Aprendo il plico delle tracce, stamattina i quasi 500mila maturandi italiani avranno sgranato gli occhi: Giorgio Caproni (a sinistra nella foto) con i suoi Versicoli quasi ecologici per l’analisi del testo, il tema principe dell’esame di Stato, non se l’aspettava quasi nessuno. “Ma pur non essendo tra i più gettonati della vigilia, il suo nome ci sta tutto: parliamo di uno grandi poeti del Novecento italiano. Anzi, ben venga l’inserimento nella maturità, se serve per canonizzare questo autore”, commenta Nicola Lagioia (a destra nella foto), scrittore e direttore del Salone del libro di Torino. Anche se la scelta inattesa del Ministero potrebbe rivelarsi un boomerang per gli studenti: “È uno di quei classici autori che vengono inseriti nei programmi ministeriali ma molto spesso non vengono fatti per mancanza di tempo. Non so quanti ragazzi saranno effettivamente preparati per svolgere questa traccia. Magari è anche un invito per i professori ad andare un po’ più veloci durante l’anno per fare un po’ di letteratura contemporanea, che la nostra scuola trascura troppo spesso”.
Nato a Livorno e vissuto a lungo a Genova, Giorgio Caproni rappresenta una delle voci essenziali della seconda metà del XX secolo, esponente di una poetica forte, dolente e intimista. Il brano proposto nella Tipologia A dell’esame è tratto dalla raccolta postuma Res amissa, e parla delle azioni rovinose dell’uomo nei confronti della natura. Ecco il testo: Ecco il testo della poesia: “Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra“.
“Sicuramente non si tratta della poesia più bella di Caproni, ma è funzionale alla traccia e alla struttura dell’esame”. Secondo Lagioia, scrittore barese che nel 2015 ha vinto il Premio Strega con La ferocia, c’è un filo conduttore che lega un po’ tutta la maturità 2017: “Le tracce sembrano quasi dialogare tra loro sul motivo del dissidio ‘Natur-Kultur’: ci sono grandi analogie fra il componimento di Caproni e il passo di Leopardi della tipologia artistico-letteraria, con evidenti rimandi persino alla traccia tecnico-scientifica sulla robotica. Mi piace quest’idea di una ‘maturità a tema’”. E il tema, come detto, è quello ecologico. “Un motivo abbastanza ricorrente: ricordo che anche nella mia maturità all’inizio degli anni Novanta, all’indomani della conferenza sul clima venne proposta un argomento simile. Ma nonostante sia passato molto tempo è ancora d’attualità, e poi la scelta di brani coerenti e interessanti aiuti a rifuggire la banalità”.
Resta da capire quanti sceglieranno di cimentarsi su un brano poco noto, di un autore non proprio tradizionale. “A conoscerlo saranno stati davvero in pochi. Però i concetti da affrontare erano abbastanza chiari e definiti”. Le domande di analisi del testo (otto, tutte abbastanza specifiche), complicano il quadro più che semplificarlo: “Solo a leggerle mi viene il mal di testa: io mi sarei limitato a commentare liberamente il componimento. La tecnica sarà pure importante, ma la poesia va più sentita che decodificata. Anche perché parliamo di ragazzi di 18 anni, non di critici letterari”, il parere di Lagioia. Che dai suoi ragazzi non avrebbe preteso troppo, solo un po’ di profondità: “Da professore mi accontenterei di leggere un tema ben scritto, con una contestualizzazione generale del brano e soprattutto la restituzione del sentimento che questa poesia comunica e del suo significato”, conclude lo scrittore. “L’obiettivo è spiegare, rendere conto in maniera complessa del moto dell’anima che la letteratura suscita e che quando nasce non ha un nome. In fondo non è forse questo la maturità?”.
Twitter: @lVendemiale
(foto di Dino Ignani)
Scuola
Maturità 2017, Giorgio Caproni per l’analisi del testo. Lagioia: “Poco conosciuto, ma è un grande del ‘900”
Lo scrittore e direttore del Salone del libro di Torino commenta la traccia della Tipologia A. "I concetti sono chiari e definiti, purtroppo è uno di quei classici autori che non vengono affrontati nei programmi per mancanza di tempo". E sulle altre proposte della prima prova dice: "Al centro il motivo del dissidio ‘Natur-Kultur’. Mi piace quest’idea di una ‘maturità a tema'"
Aprendo il plico delle tracce, stamattina i quasi 500mila maturandi italiani avranno sgranato gli occhi: Giorgio Caproni (a sinistra nella foto) con i suoi Versicoli quasi ecologici per l’analisi del testo, il tema principe dell’esame di Stato, non se l’aspettava quasi nessuno. “Ma pur non essendo tra i più gettonati della vigilia, il suo nome ci sta tutto: parliamo di uno grandi poeti del Novecento italiano. Anzi, ben venga l’inserimento nella maturità, se serve per canonizzare questo autore”, commenta Nicola Lagioia (a destra nella foto), scrittore e direttore del Salone del libro di Torino. Anche se la scelta inattesa del Ministero potrebbe rivelarsi un boomerang per gli studenti: “È uno di quei classici autori che vengono inseriti nei programmi ministeriali ma molto spesso non vengono fatti per mancanza di tempo. Non so quanti ragazzi saranno effettivamente preparati per svolgere questa traccia. Magari è anche un invito per i professori ad andare un po’ più veloci durante l’anno per fare un po’ di letteratura contemporanea, che la nostra scuola trascura troppo spesso”.
Nato a Livorno e vissuto a lungo a Genova, Giorgio Caproni rappresenta una delle voci essenziali della seconda metà del XX secolo, esponente di una poetica forte, dolente e intimista. Il brano proposto nella Tipologia A dell’esame è tratto dalla raccolta postuma Res amissa, e parla delle azioni rovinose dell’uomo nei confronti della natura. Ecco il testo: Ecco il testo della poesia: “Non uccidete il mare, la libellula, il vento. Non soffocate il lamento (il canto!) del lamantino. Il galagone, il pino: anche di questo è fatto l’uomo. E chi per profitto vile fulmina un pesce, un fiume, non fatelo cavaliere del lavoro. L’amore finisce dove finisce l’erba e l’acqua muore. Dove sparendo la foresta e l’aria verde, chi resta sospira nel sempre più vasto paese guasto: Come potrebbe tornare a essere bella, scomparso l’uomo, la terra“.
“Sicuramente non si tratta della poesia più bella di Caproni, ma è funzionale alla traccia e alla struttura dell’esame”. Secondo Lagioia, scrittore barese che nel 2015 ha vinto il Premio Strega con La ferocia, c’è un filo conduttore che lega un po’ tutta la maturità 2017: “Le tracce sembrano quasi dialogare tra loro sul motivo del dissidio ‘Natur-Kultur’: ci sono grandi analogie fra il componimento di Caproni e il passo di Leopardi della tipologia artistico-letteraria, con evidenti rimandi persino alla traccia tecnico-scientifica sulla robotica. Mi piace quest’idea di una ‘maturità a tema’”. E il tema, come detto, è quello ecologico. “Un motivo abbastanza ricorrente: ricordo che anche nella mia maturità all’inizio degli anni Novanta, all’indomani della conferenza sul clima venne proposta un argomento simile. Ma nonostante sia passato molto tempo è ancora d’attualità, e poi la scelta di brani coerenti e interessanti aiuti a rifuggire la banalità”.
Resta da capire quanti sceglieranno di cimentarsi su un brano poco noto, di un autore non proprio tradizionale. “A conoscerlo saranno stati davvero in pochi. Però i concetti da affrontare erano abbastanza chiari e definiti”. Le domande di analisi del testo (otto, tutte abbastanza specifiche), complicano il quadro più che semplificarlo: “Solo a leggerle mi viene il mal di testa: io mi sarei limitato a commentare liberamente il componimento. La tecnica sarà pure importante, ma la poesia va più sentita che decodificata. Anche perché parliamo di ragazzi di 18 anni, non di critici letterari”, il parere di Lagioia. Che dai suoi ragazzi non avrebbe preteso troppo, solo un po’ di profondità: “Da professore mi accontenterei di leggere un tema ben scritto, con una contestualizzazione generale del brano e soprattutto la restituzione del sentimento che questa poesia comunica e del suo significato”, conclude lo scrittore. “L’obiettivo è spiegare, rendere conto in maniera complessa del moto dell’anima che la letteratura suscita e che quando nasce non ha un nome. In fondo non è forse questo la maturità?”.
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Brasilia, 22 dic. (Adnkronos/Afp) - Il bilancio delle vittime del terribile incidente d'autobus avvenuto ieri nello stato brasiliano di Mina Gerais (sud-est) è salito a 41 morti. Lo ha riferito la polizia in una conferenza stampa, precisando che "41 corpi sono stati trasportati all'istituto forense".
L'autobus viaggiava sull'autostrada che collega San Paolo (sud-est) a Vitória da Conquista, nello stato di Bahia (nord-est). La polizia federale ha precisato che, secondo "le prime informazioni e le tracce rinvenute sul posto", un grosso blocco di granito "probabilmente" è caduto da un camion che viaggiava in senso contrario e ha colpito l'autobus, che ha subito preso fuoco.
L'autista del camion è fuggito, ha dichiarato la polizia, aggiungendo che la sua patente di guida era stata sospesa per due anni. Si tratta della peggiore tragedia avvenuta su una strada federale in Brasile dal 2007.
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - “Il ministro Nordio, puntando il dito contro i giudici e sentenziando che chi sbaglia debba pagare, non ha specificato se questa valga anche per l’attuale categoria di sua appartenenza. Perché in tal caso un ministro che non ne azzecca una, all’indomani delle dimissioni del capo del Dap, Giovanni Russo, presumibilmente causate da dissidi con un sottosegretario, con una situazione disastrosa dei penitenziari italiani, di fronte ad un numero impressionante di suicidi tra i detenuti e finanche tra gli agenti della penitenziaria: ebbene, un ministro dovrebbe pagare per tutto questo?”. Così Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera.
“All’indomani della sentenza di Palermo -aggiunge- la destra torna all’attacco contro una magistratura di cui non sopporta l’indipendenza”.
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - "Le sostanze stupefacenti sono il pericolo numero uno per il nostro Paese". Lo afferma il vicecapogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Alfredo Antoniozzi. "Abbiamo una crescita esponenziale dell'uso delle sostanze -denuncia- iniziando dalla cannabis che ancora oggi viene considerata innocua da settori della sinistra. Apprezzo l'impegno del sottosegretario Mantovano e del viceministro Bellucci in materia e insieme a questo serve una sensibilizzazione generale. I danni causati dalle droghe sono notevoli -conclude Antoniozzi- e c'è bisogno di una prevenzione che coinvolga le scuole e gli Enti locali e che punti ad intercettare il linguaggio del giovani".
Roma, 22 dic. (Adnkronos) - “Lo Stato garantisce, neanche sempre, la riparazione per ingiusta detenzione a chi è stato arrestato ingiustamente. Ma a chi è stato assolto dopo aver subito una misura cautelare reale o personale come un sequestro o un interdizione dalla professione, o un divieto di dimora, subendo un danno grave, lo Stato non risarcisce nulla. Nulla anche a chi ha subito un processo ‘temerario’, che non doveva celebrarsi perché mancavano fin dall’inizio elementi per supportarlo". Lo afferma Enrico Costa, deputato di Forza Italia.
"Non subisce conseguenze di carriera -ricorda- il magistrato che sbaglia e non ottiene alcun risarcimento chi ha subito una misura cautelare ingiusta o un processo che non si sarebbe dovuto tenere. Un cittadino chiamato a rispondere in un procedimento penale, se ne esce da innocente è la stessa persona che era prima di entrare nell’ingranaggio giudiziario? Oggi assolutamente no. Ha ragione il ministro Nordio, occorre intervenire. A breve depositeremo una proposta di legge in questo senso”.
Tel Aviv, 22 dic. (Adnkronos) - Il presidente del partito israeliano per l'Unità Nazionale Benny Gantz ha dichiarato ai media che "mentre i negoziatori per l’accordo sugli ostaggi con Hamas lavorano, Netanyahu li sta nuovamente sabotando". "Stiamo vivendo tempi delicati, mentre Netanyahu sta di nuovo correndo verso i media stranieri", ha aggiunto, riferendosi alla recente intervista del premier al The Wall Street Journal. Poi, rivolgendosi a Netanyahu, ha detto ancora: "Non hai il mandato di ostacolare di nuovo il ritorno dei nostri ostaggi per ragioni politiche. Restituire gli ostaggi è la cosa giusta, per ragioni umanitarie, di sicurezza e nazionali".
Kiev, 22 nov. (Adnkronos) - L'adesione dell'Ucraina alla Nato è "realizzabile", ma Kiev dovrà combattere per convincere gli alleati a realizzarla. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai diplomatici ucraini. L'Ucraina ha ripetutamente sollecitato l'Alleanza Atlantica a invitare Kiev a diventare membro, mentre per Mosca la prospettiva dell'adesione dell'Ucraina alla Nato è una delle principali giustificazioni della sua invasione del 2022.
"Tutti noi comprendiamo che l'invito della Nato all'Ucraina e l'adesione all'Alleanza dipendano solo una decisione politica", ha aggiunto Zelensky. "L'alleanza per l'Ucraina è realizzabile, ma è realizzabile solo se lottiamo per questa decisione a tutti i livelli necessari". Il capo dello Stato ha affermato che gli alleati devono sapere cosa può apportare l'Ucraina alla Nato e in che modo la sua adesione all'Alleanza stabilizzerà le relazioni globali.
Kiev, 22 dic. (Adnkronos) - Un attacco "massiccio" di droni ucraini ha colpito un deposito di petrolio vicino alla città di Oryol, nella Russia occidentale, durante la notte, provocando un incendio. Lo ha riferito il governatore dell'oblast di Oryol, Andrey Klychkov, aggiungendo che le forze russe hanno abbattuto 20 droni.
Video pubblicati sui social media e girati dai residenti locali mostrano grandi esplosioni che illuminano il cielo notturno attorno alla città. L'entità dei danni causati non è stata immediatamente chiara. Klychkov ha affermato che non sono state segnalate vittime o feriti a seguito dell'attacco.