Da sempre i mansueti sono considerati paurosi, emotivamente frigidi, troppo prudenti, addomesticati. Un po’ dei vermi insomma. Va beh, a Gesù i mansueti stavano simpatici. Ma Gesù non possiamo dire che fosse uno normale. Essere figli di Dio è un po’ un trauma che non ti riprendi più. Invece c’aveva proprio ragione.
Essere mansueti è una gran qualità. Innanzi tutto per essere mansueti bisogna essere impegnati ad ascoltare le sensazioni che ti dà vivere su questo pianeta molto particolare. La mansuetudine si alimenta col fatto che sei troppo impegnato ad ascoltare quello che succede e non c’hai tempo per urlare, anche perché se urli non senti l’eco del mare e allora cosa vivi a fare?
E poi, per essere mansueti, bisogna dedicarsi a ragionare. Che per molti è una vetta inarrivabile. Farsi domande scomode, tipo: che me ne viene a trattare male questo imbecille pezzo di merda in preda alle sue convulsioni mentali mentecatte? Con tutto quanto c’è di interessante e strano e affascinante e bellissimo su questo assurdo pianeta pieno di contraddizioni ho veramente tempo da sprecare per spiegare a un essere incatenato ai suoi servomeccanismi paranoici che è un povero pirla ben sapendo che tanto non mi capisce?
La mansuetudine è potente, la mansuetudine è bella. Qualcuno mi dirà che sì. Vale la pena di spellarsi le nocche delle dita emotive per rompere l’insulso equilibrio di questo stronzo e fargli capire che la sua vita è una merda. Ok, capisco il tuo parere e lo rispetto. Ma ti pregherei di prendere per un breve istante, in considerazione che nell’universo esista una strana legge psicofisica della quale non ti hanno parlato a scuola per via che hai subito la disgrazia di avere insegnanti stronzi o devastantemente disinformati.
Questa legge di natura, per chi non lo sapesse, si chiama “effetto boomerang della mansuetudine” e la trovi scritta bella e chiara nell’eccelso testo di Sun Tzu, modestamente intitolato L’arte della guerra. Esso dice: se una persona fuori di testa cerca di provocare la tua ira e la tua reazione, al solo scopo di poter piangere dopo che l’hai pestata come una sottiletta, perché da piccola la mamma gli tirava in faccia il latte a bicchierate invece di porgergli la tetta, allora, calcola, che se tu hai avuto la capacità di allontanarti evitando lo scontro fisico e anche verbale, allora quella persona si sentirà inutile e incapace e la probabilità che vada a sbattere con l’auto, sfracellandosi contro un carro armato sovietico cresceranno del tremila per cento.
Cioè, è praticamente sicuro che gli succede. Perché ha vissuto il tuo rifiuto di cadere in una dinamica priva di senso come un chiaro segnale del fatto che hai scoperto che è una nullità destinata all’oblio cosmico e non può vivere con il pensiero che tu lo vada a dire a una ragazza che si chiama Renata che quando questa persona scema era piccola le aveva spezzato un polso perché era una ragazzina terribile. Certo, la via alla mansuetudine zen non è facile. Ma funziona.
E poi a litigare sono capaci tutti. Ma dopo che hai litigato che cosa ti resta? Quando arrivi a una certa età è una gran rottura di coglioni scoprire che non hai amici, hai litigato con tutti i tuoi parenti e stai sul cazzo ai colleghi di lavoro. E i vicini di casa pregano il loro Dio bisbetico che ti venga un coccolone.
E guarda che una delle più grandi indagini mai realizzate sul rapporto tra comportamento e salute ci dice che quelli incazzosi muoiono come mosche. Dico vero! Hanno classificato 50mila settantenni in tre gruppi: socievoli, tranquilli e aggressivi solitari. Poi se ne sono andati. Dopo dieci anni sono andati a vedere quanti erano ancora vivi nei gruppi. Tra gli incazzosi c’era stata un’ecatombe. Uno ti insulta per strada? Si sta ammazzando da solo. Povera bestia. Non è senziente, fa solo finta.
E mannaggia, non ci puoi neanche fare niente. Al massimo puoi offrirgli un antiacido. Ma è solo un palliativo. Magari ti ho convinto che lasciare i rissosi nella loro merda funziona. Magari invece te c’hai problemi con gli arrivisti, gli imbroglioni, i ladri, i falsi, i corrotti, i furbi. E anche quelli che ti fregano il parcheggio sotto il naso e poi buttano le cartacce per strada. Quelli che danno noia alle donne, quelli che non rispettano i bambini, i venditori di formaggini avariati, di sostanze venefiche, di droghe, di diserbanti cancerogeni, i commercianti d’arme, gli usurai, i mafiosi. Ho dimenticato qualcuno?
Ma ti rendi conto che fatica prendersela veramente con tutta questa gente? Parliamo di almeno il 5% della popolazione. A oggi sono circa 350 milioni. Non è che puoi ammazzarli tutti. Bisogna disinnescarli. Come si fa? Usiamo Sun Tzu. Compri 250 copie de L’Arte della guerra le impacchetti belle strette e poi le butti sulla testa di un prepotente dal quinto piano. Se lo centri hai risolto un trecentocinquatamilionesimo del problema. Ovviamente scherzo.
Ma è vero che ci sono almeno 700 milioni di persone nel mondo che stanno facendo qualche cosa di straordinario che varrebbe la pena che tu li conoscessi. Ed è un’impresa titanica.
Ed è vero pure che bisogna industrializzare la lotta contro i criminali, legali o esistenziali che siano. E Sun Tzu comunque la risposta ce l’ha: “Difficile che tu possa convincere uno stupido a diventare onesto, ma se gli fai vedere che tu vivi pienamente perché ti occupi della tua vita invece di dedicarti a tediare gli altri, allora magari cerca di imitarti”. Non ti capisce, ma ti copia. Come faceva a scuola con la matematica.
Io credo che sia ora che i progressisti inizino a discutere su questa questione: veramente credete che possiamo cancellare la corruzione, la violenza e la stupidità varando leggi più severe? È questo che ci serve veramente? Oppure abbiamo bisogno di iniziare noi per primi a vedere le relazioni in un altro modo? Gli africani dicono Ubuntu. Non è un detersivo, è l’antica filosofia che seguiva Mandela. Ma non c’è mai stato un partito Ubuntu. Perché Ubuntu è una cosa che fai da solo, per il tuo piacere, offrendo rispetto e doni agli altri. Ubuntu è mansueto. Peccato non avere altro spazio per raccontartelo.
P.s.: volevo dire a quelli che commenteranno questo articolo scrivendo che sono un imbecille, figlio di papà, comunista, polacco e pure frocio e drogato e che non sono bravo a disegnare, che essi sono delle cacche spaziali puzzolenti a pallini!
Jacopo Fo
Autore, attore e scrittore
Società - 27 Giugno 2017
Siate mansueti! (E affamati e folli)
Da sempre i mansueti sono considerati paurosi, emotivamente frigidi, troppo prudenti, addomesticati. Un po’ dei vermi insomma. Va beh, a Gesù i mansueti stavano simpatici. Ma Gesù non possiamo dire che fosse uno normale. Essere figli di Dio è un po’ un trauma che non ti riprendi più. Invece c’aveva proprio ragione.
Essere mansueti è una gran qualità. Innanzi tutto per essere mansueti bisogna essere impegnati ad ascoltare le sensazioni che ti dà vivere su questo pianeta molto particolare. La mansuetudine si alimenta col fatto che sei troppo impegnato ad ascoltare quello che succede e non c’hai tempo per urlare, anche perché se urli non senti l’eco del mare e allora cosa vivi a fare?
E poi, per essere mansueti, bisogna dedicarsi a ragionare. Che per molti è una vetta inarrivabile. Farsi domande scomode, tipo: che me ne viene a trattare male questo imbecille pezzo di merda in preda alle sue convulsioni mentali mentecatte? Con tutto quanto c’è di interessante e strano e affascinante e bellissimo su questo assurdo pianeta pieno di contraddizioni ho veramente tempo da sprecare per spiegare a un essere incatenato ai suoi servomeccanismi paranoici che è un povero pirla ben sapendo che tanto non mi capisce?
La mansuetudine è potente, la mansuetudine è bella. Qualcuno mi dirà che sì. Vale la pena di spellarsi le nocche delle dita emotive per rompere l’insulso equilibrio di questo stronzo e fargli capire che la sua vita è una merda. Ok, capisco il tuo parere e lo rispetto. Ma ti pregherei di prendere per un breve istante, in considerazione che nell’universo esista una strana legge psicofisica della quale non ti hanno parlato a scuola per via che hai subito la disgrazia di avere insegnanti stronzi o devastantemente disinformati.
Questa legge di natura, per chi non lo sapesse, si chiama “effetto boomerang della mansuetudine” e la trovi scritta bella e chiara nell’eccelso testo di Sun Tzu, modestamente intitolato L’arte della guerra. Esso dice: se una persona fuori di testa cerca di provocare la tua ira e la tua reazione, al solo scopo di poter piangere dopo che l’hai pestata come una sottiletta, perché da piccola la mamma gli tirava in faccia il latte a bicchierate invece di porgergli la tetta, allora, calcola, che se tu hai avuto la capacità di allontanarti evitando lo scontro fisico e anche verbale, allora quella persona si sentirà inutile e incapace e la probabilità che vada a sbattere con l’auto, sfracellandosi contro un carro armato sovietico cresceranno del tremila per cento.
Cioè, è praticamente sicuro che gli succede. Perché ha vissuto il tuo rifiuto di cadere in una dinamica priva di senso come un chiaro segnale del fatto che hai scoperto che è una nullità destinata all’oblio cosmico e non può vivere con il pensiero che tu lo vada a dire a una ragazza che si chiama Renata che quando questa persona scema era piccola le aveva spezzato un polso perché era una ragazzina terribile. Certo, la via alla mansuetudine zen non è facile. Ma funziona.
E poi a litigare sono capaci tutti. Ma dopo che hai litigato che cosa ti resta? Quando arrivi a una certa età è una gran rottura di coglioni scoprire che non hai amici, hai litigato con tutti i tuoi parenti e stai sul cazzo ai colleghi di lavoro. E i vicini di casa pregano il loro Dio bisbetico che ti venga un coccolone.
E guarda che una delle più grandi indagini mai realizzate sul rapporto tra comportamento e salute ci dice che quelli incazzosi muoiono come mosche. Dico vero! Hanno classificato 50mila settantenni in tre gruppi: socievoli, tranquilli e aggressivi solitari. Poi se ne sono andati. Dopo dieci anni sono andati a vedere quanti erano ancora vivi nei gruppi. Tra gli incazzosi c’era stata un’ecatombe. Uno ti insulta per strada? Si sta ammazzando da solo. Povera bestia. Non è senziente, fa solo finta.
E mannaggia, non ci puoi neanche fare niente. Al massimo puoi offrirgli un antiacido. Ma è solo un palliativo. Magari ti ho convinto che lasciare i rissosi nella loro merda funziona. Magari invece te c’hai problemi con gli arrivisti, gli imbroglioni, i ladri, i falsi, i corrotti, i furbi. E anche quelli che ti fregano il parcheggio sotto il naso e poi buttano le cartacce per strada. Quelli che danno noia alle donne, quelli che non rispettano i bambini, i venditori di formaggini avariati, di sostanze venefiche, di droghe, di diserbanti cancerogeni, i commercianti d’arme, gli usurai, i mafiosi. Ho dimenticato qualcuno?
Ma ti rendi conto che fatica prendersela veramente con tutta questa gente? Parliamo di almeno il 5% della popolazione. A oggi sono circa 350 milioni. Non è che puoi ammazzarli tutti. Bisogna disinnescarli. Come si fa? Usiamo Sun Tzu. Compri 250 copie de L’Arte della guerra le impacchetti belle strette e poi le butti sulla testa di un prepotente dal quinto piano. Se lo centri hai risolto un trecentocinquatamilionesimo del problema. Ovviamente scherzo.
Ma è vero che ci sono almeno 700 milioni di persone nel mondo che stanno facendo qualche cosa di straordinario che varrebbe la pena che tu li conoscessi. Ed è un’impresa titanica.
Ed è vero pure che bisogna industrializzare la lotta contro i criminali, legali o esistenziali che siano. E Sun Tzu comunque la risposta ce l’ha: “Difficile che tu possa convincere uno stupido a diventare onesto, ma se gli fai vedere che tu vivi pienamente perché ti occupi della tua vita invece di dedicarti a tediare gli altri, allora magari cerca di imitarti”. Non ti capisce, ma ti copia. Come faceva a scuola con la matematica.
Io credo che sia ora che i progressisti inizino a discutere su questa questione: veramente credete che possiamo cancellare la corruzione, la violenza e la stupidità varando leggi più severe? È questo che ci serve veramente? Oppure abbiamo bisogno di iniziare noi per primi a vedere le relazioni in un altro modo? Gli africani dicono Ubuntu. Non è un detersivo, è l’antica filosofia che seguiva Mandela. Ma non c’è mai stato un partito Ubuntu. Perché Ubuntu è una cosa che fai da solo, per il tuo piacere, offrendo rispetto e doni agli altri. Ubuntu è mansueto. Peccato non avere altro spazio per raccontartelo.
P.s.: volevo dire a quelli che commenteranno questo articolo scrivendo che sono un imbecille, figlio di papà, comunista, polacco e pure frocio e drogato e che non sono bravo a disegnare, che essi sono delle cacche spaziali puzzolenti a pallini!
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Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.