Nuovo record per il debito pubblico: ad aprile è salito a 2.270,4 miliardi, in aumento di 10,1 miliardi rispetto al mese precedente. L’incremento, spiega il fascicolo “Finanza pubblica, fabbisogno e debito” pubblicato dalla Banca d’Italia, è dovuto al fabbisogno mensile delle amministrazioni pubbliche (5,5 miliardi) e all’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro (per 3,9 miliardi, a 58,5, mentre erano pari a 64,7 miliardi alla fine di aprile 2016) e all’effetto complessivo degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione del tasso di cambio (0,7 miliardi).

Il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 9,6 miliardi, quello delle amministrazioni locali è aumentato di 0,5 miliardi e il debito degli enti di previdenza è rimasto pressoché invariato.

Ad aprile le entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 28,9 miliardi (valore invariato rispetto al 2016); nei primi quattro mesi del 2017 esse sono state pari a 120,9 miliardi, in crescita del 2 per cento rispetto al corrispondente periodo del 2016.

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