Appalti da centinaia di migliaia di euro in deroga, lettere di aggiudicazione firmate dopo gli eventi, ribassi quasi inesistenti, integrazioni che a distanza di pochi mesi fanno risalire le commesse. Così il comitato promotore di Roma 2024 ha speso in gare circa 2,5 milioni di euro, muovendosi con disinvoltura tra le maglie larghe del vecchio codice degli appalti, ma pure fra quelle più strette del nuovo. Grazie anche ad un parere legale che in nome della “eccezionalità” e della “specialità” ha sacrificato spesso le procedure ordinarie. Senza dimenticare tutti gli affidamenti diretti: oltre un centinaio in due anni, spesso immediatamente sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge. Aggiungendo stipendi, affitti, viaggi e spese varie, in totale fra il 2015 e il 2016 se ne sono andati 12,5 milioni di euro, quasi tutti pubblici, per il sogno olimpico di Giovanni Malagò e Luca Cordero di Montezemolo. Svanito nel nulla dopo il no di Virginia Raggi, lasciando in eredità solo le fatture della Coni Servizi.
UNA SOLA GARA “APERTA”. AL MANAGER DELLA PELLEGRINI – L’appalto “anomalo” assegnato dopo, e non prima l’evento di presentazione del logo di Roma 2024 (tanto da finire al centro di un’indagine interna dell’Organismo di vigilanza, rivelata da ilfattoquotidiano.it a cui ha fatto seguito un esposto all’Anac del Movimento 5 stelle) non è l’unica procedura ad essere stata attenzionata nei corridoi del Foro Italico. Negli ultimi due anni, sotto la supervisione dell’allora responsabile comunicazione e marketing di Roma 2024 Fabio Guadagnini (da poco passato a dirigere l’ufficio stampa del Milan), sono state aggiudicate sette gare. E altre ancora ne erano state progettate, già pronte a partire, se il Comune non avesse ritirato la candidatura. Contratti da centinaia di migliaia di euro, ma quasi sempre in deroga. Di fatto per Roma 2024 è stata fatta una sola gara “aperta”, per trovare un’agenzia di pr. E l’ha vinta Dmtc (in partnership con Ketchum Public Relations), l’agenzia di Marco Del Checcolo, che è anche il media manager di Federica Pellegrini, pupilla Aniene di Giovanni Malagò (oltre che di vari atleti di alto livello). Il bando da 845mila euro si era concluso con un ribasso notevole del 42%. Ma dopo appena un mese è arrivata un’integrazione da 120mila euro che ha fatto di nuovo lievitare il prezzo.
IL PARERE LEGALE E LE PROCEDURE IN DEROGA – A febbraio 2016, invece, fu organizzato un altro evento per la presentazione del dossier, da 575mila euro. Anche in questo caso si scopre ora che l’aggiudicazione avvenne in abbondante ritardo, una settimana dopo la manifestazione; ma qui siamo di fronte ad una procedura negoziata senza bando, per cui il Comitato aveva potuto contattare direttamente l’azienda (anche perché l’evento era stato deciso all’ultimo momento, solo il 21 gennaio dopo il viaggio al Cio dell’ex premier Matteo Renzi). Ancora più pesante il contratto da 900mila euro per l’advisor internazionale, cifre per cui di solito si ricorre ad una gara pubblica. Invece per l’ “estrema urgenza di provvedere alla predisposizione del bid” e “la necessità di individuare un soggetto dall’esperienza pluriennale che mal si presta ad una gara comunitaria”, il Comitato ha potuto scegliere chi preferiva. Il meglio sul mercato: per la giornata di gala al PalaEur Filmmaster Events, società milanese famosa nel mondo, che si è occupata anche della cerimonia inaugurale di Rio 2016 o di Expo 2015; per il dossier Csm Sport & Enternainment, che aveva già curato la candidatura di Londra 2012. È tutto nero su bianco in un parere legale, che per due anni ha dato mani libere al Comitato.
AFFIDAMENTI IN “SALDO” A 39.900 EURO – Poi ci sono gli affidamenti diretti, dove gli importi scendono e le gare non sono più neanche necessarie. Per conto di Roma 2024 se ne contano circa 130 in due anni. E la curiosità è che in diversi casi si ripete lo stesso, identico importo: 39.900 euro (o giù di lì), appena sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge. Praticamente tutti i progetti, dall’arena smontabile al velodromo, dal parco naturalistico al bacino remiero, passando per il rifacimento dell’Olimpico, sono costati la stessa cifra. Un tanto al chilo, come al mercato. Nella lunga serie di affidamenti diretti si trova di tutto, piccoli e fisiologici acquisti di acqua, mobili o catering, o consulenze più importanti. Ad esempio i ben 36mila euro spesi per realizzare il (pessimo) sito ufficiale della candidatura, di cui ormai non resta più alcuna traccia sul web. E ancora: stampe, pubblicità, abbonamenti ai giornali, taxi, auto blu (oltre 40mila euro per le esigenze dei soli Guadagnini e Diana Bianchedi, coordinatrice del Comitato). Ci sono persino 29mila euro di taccuini Moleskine e 5mila euro di braccialetti in silicone griffati Roma 2024. Indossarli adesso sarebbe davvero fuori moda.
Twitter: @lVendemiale
Home Sport
Roma 2024, il sogno olimpico “in deroga”. Così spendeva il comitato promotore di Montezemolo e Malagò
Appalti in deroga, aggiudicazione firmate dopo gli eventi, ribassi inesistenti, integrazioni che a distanza di pochi mesi fanno risalire le commesse. Così operavano gli organizzatori, muovendosi tra le maglie larghe del vecchio codice degli appalti, ma pure fra quelle più strette del nuovo. Grazie anche ad un parere legale che in nome della “eccezionalità” e della “specialità” ha sacrificato spesso le procedure ordinarie. Senza dimenticare tutti gli affidamenti diretti: oltre un centinaio in due anni, spesso immediatamente sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge
Appalti da centinaia di migliaia di euro in deroga, lettere di aggiudicazione firmate dopo gli eventi, ribassi quasi inesistenti, integrazioni che a distanza di pochi mesi fanno risalire le commesse. Così il comitato promotore di Roma 2024 ha speso in gare circa 2,5 milioni di euro, muovendosi con disinvoltura tra le maglie larghe del vecchio codice degli appalti, ma pure fra quelle più strette del nuovo. Grazie anche ad un parere legale che in nome della “eccezionalità” e della “specialità” ha sacrificato spesso le procedure ordinarie. Senza dimenticare tutti gli affidamenti diretti: oltre un centinaio in due anni, spesso immediatamente sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge. Aggiungendo stipendi, affitti, viaggi e spese varie, in totale fra il 2015 e il 2016 se ne sono andati 12,5 milioni di euro, quasi tutti pubblici, per il sogno olimpico di Giovanni Malagò e Luca Cordero di Montezemolo. Svanito nel nulla dopo il no di Virginia Raggi, lasciando in eredità solo le fatture della Coni Servizi.
UNA SOLA GARA “APERTA”. AL MANAGER DELLA PELLEGRINI – L’appalto “anomalo” assegnato dopo, e non prima l’evento di presentazione del logo di Roma 2024 (tanto da finire al centro di un’indagine interna dell’Organismo di vigilanza, rivelata da ilfattoquotidiano.it a cui ha fatto seguito un esposto all’Anac del Movimento 5 stelle) non è l’unica procedura ad essere stata attenzionata nei corridoi del Foro Italico. Negli ultimi due anni, sotto la supervisione dell’allora responsabile comunicazione e marketing di Roma 2024 Fabio Guadagnini (da poco passato a dirigere l’ufficio stampa del Milan), sono state aggiudicate sette gare. E altre ancora ne erano state progettate, già pronte a partire, se il Comune non avesse ritirato la candidatura. Contratti da centinaia di migliaia di euro, ma quasi sempre in deroga. Di fatto per Roma 2024 è stata fatta una sola gara “aperta”, per trovare un’agenzia di pr. E l’ha vinta Dmtc (in partnership con Ketchum Public Relations), l’agenzia di Marco Del Checcolo, che è anche il media manager di Federica Pellegrini, pupilla Aniene di Giovanni Malagò (oltre che di vari atleti di alto livello). Il bando da 845mila euro si era concluso con un ribasso notevole del 42%. Ma dopo appena un mese è arrivata un’integrazione da 120mila euro che ha fatto di nuovo lievitare il prezzo.
IL PARERE LEGALE E LE PROCEDURE IN DEROGA – A febbraio 2016, invece, fu organizzato un altro evento per la presentazione del dossier, da 575mila euro. Anche in questo caso si scopre ora che l’aggiudicazione avvenne in abbondante ritardo, una settimana dopo la manifestazione; ma qui siamo di fronte ad una procedura negoziata senza bando, per cui il Comitato aveva potuto contattare direttamente l’azienda (anche perché l’evento era stato deciso all’ultimo momento, solo il 21 gennaio dopo il viaggio al Cio dell’ex premier Matteo Renzi). Ancora più pesante il contratto da 900mila euro per l’advisor internazionale, cifre per cui di solito si ricorre ad una gara pubblica. Invece per l’ “estrema urgenza di provvedere alla predisposizione del bid” e “la necessità di individuare un soggetto dall’esperienza pluriennale che mal si presta ad una gara comunitaria”, il Comitato ha potuto scegliere chi preferiva. Il meglio sul mercato: per la giornata di gala al PalaEur Filmmaster Events, società milanese famosa nel mondo, che si è occupata anche della cerimonia inaugurale di Rio 2016 o di Expo 2015; per il dossier Csm Sport & Enternainment, che aveva già curato la candidatura di Londra 2012. È tutto nero su bianco in un parere legale, che per due anni ha dato mani libere al Comitato.
AFFIDAMENTI IN “SALDO” A 39.900 EURO – Poi ci sono gli affidamenti diretti, dove gli importi scendono e le gare non sono più neanche necessarie. Per conto di Roma 2024 se ne contano circa 130 in due anni. E la curiosità è che in diversi casi si ripete lo stesso, identico importo: 39.900 euro (o giù di lì), appena sotto la soglia di 40mila euro prevista dalla legge. Praticamente tutti i progetti, dall’arena smontabile al velodromo, dal parco naturalistico al bacino remiero, passando per il rifacimento dell’Olimpico, sono costati la stessa cifra. Un tanto al chilo, come al mercato. Nella lunga serie di affidamenti diretti si trova di tutto, piccoli e fisiologici acquisti di acqua, mobili o catering, o consulenze più importanti. Ad esempio i ben 36mila euro spesi per realizzare il (pessimo) sito ufficiale della candidatura, di cui ormai non resta più alcuna traccia sul web. E ancora: stampe, pubblicità, abbonamenti ai giornali, taxi, auto blu (oltre 40mila euro per le esigenze dei soli Guadagnini e Diana Bianchedi, coordinatrice del Comitato). Ci sono persino 29mila euro di taccuini Moleskine e 5mila euro di braccialetti in silicone griffati Roma 2024. Indossarli adesso sarebbe davvero fuori moda.
Twitter: @lVendemiale
I nuovi Re di Roma
di Il Fatto Quotidiano 6.50€ AcquistaArticolo Precedente
Claudia Cretti, la ciclista è in “condizioni stabili ma critiche e preoccupanti” a 24 ore dall’incidente durante il Giro Rosa
Articolo Successivo
Basket, Italia Under 19 batte la Spagna ed è in finale mondiale. Alle 20.30 contro il Canada per l’oro – VIDEO
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Ultimi articoli di FQ Sport
Calcio
Scontri sull’A12 tra ultrà di Lucchese e Perugia: un ferito, chiusa l’autostrada in Versilia
Calcio
Il Napoli perde a Como e pure la vetta. Conte: “Abbiamo crepe mentali”. E sabato c’è l’Inter
Tennis
Mirra Andreeva, la 17enne tennista russa entra nella top 10 al mondo: è la più giovane di sempre a vincere un torneo Wta 1000
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Gli Emirati Arabi Uniti sono desiderosi di migliorare la cooperazione con il vostro Paese amico, al fine di sostenere la pace e la stabilità in Medio Oriente e nel mondo, soprattutto perché i due Paesi hanno orientamenti comuni in questo senso". Lo ha affermato il presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
"Sono fiducioso -ha aggiunto- che i risultati di questa visita avranno un grande impatto nel far progredire le nostre relazioni in vari campi, alla luce della volontà comune di continuare a lavorare per sviluppare queste relazioni a beneficio dei due Paesi e dei due popoli".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "I nostri Paesi condividono, accanto a una analoga sensibilità per i temi della pace e della cooperazione, una naturale vocazione agli scambi commerciali e apertura agli investimenti. Sono lieto di constatare che la collaborazione bilaterale negli ultimi anni si è notevolmente intensificata. Sono numerose le imprese italiane che operano negli Emirati Arabi Uniti e con esse è in crescita anche la comunità di italiani che nel Suo Paese vive nell’accogliente realtà emiratina". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Lo sviluppo di idee e investimenti in Italia è benvenuto -ha aggiunto il Capo dello Stato- e queste prospettive saranno opportunamente approfondite nel forum imprenditoriale che si svolgerà domani. Accanto ai settori tradizionali, troveranno certamente posto quelli d’avanguardia e maggiormente proiettati al futuro. Le sfide internazionali passano dalla capacità di affrontare e progettare la transizione energetica che ci vede già collaborare ad ambiziose iniziative, nel quadro della sempre più avvertita consapevolezza che questo sia indispensabile per garantire alle prossime generazioni un futuro che, per essere prospero, dovrà essere sostenibile".
"Abbiamo, con questa consapevolezza, collaborato con il suo Paese -ha ricordato il Presidente della Repubblica- per il raggiungimento dell’accordo sul clima, sancito dalla Cop28 di Dubai che, per la prima volta, richiama esplicitamente la necessità di avviare una transizione dai combustibili fossili".
"Quella tra Emirati Arabi Uniti e Italia è una agenda ricca di opportunità. Penso allo sviluppo del continente africano, che ha tante implicazioni anche per la sua stabilità e per la vita della comunità internazionale. Penso al tema dello spazio. A quello dell’intelligenza artificiale".
"Abu Dhabi e Roma -ha concluso Mattarella- avvertono la responsabilità di contribuire, in una fase così confusa e convulsa della vita internazionale, a fare prevalere una visione incentrata sul valore del dialogo, su uno sviluppo equilibrato e sulla tenace costruzione di relazioni positive fra gli Stati".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - "Il Mediterraneo e la regione del Medio Oriente vivono oggi un periodo di più accentuata instabilità e di profonde sofferenze. In questi tempi difficili, Emirati Arabi Uniti e Repubblica italiana hanno lavorato insieme per promuovere la pace. Abbiamo condannato con fermezza il disumano e vile attacco terroristico del 7 ottobre da parte di Hamas –che rinnova atrocità con il crudele spettacolo nella consegna degli ostaggi sopravvissuti e dei corpi di quelli uccisi- e abbiamo esercitato in questi mesi ogni sforzo perché le violenze del conflitto che vi ha fatto seguito -che hanno afflitto gravemente i civili- avessero fine. Oggi l’impegno non può che essere diretto a evitare una ripresa dei combattimenti, a tenere aperto il filo dei colloqui faticosamente costruito in questi mesi, a rimuovere i sedimenti di rancore". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel brindisi in occasione del Pranzo di Stato offerto in onore del presidente degli Emirati Arabi Uniti, Mohamed bin Zayed Al Nahyan.
"Il ritorno alle ostilità -ha proseguito il Capo dello Stato- non è foriero né di sicurezza futura per Israele, né, tantomeno, di soluzioni per il popolo palestinese, che versa, a Gaza, in condizioni drammatiche. Con ostinazione va ripetuto che il perseguimento della prospettiva due popoli-due Stati resta l’unica in grado di garantire una pace condivisa e sostenibile. Con grande apprezzamento desidero sottolineare lo straordinario aiuto umanitario degli Emirati Arabi Uniti in favore della popolazione di Gaza. È un impegno -quello per salvare vite umane, prestare soccorso ai feriti- che ci ha visto, ancora una volta, lavorare con orgoglio fianco a fianco".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Alla vigilia della gara di campionato con il Monza e dopo il passaggio agli ottavi in Europa League, la Roma ha annunciato che "Niccolò Pisilli ha rinnovato il proprio contratto con il Club fino al 30 giugno 2029".
"Classe 2004, il centrocampista -fiore all’occhiello del settore giovanile giallorosso- è diventato rapidamente un punto di forza della Prima Squadra collezionando 34 presenze complessive (e 4 gol segnati) tra Serie A, Europa League e Coppa Italia", spiega la Roma.
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Le Associazioni dei pazienti "hanno collaborato alla stesura del policy paper di Ovarian Cancer Commitment (Occ) che si articola in sei punti: come Associazione nazionale che sostiene i portatori di mutazione dei geni Brca e le loro famiglie, due di questi ci stanno particolarmente a cuore e sono il riconoscimento dei Pdta (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per le donne ad alto rischio cancro all’ovaio in tutte le Regioni e l’estensione dell’esenzione D99 per le persone portatrici di tumore ovarico in tutte le Regioni. Allo stato attuale soltanto 8 regioni su 20 hanno approvato il Pdta, e soltanto 10 hanno approvato l’esenzione, quindi vuol dire che ci sono cittadini di serie A e cittadini di serie B ancora oggi nel 2025". Così Ornella Campanella presidente aBRCAdabra in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è chiuso oggi a Roma.
Per Campanella è importante anche "il riconoscimento della chirurgia di riduzione del rischio all’interno di Lea che ad oggi non c’è – spiega - nonostante si sia ampiamente dimostrata come l’unica strategia in grado di prevenire il cancro all’ovaio nelle donne a rischio in quanto portatrici di mutazione dei geni Brca".
Roma, 23 feb. (Adnkronos) - Igino Rugiero, ex Commissario Straordinario dell’Unione Italiana Tiro a Segno (Uits) nel 2019, è uno dei tre candidati alla presidenza dell’ente pubblico e Federazione Sportiva, insieme all’ex presidente Costantino Vespasiano e all’ex atleta Valentina Turisini. Con una lunga carriera militare alle spalle svolta per molto tempo presso le più alte Istituzioni dello Stato, e con profonda passione e conoscenza delle dinamiche interne della Uits, Rugiero si presenta con un programma ambizioso e una visione chiara per il futuro dell’organizzazione che, nel caso fosse eletto, siano al servizio delle Sezioni Tsn e dello Sport e non il contrario.
Rugiero ha intrapreso un tour in tutte le regioni italiane per incontrare gli elettori, non solo per presentare il suo programma, ma anche per farsi conoscere personalmente. “Sto girando praticamente in tutte le regioni e dove non mi è possibile andare cerco di contattare personalmente i presidenti delle Sezioni di Tiro a Segno Nazionale per mettere in condizione, democraticamente, gli elettori di conoscermi non soltanto dal punto di vista programmatico che espongo ovunque io vada, ma anche perchè ritengo che il contatto reale e il guardarsi negli occhi mentre ci si confronta sia un valore aggiunto che potrebbe fare la differenza, nel bene e nel male, nelle scelte dei singoli elettori”, ha dichiarato Rugiero all’Adnkronos.
"Questo approccio mira a rispondere alle molte domande e curiosità dei Presidenti e a spiegare loro le ragioni delle spiacevoli situazioni createsi negli ultimi mesi che avevano messo in dubbio non solo la possibilità di andare ad elezioni, ma in particolare avevano destabilizzato le Sezioni di Tsn che si erano viste cadere addosso all’improvviso, senza essere mai state informate dalla Presidenza, la possibilità della approvazione di un emendamento, fortunatamente ora svanita, che avrebbe praticamente distrutto e messo in discussione la sopravvivenza di moltissime delle stesse Sezioni su tutto il territorio nazionale".
Il candidato alla presidenza sottolinea poi l’importanza di un cambiamento politico per migliorare la gestione dell’ente. “L’obiettivo di oggi, indipendentemente dalle tante cose che dovremmo iniziare a fare tutti insieme domani, è ricucire i necessari rapporti con gli Enti Vigilanti e le Istituzioni dello Stato che si sono persi nel tempo a causa di una gestione superficiale ed approssimativa molto fumosa e poco concreta”, ha affermato, riferendosi alla ultima Governance dell’Ente Pubblico e Federazione Sportiva. Rugiero ritiene che “mai come oggi la Uits ha la possibilità di guardare al futuro con ottimismo e visione pragmatica di risoluzione dei tanti temi da affrontare che da troppi anni ormai si porta avanti, il prossimo 15 e 16 marzo ad Ostia, gli elettori chiamati per scegliere il prossimo Presidente Nazionale ed il nuovo Consiglio della Uits avranno la grande opportunità di “cambiare” e di iniziare un nuovo percorso di rinascita che possa ridare alla Uits la dignità ed il riconoscimento istituzionale e sportivo che merita. Le Istituzioni tutte e lo Sport ce lo hanno praticamente chiesto facendocelo capire con i fatti, a noi tutti noti”.
Una delle sfide principali che Rugiero intenderebbe affrontare è quella di finalmente riaprire realmente, e non solo a parole, la collaborazione con il Genio Infrastrutture dell’Esercito per riportare armonia tra le parti e tracciare un percorso di confronto per risolvere le problematiche che purtroppo negli ultimi anni hanno messo in difficoltà molte Sezioni Tsn provocandone addirittura in alcuni casi la chiusura. Il suo programma prevede un percorso di risanamento e rinnovamento anche dell’aspetto sportivo a lui molto caro che riparta dalla promozione dello Sport del Tiro a Segno verso le scuole, verso i giovani e quindi verso le loro famiglie per far capire che questo è uno sport inclusivo, efficace e socialmente importante.
“Bisogna contrastare le percezioni negative legate a episodi di cronaca, bisogna far capire alle famiglie che il nostro è uno sport che può offrire ai giovani, e quindi ai loro figli, un contesto formativo e sicuro ed allo stesso tempo lontano dall’eccesso di distrazioni tecnologiche”. Con una visione chiara e un programma dettagliato, Igino Rugiero si propone come un candidato determinato a guidare l’Unione Italiana Tiro a Segno verso un futuro di rinnovamento e crescita, “Da soli si fallisce, uniti si vince”, il suo motto.
Roma, 23 feb. (Adnkronos Salute) - "La ricerca sta andando avanti spedita soprattutto dal punto di vista genetico e quindi tutta la tematica dei test molecolari è fondamentale. Oggi parliamo e sollecitiamo la rimborsabilità del test Hrd ma c’è già chi sta facendo delle proposte per la rimborsabilità non più riferita al singolo gene, come avvenuto per il Brca, ma a pannelli multigenici, che permettono di analizzare da 30 fino a 500 pannelli di geni. È una nuova prospettiva con cui guardare alle mutazioni e alla complementarietà tra test genomici e genetici e alla loro indispensabilità. L’accesso equo a test molecolari che permettono di definire la terapia su misura di ogni paziente e la possibilità di essere curate nei centri di riferimento di alta specialità, che eseguono un elevato numero di interventi chirurgici all’ovaio, non sono ancora una realtà in Italia". Lo ha detto Nicoletta Cerana presidente Acto Italia Alleanza Contro il Tumore Ovarico ETS in occasione della presentazione delle attività dell'Ovarian Cancer Commitment, nel 26esimo congresso della Società europea di oncologia ginecologica (Esgo) che si è concluso oggi a Roma.