Assente per impegni istituzionali. Il sindaco di Milano Giuseppe Sala non si è presentato nell’aula del consiglio comunale per riferire sulle nuove accuse di turbativa d’asta che la procura generale gli contesta riguardo al maxi appalto per la realizzazione della piastra di Expo. “Ci interessa capire se quei fatti contestati si sono svolti così. Il sindaco dovrebbe venire a spiegarcelo”, dice Gianluca Corrado del M5S. L’ex presidente del consiglio comunale Basilio Rizzo non accetta l’ipotesi che alcune regole possano essere state aggirate per riuscire a portare a termine la preparazione dell’Expo: “Non ho mai visto degli atti positivi realizzati con metodi sbagliati – dice -. Anche negli anni ’80 quando i socialisti rubavano mi si diceva ‘però abbiamo costruito la metropolitana’. E adesso mi si dice ‘sì, abbiamo fatto l’Expo ma abbiamo violato delle regole’”. il capogruppo di Forza Italia Gianluca Comazzi prende invece atto di come i consiglieri del Pd si siano trasformati “da giustizialisti a garantisti”, visto che ai tempi di Letizia Moratti “urlavano, si rotolavano per terra, gridavano allo scandalo”, per la vicenda dell’abuso edilizio del figlio in un loft di sua proprietà, passato alla cronaca come “la casa di batman”. 

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