, serenamente fiducioso che, nel giudizio di secondo grado, verrà ristabilita la verità dei fatti e affermata la mia piena innocenza”.
Giustizia & Impunità
Milano, truffa su contributi Provincia: condannato ex vicepresidente Maerna
L’ottava sezione penale del tribunale di Milano, presieduta da Maria Luisa Balzarotti, ha condannato l'imputato a 1 anno e 2 mesi di reclusione e all'interdizione dai pubblici uffici
Concorso in truffa e falso ideologico, entrambi aggravati perché commessi da un pubblico ufficiale che ha approfittato di una posizione di potere. L’ottava sezione penale del tribunale di Milano, presieduta da Maria Luisa Balzarotti, ha condannato oggi in primo grado l’ex vicepresidente della Provincia, Umberto Novo Maerna, a 1 anno e 2 mesi di reclusione (un mese in più rispetto alla richiesta della Procura). Il politico ex Pdl, oggi Fratelli d’Italia, è stato inoltre interdetto dai pubblici uffici. Il che gli preclude, almeno per il momento, la possibilità di candidarsi alle elezioni politiche del 2018, ipotesi data per certa in virtù dell’antico rapporto d’amicizia tra Maerna e Ignazio La Russa, compagni di partito fino dai tempi del Movimento Sociale Italiano di Giorgio Almirante.
La vicenda – raccontata dal FattoQuotidiano.it nel 2012 e nel 2014 – risale al 2010, quando Maerna è sia vicepresidente della Provincia sia assessore a Sport e Cultura. L’amico e compagno di partito Dario Macchi (condannato a 1 anno e 8 mesi per truffa, oltre che a un risarcimento di 80.000 euro) vuole ottenere un finanziamento pubblico per organizzare la commemorazione della battaglia di El Alamein, evento al quale parteciperà anche l’allora ministro della Difesa, La Russa. A questo scopo, essendo Macchi il presidente dell’Associazione Nazionale Paracadutisti d’Italia e della ‘consorziata’ milanese, presenta una richiesta di contributo, che però viene ‘cassata’ dagli uffici. Così Macchi ricorre a Maerna, ripresentando un’analoga richiesta per conto di un’associazione inesistente (Alleanza Sportiva Italia, che risulta cessata nel 2007) e senza seguire le procedure corrette. La Guardia di finanza accerta che Macchi si limita all’invio di una mail e in queste condizioni il contributo non potrebbe essere erogato. Invece Maerna, amico del presidente dei ‘Paracadusti’, provvede comunque a far stanziare la somma di 10.800 euro. Lo fa, secondo il pubblico ministero Paola Pirotta, “inducendo in errore la giunta provinciale (…) pur essendo a conoscenza che, per tale contributo, non vi fosse agli atti nessuna domanda, fatto aggravato dall’essere stato commesso al fine di conseguire un ingiusto profitto (a favore di Macchi, ndr)”. L’imputato è stata condannato a pagare circa 4.000 euro per spese processuali e risarcimento all’associazione Paracadusti d’Italia.
A sostenere la tesi dell’accusa c’è poi la testimonianza di Claudio Martino, dirigente della Provincia: “Vorrei esplicitare che a volere fortemente la realizzazione dell’evento e quindi l’elargizione del contributo non è stato Macchi, bensì l’assessore Maerna”. Martino, interrogato dal pm, spiega che Maerna gli chiese “un veloce disbrigo delle incombenze burocratiche, in quanto vi era da parte sua la fretta e la volontà di elargire il contributo”. Il dirigente (accusato di concorso in truffa, assieme al legale rappresentate dei ‘Paracadutisti’, Gionata Soletti: entrambi assolti) aggiunge: “Maerna era uso prendere direttamente i contatti con i soggetti richiedenti i contributi, bypassando le procedure previste”.
Maerna, che attualmente non ricopre cariche pubbliche, è stato in passato per due volte vicepresidente della Provincia (con Ombretta Colli e con Guido Podestà), assessore a Segrate, nel Milanese, nonché vicepresidente di Amsa, la partecipata del comune di Milano che gestisce i rifiuti. Tutti incarichi esterni per nomina politica. Soltanto in un caso, negli anni ’80, Maerna fu eletto consigliere d’opposizione a Magenta nella fila del Msi. L’esponente di Fratelli d’Italia ha annunciato che ricorrerà in appello: “Intendo ribadire – si legge in una nota diffusa dal suo ufficio stampa – la mia piena correttezza. Ho sempre servito le istituzioni con impegno, ispirandomi unicamente ai valori di onestà e trasparenza. Attendo che vengano depositate le motivazioni della sentenza per ricorrere in appello, serenamente fiducioso che, nel giudizio di secondo grado, verrà ristabilita la verità dei fatti e affermata la mia piena innocenza”.
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “Per la difesa europea servono investimenti comuni in sicurezza, una sola politica estera, economia forte e società coesa, serve un vero salto di qualità verso gli Stati Uniti d’Europa. Di fronte alle minacce che si profilano bisogna sostenere le nostre capacità di difesa nel modo più credibile, senza frammentare le spese tra gli Stati e neanche dando ancora soldi all’America come vorrebbe Trump. Il punto di vista portato dalla segretaria Schlein al vertice del Pse è stato ascoltato ed è positivo l’accordo dei socialisti europei sui fondi di coesione. Il Pd indica una strada di fermezza, consapevolezza e responsabilità sociale, senza farsi distrarre da alcun richiamo”. Lo dichiara Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Partito democratico.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Decidere maggiori investimenti per rendere più sicuro e protetto il nostro continente è una scelta non più rinviabile. La difesa europea è un pilastro fondamentale della nostra autonomia strategica. Non possiamo avere tentennamenti su questo obiettivo. La discussione non è sul se, ma sul come arrivarci". Così Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama.
"In questi giorni i nostri a Bruxelles stanno facendo un lavoro prezioso per evitare che si utilizzino i fondi di coesione per finanziare spese militari e per incentivare, attraverso gli strumenti europei vecchi e nuovi, le collaborazioni industriali e gli acquisti comuni fra Paesi Europei, l’interoperabilità dei sistemi e i programmi sugli abilitanti strategici (spazio, cyber, difesa aerea, trasporto strategico). In questo quadro, va salutato positivamente che dopo il Next Generation si consolidi l’idea di emettere debito comune per finanziare un bene pubblico europeo come la difesa".
"Anche perché sarà per noi meno complicato continuare la nostra battaglia per estenderlo agli altri pilastri dell’autonomia strategica, a partire dalle politiche per accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un passo importante quindi, come sottolineato dal nostro gruppo a Bruxelles, a cui certamente ne dovranno seguire altri se si vuole davvero rafforzare la nostra difesa comune”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "L’Unione Europea si trova a un bivio: o si presenta unita o rischia la marginalità politica. La guerra in Ucraina, e l’attuale voltafaccia americano, hanno reso evidente l’urgenza di una politica di difesa comune che non può essere frenata dagli interessi delle singole nazioni". Così l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran. "Una Difesa progressivamente comune perché, agendo come 27 eserciti nazionali, rischiamo l’impotenza".
"Oggi è necessario un passaggio di fase che aumenti gli investimenti volti a garantire una deterrenza da nuova aggressioni russe dopo il disimpegno americano ma anche a rendere più omogenea la difesa europea, con forniture simili, riducendo le duplicazioni di spese tra paesi e le inefficienze. L’Unione Europea deve dotarsi di una propria architettura di sicurezza, capace di garantire responsività e affermarsi come attore decisivo nello scenario internazionale".
"L’iniziativa della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al di là del nome infelice 'RearmEU', è un primo passo in questa direzione. Va tuttavia integrata e sviluppata identificando con chiarezza quali sono le linee di spesa utilizzate, in che modo questo aiuto può supportare immediatamente l’Ucraina, come si intende sostenere una crescente produzione industriale europea nell’ottica di arrivare ad una vera interoperabilità e difesa comune".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Penso che sia l’ennesimo episodio di antisemitismo che vuole legare la guerra in Medio oriente all’insulto alla memoria della Shoah. È terribile". Lo dice all'Adnkronos il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano a proposito del ritrovamento nel cantiere del museo della Shoah a Roma di escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono. Sull'episodio indaga la Digos.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "La sinistra". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi rilanciando un post di Pedro Sanchez in cui, a margine del Consiglio europeo straordinario, il premier spagnolo tra l'altro dice: "Oggi dobbiamo mandare un messaggio chiaro ai cittadini: l’Europa è molto più potente di quanto pensiamo. Nessuno minaccerà la nostra pace, la nostra sicurezza o la nostra prosperità".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Per i socialisti e democratici europei, il piano della UE per la difesa comune è un primo passo avanti che ne richiede molti altri. Di fronte a una crisi si risponde con il coraggio. Insieme". Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Marianna Madia.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.