Dopo giorni di tensioni, scontri e morti Israele ha deciso di rimuovere i metal detector dalla Spianata delle Moschee. Secondo quanto riferisce il quotidiano Haaretz, nel corso di una riunione durata quattro ore e terminata nella notte il gabinetto di sicurezza israeliano ha deciso di far smontare i dispositivi di sicurezza all’ingresso della Spianata che porta alla Moschea di Al Aqsa (Gerusalemme), installati dopo l’attacco del 14 luglio scorso che aveva provocato la morte di due poliziotti israeliani. Quel giorno tre assalitori armati di due fucili artigianali Carl Gustav e una pistola hanno attaccato intorno alle 7 del mattino hanno prima aperto il fuoco contro un gruppo di poliziotti e poi hanno cercato di fuggire. I tre aggressori sono stati uccisi. La misura adottata aveva scatenato le proteste palestinesi e venerdì scorso tra Gerusalemme e la Cisgiordania il conto delle vittime era arrivato a sei: tre adolescenti palestinesi uccisi durante gli scontri in città e tre componenti di una famiglia israeliana accoltellati in casa a Ramallah.
Secondo quanto riferito da un alto funzionario che era presente alla riunione, gli scanner saranno sostituiti con “mezzi tecnologicamente avanzati” che permetteranno di condurre “ispezioni accurate”. Il gabinetto di sicurezza israeliano, si legge in una nota dell’ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu, ha accettato “la raccomandazione di tutti gli organismi di sicurezza di sostituire le ispezioni attraverso i metal detector con ispezioni di sicurezza basate su tecnologie avanzate e su altri mezzi”. La rimozione dei metal detector dalla Spianata delle Moschee è iniziata già questa mattina.
Thus we are also acting regarding the right way to ensure security and quiet on the Temple Mount, in the Old City and Jerusalem as a whole.
— PM of Israel (@IsraeliPM) 24 luglio 2017