Una maturità 2017 “a tema”. Moderna, con tracce che dialogano fra loro, legate dal filo conduttore del dissidio natura-uomo e dello sviluppo socio-economico. Con solidi appigli all’attualità. E una contraddizione neanche troppo nascosta: dalla scelta di Giorgio Caproni per l’analisi del testo (qui il commento di Nicola Lagioia), al miracolo economico per il tema storico, passando per la robotica, tema “bello perché non si trattano i soliti temi triti e ritriti come i vaccini o il global warming” e i disastri, quasi tutti gli argomenti scelti dal Ministero fanno parte di quella coda finale dei programmi didattici che molto spesso le classi finiscono per trascurare a causa della mancanza di tempo e dell’avvicinarsi degli esami.
“I temi assegnati in modo diverso affrontano tutti questioni attuali e importanti. È un bel segnale, trasmette quel senso di ‘storia viva’ che la scuola italiana deve comunicare”, commenta Federico Niglia, professore di storia contemporanea alla Luiss. “Mi chiedo però se i ragazzi abbiano seguito percorsi di formazione adeguati per introiettare questo genere di analisi”. Lo stesso dubbio avanzato anche da Nicola Lagioia, vincitore del premio Strega e direttore del Salone del libro: “Magari questa scelta servirà a dare una sterzata in direzione della contemporaneità ai programmi ministeriali”. Di certo per alcune tracce il rischio è quello di cadere nella banalità. Come sul tema che riguarda le nuove tecnologie e la loro influenza sul futuro di domani. Un argomento “complesso” che si presta al “rischio di un’analisi superficiale”. Nicola Lagioia (scrittore), Domenico Carrieri (docente di Sociologia economica presso La Sapienza), Federico Niglia (professore di Storia contemporanea alla facoltà di Scienze politiche delll’università Luiss Guido Carli di Roma), Marco Roccetti (professore e coordinatore del PhD in “Data Science” presso l’Università di Bologna) e Alfonso Lucifredi (divulgatore scientifico) commentano a ilfattoquotidiano.it le tracce della prima prova.