Stop all’arrivo di nuovi migranti. A poco più di 24 ore dal flop nelle urne del M5s, per cui alcuni hanno accusato la sindaca di Roma Virginia Raggi per i problemi avuti nella gestione della città nel primo anno di governo, è la stessa prima cittadina ad annunciare la stretta sull’accoglienza nella Capitale. La Raggi infatti, in una lettera inviata al prefetto Paolo Basilone ha chiesto “una moratoria sui nuovi arrivi”. “Vista la forte presenza migratoria e il continuo flusso di cittadini stranieri”, si legge, “chiediamo una moratoria sui nuovi arrivi” nella Capitale. Negli ultimi giorni alcune polemiche avevano interessato alcune zone del centro, in particolare intorno alle stazioni, soprattutto a Termini. La Raggi fa riferimento in particolare all’ipotesi di altre strutture di accoglienza “peraltro di rilevante impatto e consistenza numerica”. Una circostanza che, secondo la sindaca, è “impossibile, oltre che rischioso”. Nella lettera la sindaca sottolinea la necessità di considerare l’elevata “pressione migratoria cui è sottoposta Roma” nella decisione della dislocazione di nuove strutture di accoglienza. “Per tali motivi, questa amministrazione, in considerazione degli elevati flussi di migranti non censiti, auspica che le valutazioni sulle dislocazioni di nuovi insediamenti tengano conto della evidente pressione migratoria cui è sottoposta Roma Capitale e delle possibili devastanti conseguenze in termini di costi sociali e di protezione degli stessi beneficiari, evitando di gravare, ulteriormente, sul territorio comunale”.
Poche ore dopo, sul tema è montato il blog di Beppe Grillo con un post dal titolo “Tutta la verità sui campi rom” a firma di Movimento 5 stelle. “A Roma il M5s ha messo la faccia sulla questione rom e ne va fiero”, si legge. Segue un elenco di interventi fatti o da realizzare nei prossimi mesi: “Ora a Roma si cambia musica”, scrivono i grillini. “Chiusura dei campi rom, censimento di tutte le aree abusive e le tendopoli. Chi si dichiara senza reddito e gira con auto di lusso è fuori. Chi chiede soldi in metropolitana, magari con minorenni al seguito, è fuori. In più sarà aumentata la vigilanza nelle metro contro i borseggiatori. Nessuno prima d’ora aveva mai affrontato il problema in questo modo. Il servizio applicato è capillare e copre tutta la città. Iniziamo a chiudere i primi due di nove campi ancora presenti a Roma”. E poi continuano: “Lo diciamo subito: ci vorrà tempo. Queste non sono operazioni che si fanno dall’oggi al domani. Qualsiasi tecnico specializzato vi dirà che serviranno mesi. Come per tutto quello che la vecchia politica ha lasciato a Roma, anche in questo caso il Movimento 5 stelle non ha la bacchetta magica. Ma ha la libertà di fare le cose che dovevano essere fatte 20 anni fa. E allora iniziamo: i campi della Monachina e La Barbuta verranno chiusi. Parliamo di 700 persone che risiedevano qui”.
Le parole del Movimento 5 stelle sono state criticate dal segretario Pd Matteo Renzi che le ha definite una virata a destra per rimediare al flop nelle urne: “Sono le classiche dichiarazioni a presa in giro degli italiani. Io l’ho smontato un campo rom a Firenze e so cosa significa. Serve costanza, fatica. Grillo in questo momento ha un problema: si sta accorgendo che la realtà è più complicata del blog e la politica più difficile di un algoritmo”. E poi su Facebook: “Devo fare i ‘complimenti alla concorrenza’. Già, perché quelli del Movimento 5 stelle sono stati bravi. Dico davvero. Infatti: Grillo prende una storica sberla alle amministrative. Prova a replicare attaccando il Pd, e non ci riesce. Nel frattempo parte una rissa interna al Movimento, perché saranno anche tutti cittadini portavoce ma sono divisi in correnti come e più dei partiti tradizionali (anche se in quanto a divisioni interne, il Pd è imbattibile!). A quel punto cosa inventano i grillini? Un bell’attacco a immigrati e rom. E così: tutte le prime pagine dei quotidiani smettono di parlare del flop alle amministrative e sguazzano sulla loro svolta a destra. Sono stati bravi e lo dico senza ironia perché gestire il registro della comunicazione richiede capacità e competenza”.