Ore di panico: traffico in tilt e strade chiuse, cenere piovuta su strade e automobili, elicotteri e Canadair impegnati fino a martedì mattina. E un arresto: un giovane idraulico 22 anni, sospettato d’aver appiccato il fuoco che ha devastato la pineta di Castelfusano, a Ostia, alle porte di Roma. Coinvolgendo in un pomeriggio di fiamme e paura i quartieri nella zona sud della Capitale, investiti da una pioggia di cenere dal cielo, che ha spinto gli abitanti dell’Infernetto a lasciare volontariamente le proprie abitazioni nel tardo pomeriggio di lunedì. Mentre la pineta, a quasi 24 ore di distanza dalle prime fiamme, brucia ancora e crea disagi alla circolazione.
Dopo l’incendio del 7 luglio, un nuovo rogo ha richiesto l’intervento massiccio di mezzi anti-incendio: 20 squadre di Vigili del fuoco con autobotti, 5 elicotteri e di un canadair. E martedì mattina alcuni focolai non erano ancora stati spenti. Tre i punti in cui sono divampate le fiamme: all’interno della pineta all’altezza dell’Infernetto, lungo via Cristoforo Colombo – che è stata interdetta alle auto da Casalpalocco a Ostia – e sulla via Litoranea, chiusa al traffico fino a sera. Proprio quando un giovane, rintracciato dai carabinieri nella zona di Castelfusano, è stato arrestato e portato a Regina Coeli. Gli inquirenti hanno notato l’uomo, un idraulico di 22 anni originario di Busto Arsizio in provincia di Varese, mentre incendiava alcuni fazzoletti di carta e alla vista delle forze dell’ordine ha tentato di nascondersi nella vegetazione. Il sospetto, concreto, è che sia lui il piromane ad aver generato il vasto incendio.
Una enorme colonna di fumo è stata visibile anche da lontano, dalla città come dalla spiaggia di Ostia: “Il cielo in lontananza è nerissimo, è un incendio grande – hanno raccontato alcuni bagnanti di uno stabilimento – Alcuni sono già andati via, soprattutto chi era con i bambini”. Molti bagnanti stanno lasciando le spiagge e questo ha creato ingorghi e blocchi al traffico che risulta rallentato anche sulla via del Mare fra via dell’Equitazione e via di Mezzocammino in direzione Ostia.
Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni che per questo motivo sono state evacuate. Intense nubi di fumo sono state segnalate dagli abitanti dell’Infernetto, dove la cenere è scesa copiosa dal cielo ricoprendo le strade del quartiere e la carrozzeria delle auto. In tanti si sono allontanati volontariamente dalle case a causa dell’aria irrespirabile e del cielo completamente offuscato dal fumo, mentre i Vigili del fuoco e carabinieri sono stati impegnati tutta la notte per mettere in sicurezza la zona.
Sul posto si è recata anche la sindaca Virginia Raggi che ha parlato di “una situazione gravissima”. “C’è la necessità che sia presa in carico da tutti, il Municipio non può essere lasciato solo – ha detto – Serve l’aiuto della Regione e del Governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a questo disastro ambientale. Buona parte della pineta è andata in fumo”. Alcune ore dopo, la sindaca è intervenuta nuovamente sottolineando che “il primo canadair è arrivato dopo un’ora quando il fuoco era già divampato purtroppo”.
Alla Raggi ha risposto la Protezione civile Lazio, che in una nota “precisa che la segnalazione è arrivata alle ore 15:51 e il primo elicottero è stato inviato alle ore 15:52“. In tutto, sulle fiamme di Castel Fusano, sono intervenuti contemporaneamente fino a sette mezzi aerei: quattro elicotteri regionali, e tre mezzi della flotta di Stato, di cui due Canadair. Dopo l’invio del primo mezzo “la Sala Operativa Unificata della regione Lazio – spiega la Protezione civile – alle 16.30 ha fatto richiesta di supporto da parte dei mezzi della flotta di stato al Centro Operativo Aereo Unificato”. Alle 16.31 il primo dei due Canadair deviato “dall’intervento di Sacrofano, è arrivato sulla zona delle operazioni in mezz’ora. Contemporaneamente, un elicottero AB412 dei Vigili del Fuoco partito da Ciampino”.
La pineta di Castel Fusano fu devastata nell’estate del 2000 da un incendio di vaste dimensioni che compromise in parte la vegetazione formata da pini secolari. L’area “è abbandonata a se stessa vittima di piromani e criminali che appiccano incendi dolosi, ed è abbandonata anche dal Comune di Roma – attacca il leader dei Verdi Angelo Bonelli – nelle scorse settimane diversi roghi hanno anticipato l’inferno di oggi, che vede tre focolai distinti appiccati nella stessa linea d’aria dimostrando che dietro questi incendi c’è la pervicace volontà grave di colpire ancora questa pineta storica del litorale romano”.
Cronaca
Roma, brucia la pineta di Castelfusano: case evacuate e traffico in tilt. Arrestato un 22enne: “Appicava il fuoco”
Arrestato un 22enne mentre incendiava dei fazzoletti nella zona della pineta. Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni e hanno invaso le carreggiate della strada che porta dal litorale verso la Capitale. Le strade dell'Infernetto ricoperte di cenere: aria irrespirabile, gli abitanti del quartiere hanno lasciato volontariamente le abitazioni. Raggi: "Disastro ambientale, Roma non sia lasciata sola"
Ore di panico: traffico in tilt e strade chiuse, cenere piovuta su strade e automobili, elicotteri e Canadair impegnati fino a martedì mattina. E un arresto: un giovane idraulico 22 anni, sospettato d’aver appiccato il fuoco che ha devastato la pineta di Castelfusano, a Ostia, alle porte di Roma. Coinvolgendo in un pomeriggio di fiamme e paura i quartieri nella zona sud della Capitale, investiti da una pioggia di cenere dal cielo, che ha spinto gli abitanti dell’Infernetto a lasciare volontariamente le proprie abitazioni nel tardo pomeriggio di lunedì. Mentre la pineta, a quasi 24 ore di distanza dalle prime fiamme, brucia ancora e crea disagi alla circolazione.
Dopo l’incendio del 7 luglio, un nuovo rogo ha richiesto l’intervento massiccio di mezzi anti-incendio: 20 squadre di Vigili del fuoco con autobotti, 5 elicotteri e di un canadair. E martedì mattina alcuni focolai non erano ancora stati spenti. Tre i punti in cui sono divampate le fiamme: all’interno della pineta all’altezza dell’Infernetto, lungo via Cristoforo Colombo – che è stata interdetta alle auto da Casalpalocco a Ostia – e sulla via Litoranea, chiusa al traffico fino a sera. Proprio quando un giovane, rintracciato dai carabinieri nella zona di Castelfusano, è stato arrestato e portato a Regina Coeli. Gli inquirenti hanno notato l’uomo, un idraulico di 22 anni originario di Busto Arsizio in provincia di Varese, mentre incendiava alcuni fazzoletti di carta e alla vista delle forze dell’ordine ha tentato di nascondersi nella vegetazione. Il sospetto, concreto, è che sia lui il piromane ad aver generato il vasto incendio.
Una enorme colonna di fumo è stata visibile anche da lontano, dalla città come dalla spiaggia di Ostia: “Il cielo in lontananza è nerissimo, è un incendio grande – hanno raccontato alcuni bagnanti di uno stabilimento – Alcuni sono già andati via, soprattutto chi era con i bambini”. Molti bagnanti stanno lasciando le spiagge e questo ha creato ingorghi e blocchi al traffico che risulta rallentato anche sulla via del Mare fra via dell’Equitazione e via di Mezzocammino in direzione Ostia.
Le fiamme hanno lambito alcune abitazioni che per questo motivo sono state evacuate. Intense nubi di fumo sono state segnalate dagli abitanti dell’Infernetto, dove la cenere è scesa copiosa dal cielo ricoprendo le strade del quartiere e la carrozzeria delle auto. In tanti si sono allontanati volontariamente dalle case a causa dell’aria irrespirabile e del cielo completamente offuscato dal fumo, mentre i Vigili del fuoco e carabinieri sono stati impegnati tutta la notte per mettere in sicurezza la zona.
Sul posto si è recata anche la sindaca Virginia Raggi che ha parlato di “una situazione gravissima”. “C’è la necessità che sia presa in carico da tutti, il Municipio non può essere lasciato solo – ha detto – Serve l’aiuto della Regione e del Governo. Roma non può essere lasciata sola di fronte a questo disastro ambientale. Buona parte della pineta è andata in fumo”. Alcune ore dopo, la sindaca è intervenuta nuovamente sottolineando che “il primo canadair è arrivato dopo un’ora quando il fuoco era già divampato purtroppo”.
Alla Raggi ha risposto la Protezione civile Lazio, che in una nota “precisa che la segnalazione è arrivata alle ore 15:51 e il primo elicottero è stato inviato alle ore 15:52“. In tutto, sulle fiamme di Castel Fusano, sono intervenuti contemporaneamente fino a sette mezzi aerei: quattro elicotteri regionali, e tre mezzi della flotta di Stato, di cui due Canadair. Dopo l’invio del primo mezzo “la Sala Operativa Unificata della regione Lazio – spiega la Protezione civile – alle 16.30 ha fatto richiesta di supporto da parte dei mezzi della flotta di stato al Centro Operativo Aereo Unificato”. Alle 16.31 il primo dei due Canadair deviato “dall’intervento di Sacrofano, è arrivato sulla zona delle operazioni in mezz’ora. Contemporaneamente, un elicottero AB412 dei Vigili del Fuoco partito da Ciampino”.
La pineta di Castel Fusano fu devastata nell’estate del 2000 da un incendio di vaste dimensioni che compromise in parte la vegetazione formata da pini secolari. L’area “è abbandonata a se stessa vittima di piromani e criminali che appiccano incendi dolosi, ed è abbandonata anche dal Comune di Roma – attacca il leader dei Verdi Angelo Bonelli – nelle scorse settimane diversi roghi hanno anticipato l’inferno di oggi, che vede tre focolai distinti appiccati nella stessa linea d’aria dimostrando che dietro questi incendi c’è la pervicace volontà grave di colpire ancora questa pineta storica del litorale romano”.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Sui dazi "ci sono dei margini per trovare una quadratura, non siamo fermi a guardare, siamo una nazione per cui è fondamentale l'export, per noi la materia è molto importante. Non ho certezze, dico che la materia è molto complessa, bisogna ragionare in maniera pragmatica e non rispondere per istinto, altrimenti rischieremmo di crearci più problemi". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.
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Roma, 18 mar. - (Adnkronos) - La comunità energetica nazionale copre l’intero territorio italiano sfruttando la trasparenza della blockchain: un milione è l’investimento dal 2018 fino ai giorni nostri in cui Rete Verde Italia inizia a vedere la luce. Il progetto ideato da Western CO e Western Engineering - si spiega in una nota - ha la sua peculiarità non solo nelle dimensioni delle comunità che avranno una rete collegata da cabine primarie Enel ma nella certezza che i dati saranno visibili e tracciabili.
Grazie ad un sistema innovativo si avrà la conoscenza in tempo reale dell’energia consumata e scambiata dagli impianti i cui dati verranno registrati su blockchain in modo da essere visibili sulla piattaforma Westernchain. La comunità potrà vantare a regime di massimo equilibrio un risparmio di energia pari al 40%. Rete Verde Italia E.T.S. per indirizzare la sua attività nel terzo settore si è costituita in Fondazione di partecipazione con iscrizione al Runts.
Milano, 18 mar. (Adnkronos) - "Il nostro programma di investimenti di 6 miliardi per le infrastrutture per la mobilità potrà esser messo a terra nei prossimi 3 anni. Pensiamo di aver aperto un ciclo". Lo ha detto oggi il presidente di Edizione, Alessandro Benetton, durante il suo intervento al convegno di Affari & Finanza'L'Europa a un bivio, tra Cina e Stati Uniti nell'era di Trump', in corso a Milano.
Nel corso degli ultimi 3 anni (2022-2024), il Gruppo Mundys ha realizzato investimenti organici per oltre 4,4 miliardi di euro, di cui 1,4 circa in Italia, per il potenziamento e l'ampliamento delle infrastrutture in concessione, per l'introduzione di innovazioni tecnologiche, per l'erogazione di nuovi servizi digitali agli utenti e per la riduzione in modo significativo le emissioni delle proprie infrastrutture, anche generando energia tramite fonti rinnovabili.
Dal punto di vista della crescita inorganica, nel periodo 2022-2025 Mundys ha effettuato investimenti per oltre 2,5 miliardi di euro (pari a 7 miliardi di ev 100%) per acquisire nuovi assets in Francia, Spagna, Porto Rico, Cile.
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Gli amministratori delegati della Value of Beauty Alliance si sono riuniti oggi a Bruxelles per continuare un dialogo costruttivo con le istituzioni dell'UE sull'impatto delle politiche e dei regolamenti dell'UE sugli obiettivi globali di competitività e sostenibilità del settore. I Ceo - si legge in una nota - hanno sottolineato l'impegno di lunga data del settore per un futuro sostenibile e hanno chiesto un processo decisionale collaborativo che riconosca le caratteristiche uniche, le sfide e i contributi significativi del settore all'economia dell'UE.
L'Alliance ha anche presentato un nuovo rapporto redatto da Oxford Economics, che sottolinea il significativo impatto socio-economico della filiera della bellezza e della cura della persona. La filiera della bellezza e della cura della persona contribuisce per 180 miliardi di euro al PIL dell'UE, pari a 496 milioni di euro generati ogni giorno, e sostiene quasi 3,2 milioni di posti di lavoro. Le aziende produttrici di prodotti di bellezza e cura della persona dell'UE inoltre esportano beni per un valore di 26 miliardi di euro a clienti al di fuori dell'UE rendendo l'UE-27 il più grande esportatore di prodotti di bellezza e cura della persona al mondo. L'industria della bellezza e della persona dell'UE continua a crescere e a essere leader nella concorrenza globale, con 5 delle 7 maggiori aziende di bellezza con sede nell'UE, ma questo successo non è scontato.
I Ceo hanno invitato le istituzioni dell'UE a impegnarsi in un dialogo costruttivo per discutere l'impatto delle politiche e della legislazione dell'UE, al fine di garantire che la catena del valore della bellezza e della cura della persona possa mantenere la sua posizione di leader sulla scena globale.
Ad esempio, l'Alleanza invita l'UE a rivedere urgentemente la legislazione recentemente adottata sul trattamento delle acque reflue urbane per garantire che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio "chi inquina paga". Ciò non solo guiderà lo sviluppo di prodotti più sostenibili in tutti i settori industriali, ma garantirà anche che ciò non imponga un onere di costo sproporzionato a uno dei pochi settori leader a livello mondiale in Europa. L'Alleanza ritiene che l'imminente processo Omnibus rappresenti un'opportunità ideale per correggere questo squilibrio e promuovere condizioni di parità per tutte le industrie che contribuiscono all'inquinamento delle acque.
Guardando al futuro, gli amministratori delegati hanno anche esortato l'UE a dare priorità ai seguenti settori chiave: Revisioni del regolamento REACH e del regolamento sui prodotti cosmetici: concentrarsi sulla sicurezza dei consumatori e sulla protezione dell'ambiente sulla base di una solida valutazione del rischio e dell'uso reale degli ingredienti, mantenendo elevati standard scientifici; Accordi commerciali: dare priorità all'accesso al mercato, ridurre le barriere normative e sostenere l'esportazione di prodotti europei di alta qualità. Rafforzare i controlli doganali e applicare rigorosamente i requisiti ambientali e di sostenibilità per i prodotti importati, sia online che offline, per garantire condizioni di parità. - Transizione verso la bioeconomia: attuare politiche che sostengano la produzione sostenibile di ingredienti, affrontare il "green premium" per le tecnologie sostenibili e garantire un approvvigionamento affidabile a lungo termine di materie prime sostenibili. - Sviluppo della forza lavoro: collaborare con l'industria per sviluppare programmi di formazione mirati e strumenti di investimento per migliorare le competenze della forza lavoro e soddisfare le esigenze in evoluzione del settore.
La Value of Beauty Alliance continua a lavorare a stretto contatto con le istituzioni dell'UE per sviluppare politiche che promuovano l'innovazione, creino posti di lavoro e garantiscano la continua competitività globale dell'industria europea della bellezza e della cura della persona. Questo approccio collaborativo sarà essenziale per garantire il continuo contributo dell'industria all'economia europea e a un futuro sostenibile.
(Adnkronos) - Terremoto oggi martedì 18 marzo a Potenza. Registrata alle 10.01, la potente scossa di magnitudo 4.2, si è verificata - secondo i dati dell'Ingv - a sei chilometri dal Comune di Vaglio Basilicata e a una profondità di 14 chilometri. La scossa è stata avvertita anche in Puglia.
A seguito dell’evento sismico, la Protezione civile si è messa in contatto con le strutture locali del Servizio nazionale della Protezione civile. Dalle prime verifiche effettuate, in seguito all’evento non risulterebbero danni a persone o cose.
Dopo la scossa, sono state sospese le attività scolastiche nel capoluogo dove è stata avvertita in modo molto forte. Gli studenti sono usciti dalle scuole per precauzione, poi è stata disposta la sospensione delle attività didattiche in tutti gli istituti di ogni ordine e grado per oggi, a eccezione dell'università, con ordinanza del sindaco Vincenzo Telesca.
Verifiche sono in corso in scuole e ospedali a Potenza e nei Comuni della provincia, limitrofi all'area epicentrale della scossa. Al momento non risultano problemi. "Nessuna criticità riscontrata'', ha fatto sapere il presidente della provincia di Potenza, Christian Giordano. Inoltre la direzione dell'azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza ha dato mandato all'unità operativa della gestione tecnico-patrimoniale di effettuare ''una scrupolosa procedura di verifica delle cinque strutture ospedaliere afferenti all'azienda''. L'attività ospedaliera e amministrativa prosegue regolarmente, senza alcuna interruzione, e viene garantita la piena operatività dei servizi sanitari e amministrativi per pazienti, operatori e cittadini.
Per i controlli agli edifici pubblici a Potenza e nei Comuni della provincia è stato intanto rinforzato con dieci unità il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco. Cinque squadre dei vigili del fuoco sono operative per verifiche sugli edifici di interesse pubblico. Una ricognizione dall'alto è stata effettuata dall'elicottero Drago VF67 del reparto volo di Pontecagnano (Salerno) nell'area tra Potenza e Vaglio Basilicata, Comune in cui è stato rilevato l'epicentro dall'Ingv. La situazione è monitorata anche dalla sala operativa della protezione civile regionale. Non si registrano problemi, stando a quanto finora accertato.
La circolazione ferroviaria è stata bloccata temporaneamente e in via precauzionale tra Tito e Potenza. I treni Intercity e regionali possono registrare ritardi e subire cancellazioni o limitazioni di percorso. A Potenza è stato attivato il centro operativo comunale, contattabile ai numeri 0971415832 e 3669394022.