La Camera dà il via libera all’abolizione dei vitalizi dopo 24 ore di polemiche in aula. Favorevoli 348 deputati, contrari in 17 e 28 astenuti, mentre Forza Italia non ha partecipato al voto bollando come “incostituzionale” la legge, che ora passerà all’esame del Senato. Il via libera è arrivato tra gli “oooooh…” di attesa dei pentastellati e i festeggiamenti di una parte dell’aula dopo che la presidentessa Laura Boldrini ha dichiarato chiusa la votazione, alla quale si è giunti dopo diversi scontri tra i parlamentari. I Cinque Stelle hanno accusato il Pd di fare ostruzionismo e a loro volta i dem hanno accusato i grillini di aver voluto fare interventi troppo lunghi. Il voto, dopo le polemiche, era stato fissato per le 18.30. La pdl Richetti ha ricevuto l’appoggio di Pd, M5s, Fdi, Lega Nord e dei civatiani. Si sono astenuti gli ex democratici di Mdp: “E’ stata messa una toppa, ma non basta”, ha detto il deputato Alfredo D’Attorre. Ha annunciato il suo voto contrario il presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio: “Lo faccio per la dignità di quest’Aula”.
Video di Manolo Lanaro
Le reazioni – In disaccordo con il proprio gruppo hanno votato – a favore della pdl Richetti – le forziste Maria Stella Gelmini e Daniela Santanché, oltre all’alfaniana Rosanna Scopelliti. I primi ad esultare sono stati i deputati 5 stelle: “Con la forza dell’opposizione li abbiamo portati sul nostro campo, hanno votato la nostra proposta con le facce da funerale di Lenin: è una una soddisfazione enorme che dedichiamo a tutto il popolo italiano vessato da questi politici che hanno fatto del popolo macelleria sociale”, ha detto Alessandro Di Battista durante un brindisi con i colleghi del Movimento alla buvette della Camera. “Brindiamo qui – ha aggiunto – a un lavoro fatto per il popolo italiano, offre Clemente Mastella o Cirino Pomicino“. Secondo Ettore Rosato, “abbiamo fatto una cosa importante” senza correre “dietro alla antipolitica, ma abbiamo scelto di farle tirare su la testa dimostrando che sa mettersi in sintonia con il Paese che chiede sobrietà. È una legge giusta”. “Ci battiamo qui e ci batteremo in Senato perché sia approvata – ha spiegato il capogruppo dem durante le dichiarazioni di voto – I cittadini ci chiedono più sobrietà, a loro rispondiamo. Stiamo adeguando la politica a un mondo diverso, la adeguiamo anche agli altri Paesi europei”. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha parlato di “bellissima giornata” e si è detto rammaricato dal fatto che “Forza Italia non abbia votato a favore”. Durante il suo intervento alla festa del Pd a Brescia, anche Matteo Renzi è entrato nel dibattito sulla paternità dell’abolizione: “Quella sui vitalizi è la proposta Richetti, che abbraccio. M5S parla parla ma poi non stringe – ha commentato il segretario dem – Lo si è visto nei passaggi fondamentali. Il Pd invece le cose le fa”.
Lo scontro Pd-M5s sui tempi del voto – L’approvazione è arrivata in fondo a una giornata di polemiche scoppiate sull’orario del voto, inizialmente previsto alle 14 come deciso dai gruppi. La questione è stata posta innanzitutto dal grillino Toninelli che ha accusato il Pd: “Stanno violando l’accordo, che prevedeva che entro le due di oggi pomeriggio, si arrivava al via libera, al voto, con il silenzio del Pd. Vogliamo votare oggi, come era previsto, siamo disposti a non intervenire più, ma vogliamo sapere che cosa vuole fare il Pd perché rinviare a settembre significa non fare mai più la legge”. All’esponente pentastellato ha risposto il capogruppo dem Ettore Rosato accusando a sua volta i Cinque Stelle di essere “imbarazzanti”: “Sono loro a fare ostruzionismo, che faccia tosta. I vecchi partiti fanno ostruzionismo, noi facciamo di tutto per abrogarli, anche rinunciare ai nostri interventi. Smettete voi al più presto di fare ostruzionismo, visto che da stamattina avete fatto lunghi interventi e ve ne uscite ora con questa cosa”.
L’emendamento sulla legge Fornero – I toni tra Pd e 5 stelle si erano inaspriti già su un emendamento del 5 stelle Luigi Di Maio che chiedeva che la legge Fornero, che d’ora in poi sarà applicata anche ai parlamentari, fosse operativa da questa legislatura. “La casta del Pd si tiene la pensione privilegiata”, ha detto il grillino. “Qui in Aula sta succedendo di tutto. Il Pd fa finta di essere come noi, ma in realtà è sempre la solita casta: ha votato contro per tenersi il privilegio: vogliono che venga applicata dopo le elezioni. A loro no. I loro privilegi sono intoccabili e noi dobbiamo continuare a pagarglieli. Mentre noi abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, e restituito milioni di euro di stipendi, loro decidono di tenersi stretto il trattamento privilegiato alla faccia di tutti i cittadini a cui la legge Fornero è stata applicata dall’oggi al domani”. A Di Maio ha replicato lo stesso Richetti: “Noi non la rinviamo, la applichiamo subito la Fornero”, ma “c’è un problema sull’età, oggi è 65 anni, poi si continua a crescere. Si tratta di un punto che in Commissione non ha trovato l’opposizione di nessuno”, ha concluso.
Un secondo emendamento approvato in mattinata prevede che il ricalcolo interamente su base contributiva dei vitalizi dei parlamentari non sia “in nessun caso applicato alle pensioni in essere e future dei lavoratori dipendenti ed autonomi”. L’emendamento, presentato stamani in Aula, tiene conto della “difformità tra la natura ed il regime giuridico dei vitalizi e dei trattamenti pensionistici comunque denominati dei titolari di cariche elettive e quelli dei trattamenti pensionistici ordinari”, e smina una delle critiche avanzate da chi è contrario al ricalcolo dei vitalizi pregressi sostenendo che questo si applicherebbe poi a tutte le pensioni.
Fi e Ap: “Incostituzionale”. Giuristi: “Si può fare” – Tra le polemiche sollevate in queste ore, c’è quella (sostenuta in particolare da Forza Italia e in parte da Area popolare) che il testo sia incostituzionale perché retroattivo. Nel merito però, molti giuristi sostengono che il pericolo è meno concreto di quello che potrebbe sembrare. “Si sta agitando uno spauracchio”, ha detto all’Ansa il giurista Gianluigi Pellegrino, “da parte di chi non la vuole: se vengono rispettati criteri di ragionevolezza e progressività, questa norma si può fare, non vedo grandi ostacoli. Anzi, mi sembra sacrosanto allineare i principi contributivi. Quando, in questo caso, si parla retroattività si usa un termine improprio. Retroattiva sarebbe una norma che azzeri la pensione già percepita o dica: ti abbiamo dato 5mila euro, ma abbiamo deciso di ricalcolare l’assegno con altri parametri e te ne spettavano 4mila, quindi ce ne devi mille. Ma dire che, da un certo momento in poi a seguito dell’approvazione di una nuova legge, la pensione sarà calcolata con metodo diverso, quello contributivo, e che questo abbasserà i trattamenti in corso, non quelli già erogati, non implica retroattività, perché si va a incidere sì su pensioni che si è già cominciato a percepire, ma la quota corrisposta in passato non viene intaccata”.
Politica
Vitalizi, la Camera approva l’abolizione. Forza Italia non vota: ‘È incostituzionale’. Via libera dopo 24 ore di polemiche
Approvato il provvedimento con i voti di Pd, M5s, Lega, Fdi e civatiani. I forzisti non partecipano e lasciano l'aula. Il via libera è arrivato dopo una giornata di polemiche e scontri. Di Battista: "Enorme soddisfazione". Rosato: "È una legge giusta, il Paese chiede sobrietà". Renzi rivendica la paternità: "Proposta è di Richetti, noi facciamo le cose. I Cinque Stelle parlano"
La Camera dà il via libera all’abolizione dei vitalizi dopo 24 ore di polemiche in aula. Favorevoli 348 deputati, contrari in 17 e 28 astenuti, mentre Forza Italia non ha partecipato al voto bollando come “incostituzionale” la legge, che ora passerà all’esame del Senato. Il via libera è arrivato tra gli “oooooh…” di attesa dei pentastellati e i festeggiamenti di una parte dell’aula dopo che la presidentessa Laura Boldrini ha dichiarato chiusa la votazione, alla quale si è giunti dopo diversi scontri tra i parlamentari. I Cinque Stelle hanno accusato il Pd di fare ostruzionismo e a loro volta i dem hanno accusato i grillini di aver voluto fare interventi troppo lunghi. Il voto, dopo le polemiche, era stato fissato per le 18.30. La pdl Richetti ha ricevuto l’appoggio di Pd, M5s, Fdi, Lega Nord e dei civatiani. Si sono astenuti gli ex democratici di Mdp: “E’ stata messa una toppa, ma non basta”, ha detto il deputato Alfredo D’Attorre. Ha annunciato il suo voto contrario il presidente del gruppo Misto Pino Pisicchio: “Lo faccio per la dignità di quest’Aula”.
Le reazioni – In disaccordo con il proprio gruppo hanno votato – a favore della pdl Richetti – le forziste Maria Stella Gelmini e Daniela Santanché, oltre all’alfaniana Rosanna Scopelliti. I primi ad esultare sono stati i deputati 5 stelle: “Con la forza dell’opposizione li abbiamo portati sul nostro campo, hanno votato la nostra proposta con le facce da funerale di Lenin: è una una soddisfazione enorme che dedichiamo a tutto il popolo italiano vessato da questi politici che hanno fatto del popolo macelleria sociale”, ha detto Alessandro Di Battista durante un brindisi con i colleghi del Movimento alla buvette della Camera. “Brindiamo qui – ha aggiunto – a un lavoro fatto per il popolo italiano, offre Clemente Mastella o Cirino Pomicino“. Secondo Ettore Rosato, “abbiamo fatto una cosa importante” senza correre “dietro alla antipolitica, ma abbiamo scelto di farle tirare su la testa dimostrando che sa mettersi in sintonia con il Paese che chiede sobrietà. È una legge giusta”. “Ci battiamo qui e ci batteremo in Senato perché sia approvata – ha spiegato il capogruppo dem durante le dichiarazioni di voto – I cittadini ci chiedono più sobrietà, a loro rispondiamo. Stiamo adeguando la politica a un mondo diverso, la adeguiamo anche agli altri Paesi europei”. Il leader della Lega Nord Matteo Salvini ha parlato di “bellissima giornata” e si è detto rammaricato dal fatto che “Forza Italia non abbia votato a favore”. Durante il suo intervento alla festa del Pd a Brescia, anche Matteo Renzi è entrato nel dibattito sulla paternità dell’abolizione: “Quella sui vitalizi è la proposta Richetti, che abbraccio. M5S parla parla ma poi non stringe – ha commentato il segretario dem – Lo si è visto nei passaggi fondamentali. Il Pd invece le cose le fa”.
Lo scontro Pd-M5s sui tempi del voto – L’approvazione è arrivata in fondo a una giornata di polemiche scoppiate sull’orario del voto, inizialmente previsto alle 14 come deciso dai gruppi. La questione è stata posta innanzitutto dal grillino Toninelli che ha accusato il Pd: “Stanno violando l’accordo, che prevedeva che entro le due di oggi pomeriggio, si arrivava al via libera, al voto, con il silenzio del Pd. Vogliamo votare oggi, come era previsto, siamo disposti a non intervenire più, ma vogliamo sapere che cosa vuole fare il Pd perché rinviare a settembre significa non fare mai più la legge”. All’esponente pentastellato ha risposto il capogruppo dem Ettore Rosato accusando a sua volta i Cinque Stelle di essere “imbarazzanti”: “Sono loro a fare ostruzionismo, che faccia tosta. I vecchi partiti fanno ostruzionismo, noi facciamo di tutto per abrogarli, anche rinunciare ai nostri interventi. Smettete voi al più presto di fare ostruzionismo, visto che da stamattina avete fatto lunghi interventi e ve ne uscite ora con questa cosa”.
L’emendamento sulla legge Fornero – I toni tra Pd e 5 stelle si erano inaspriti già su un emendamento del 5 stelle Luigi Di Maio che chiedeva che la legge Fornero, che d’ora in poi sarà applicata anche ai parlamentari, fosse operativa da questa legislatura. “La casta del Pd si tiene la pensione privilegiata”, ha detto il grillino. “Qui in Aula sta succedendo di tutto. Il Pd fa finta di essere come noi, ma in realtà è sempre la solita casta: ha votato contro per tenersi il privilegio: vogliono che venga applicata dopo le elezioni. A loro no. I loro privilegi sono intoccabili e noi dobbiamo continuare a pagarglieli. Mentre noi abbiamo rinunciato a 42 milioni di euro di rimborsi elettorali, e restituito milioni di euro di stipendi, loro decidono di tenersi stretto il trattamento privilegiato alla faccia di tutti i cittadini a cui la legge Fornero è stata applicata dall’oggi al domani”. A Di Maio ha replicato lo stesso Richetti: “Noi non la rinviamo, la applichiamo subito la Fornero”, ma “c’è un problema sull’età, oggi è 65 anni, poi si continua a crescere. Si tratta di un punto che in Commissione non ha trovato l’opposizione di nessuno”, ha concluso.
Un secondo emendamento approvato in mattinata prevede che il ricalcolo interamente su base contributiva dei vitalizi dei parlamentari non sia “in nessun caso applicato alle pensioni in essere e future dei lavoratori dipendenti ed autonomi”. L’emendamento, presentato stamani in Aula, tiene conto della “difformità tra la natura ed il regime giuridico dei vitalizi e dei trattamenti pensionistici comunque denominati dei titolari di cariche elettive e quelli dei trattamenti pensionistici ordinari”, e smina una delle critiche avanzate da chi è contrario al ricalcolo dei vitalizi pregressi sostenendo che questo si applicherebbe poi a tutte le pensioni.
Fi e Ap: “Incostituzionale”. Giuristi: “Si può fare” – Tra le polemiche sollevate in queste ore, c’è quella (sostenuta in particolare da Forza Italia e in parte da Area popolare) che il testo sia incostituzionale perché retroattivo. Nel merito però, molti giuristi sostengono che il pericolo è meno concreto di quello che potrebbe sembrare. “Si sta agitando uno spauracchio”, ha detto all’Ansa il giurista Gianluigi Pellegrino, “da parte di chi non la vuole: se vengono rispettati criteri di ragionevolezza e progressività, questa norma si può fare, non vedo grandi ostacoli. Anzi, mi sembra sacrosanto allineare i principi contributivi. Quando, in questo caso, si parla retroattività si usa un termine improprio. Retroattiva sarebbe una norma che azzeri la pensione già percepita o dica: ti abbiamo dato 5mila euro, ma abbiamo deciso di ricalcolare l’assegno con altri parametri e te ne spettavano 4mila, quindi ce ne devi mille. Ma dire che, da un certo momento in poi a seguito dell’approvazione di una nuova legge, la pensione sarà calcolata con metodo diverso, quello contributivo, e che questo abbasserà i trattamenti in corso, non quelli già erogati, non implica retroattività, perché si va a incidere sì su pensioni che si è già cominciato a percepire, ma la quota corrisposta in passato non viene intaccata”.
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Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Disagi in vista oggi in Lombardia per chi si sposta in treno. Dalle 3 di mercoledì 5 febbraio 2025 alle 2 di giovedì 6 il sindacato Orsa ha proclamato una giornata di sciopero che potrà generare ripercussioni al servizio Regionale, Suburbano, Aeroportuale e la Lunga Percorrenza di Trenord. Viaggeranno i treni con partenza prevista dopo le 6 e dopo le 18, con arrivo previsto entro le 9 ed entro le 21.
Nel caso di cancellazione dei treni del servizio aeroportuale, saranno istituiti bus senza fermate intermedie tra: Milano Cadorna e Malpensa Aeroporto per il Malpensa Express. Da Milano Cadorna gli autobus partiranno da via Paleocapa 1. Stabio e Malpensa Aeroporto per il collegamento aeroportuale S50 Malpensa Aeroporto – Stabio.
Disagi in vista anche per chi viaggia in aereo con lo sciopero del personale delle aziende di handling associate a Assohandlers indetto dalla Flai Trasporti e Servizi.
Cagliari, 04 feb. - (Adnkronos) - È morto il principe Karim Aga Khan, fu lui il 14 marzo del 1962 a fondare il Consorzio Costa Smeralda e portare al centro del mondo un angolo di Sardegna. "Non abbiamo parole. Solo una: grazie", è il commento ufficiale del Consorzio. L'annuncio ufficiale della scomparsa arriva dall'Aga Khan Development Network. "Sua Altezza il principe Karim Al-Hussaini, Aga Khan IV, 49° Imam ereditario dei musulmani sciiti ismailiti e diretto discendente del profeta Maometto (pace sia con lui), è deceduto pacificamente a Lisbona il 4 febbraio 2025, all'età di 88 anni, circondato dalla sua famiglia". A breve è previsto l'annuncio del suo successore.
"I leader e lo staff dell'Aga Khan Development Network porgono le nostre condoglianze alla famiglia di Sua Altezza e alla comunità ismailita di tutto il mondo - si legge in una nota -. Mentre onoriamo l'eredità del nostro fondatore, il principe Karim Aga Khan, continuiamo a lavorare con i nostri partner per migliorare la qualità della vita degli individui e delle comunità in tutto il mondo, come lui desiderava, indipendentemente dalle loro appartenenze religiose o origini".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - "La presidente del Consiglio riferisca in Parlamento sulla vicenda Almasri. Prima lo farà, prima potrà occuparsi dei gravi problemi del Paese e tentare qualche soluzione alla crisi industriale, al Pil che ristagna, alla sanità ormai alla deriva. Perda meno tempo nella comunicazione social e ne trovi per cose più gravi e urgenti. Chi la segue nei suoi video e poi legge la bolletta della luce e del gas comincia a chiedersi come mai tanta distanza fra la realtà e la rappresentazione che ne dà Meloni. Sulla vicenda Almasri ci metta la faccia, ma in Parlamento e non su X o Instagram. Solo così potrà chiudere una vicenda gestita male e conclusa peggio". Lo dice Daniela Ruffino di Azione.
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - Fdi e Lega all'attacco del Pd sull'inchiesta campana sul favoreggiamento dell'immigrazione clandestina che vede coinvolto il tesoriere regionale dem, Nicola Salvati, già sospeso ieri dal partito. "Siamo sconcertati da queste notizie che coinvolgono i 'buoni e generosi' del Pd. Se le accuse fossero confermate sarebbe gravissimo", attacca direttamente Matteo Salvini via social. Anche la premier Giorgia Meloni dedica un post alla vicenda sottolineando come l'inchiesta campana confermi "ancora una volta quanto denunciato dal Governo: per anni, la gestione dei flussi migratori è stata terreno fertile per criminali senza scrupoli". La premier garantisce: "Continueremo a lavorare per ristabilire regole serie e legalità".
Non tarda la replica dei dem che, dopo aver sospeso ieri Salvati, oggi hanno incaricato il tesoriere nazionale del Pd, Michele Fina, di assumere la gestione della tesoreria regionale. "Quanto al merito della vicenda, oltre ad averlo rimosso dall'incarico di tesoriere, dopo un secondo lo abbiamo immediatamente sospeso in via cautelare dall'anagrafe degli iscritti del Pd -sottolinea lo stesso Fina-. E' giusto il caso di osservare che una ministra della Repubblica, rinviata a giudizio per falso in bilancio e sotto indagine per truffa ai danni dello Stato, siede ancora tranquillamente al suo posto. Prego di notare le differenze".
Nella vicenda intervengono anche i 5 Stelle. Il capogruppo Riccardo Ricciardi va giù duro: "Per qualsiasi percorso di alleanza, nazionale o territoriale, ci vuole la massima intransigenza. Ci auguriamo che chi vuole sottoscrivere un accordo con i 5 stelle faccia una pulizia totale in casa propria". Una 'pulizia' che in Campania la stessa Elly Schlein ha come obiettivo. Giuseppe Conte ricorda come "l'etica pubblica è fondamentale" per i 5 Stelle ma è su Meloni che il leader M5S batte, anche su questa vicenda. E a stretto giro ribatte via social al post della premier. "Non posso crederci: Meloni, davvero hai fatto un post per denunciare che l’'immigrazione non può essere lasciata in balia della criminalità'? Cioè tu scappi dal Parlamento per non spiegare agli italiani perché hai rimpatriato con volo di Stato un boia, con accuse di stupri di bambini, al centro dei traffici di migranti e oggi te ne esci con un post così? Ma davvero ti sei convinta che noi italiani siamo tutti idioti a eccezione di te, tua sorella e dei tuoi stretti sodali? Per farti tornare alla realtà ti allego due immagini: in una il criminale Almasri che scende dal volo di Stato, nell'altra una notizia di qualche mese fa dai comuni d'Italia".
Roma, 4 feb. (Adnkronos) - “Giorgia Meloni continua a fuggire dal parlamento preferendo parlare continuamente sui social, quasi fosse una influencer e non la Presidente del Consiglio. Manda i due ministri, Nordio e Piantedosi, che avevano fatto saltare la precedente informativa con una motivazione menzognera: siccome c'era il segreto istruttorio e per rispetto delle indagini, non avrebbero potuto partecipare. Mentivano sapendo di mentire". Così Angelo Bonelli, parlamentare di AVS e portavoce di Europa Verde.
"Perché la Legge Costituzionale n°1 del 16 gennaio 1989, all'articolo 6, stabilisce in modo inequivocabile che il procuratore invia la denuncia al tribunale dei ministri senza svolgere alcuna indagine. È quindi evidente che gli interessati sapevano che non ci sono indagini e che non c'è alcun segreto istruttorio da rispettare. Infatti, domani i ministri Piantedosi e Nordio si presentano a Montecitorio per l'informativa. Si presentano per non far venire la premier Meloni: colei che ha accusato l'opposizione, in particolar modo Alleanza Verdi e Sinistra, di essere amici dei trafficanti di esseri umani".
"Ora l'Italia e l'opinione pubblica internazionale hanno la prova che lei è amica e complice dei trafficanti di esseri umani. Giorgia Meloni venga in Aula a spiegare perché! È ora di farla finita con il complottismo e il vittimismo da propaganda di Giorgia Meloni, che sparge sui social e nelle trasmissioni televisive amiche", conclude Bonelli.
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Sono in corso i lavori per la costruzione del nuovo Terminal Donato Bramante che, ci auguriamo, sarà pronto entro la seconda parte del 2025. Sarà una struttura completamente green che migliorerà l’esperienza dei crocieristi che vengono qui a Civitavecchia. Abbiamo inoltre completato l’impianto fotovoltaico del Terminal Vespucci, che quindi sarà interamente alimentato da energia rinnovabile. Stiamo lavorando sul rinnovamento del design del Terminal 10 per poi trasferirlo al 18 e che sarà dedicato alle navi boutique, a conferma della vocazione di Civitavecchia come hub europeo principale per questo genere di imbarcazioni". Ad affermarlo è John Portelli, Direttore Generale della Roma Cruise Terminal (Rct) alla conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – illustrando i molteplici interventi infrastrutturali che stanno rendendo il porto di Civitavecchia sempre più funzionale ed ecosostenibile.
"Ma ci sono altri progetti importanti che vedono il ripensamento di tutta l’area portuale di Civitavecchia – continua Portelli -, i nuovi varchi che saranno inaugurati nel 2025, il ponte che collegherà questa parte del porto con le banchine delle crociere. E poi, le nuove bitte di 300 tonnellate che sono piuttosto rare nei porti italiani e che sono fondamentali per dare flessibilità agli ormeggi, specialmente per le grandi navi che si fermano nel porto di Civitavecchia".
Civitavecchia, 4 feb. (Adnkronos) - "Dopo aver superato la soglia dei 3 milioni di turisti in transito nel porto di Civitavecchia, l’anno scorso, traguardo mai raggiunto da nessun porto in Italia, oggi celebriamo il risultato di 3.459.000, un risultato importantissimo e straordinario, non solo su base nazionale, ma europeo e mondiale, visto che siamo secondi – e, ormai, di poco – solo a Barcellona, e contiamo di superarla in un paio d’anni, posizionandoci ormai tra i primi sei porti crocieristici al mondo". Ad affermarlo è Pino Musolino, Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, in occasione della conferenza stampa che si è tenuta presso la Sala Comitato dell’AdSP – Molo Vespucci snc a Civitavecchia – per illustrare i dati delle crociere del 2024 e le prospettive di sviluppo del traffico crocieristico.
"Un altro dato importante – continua Musolino – riguarda anche l’effetto che le crociere turnaround, cioè che partono e arrivano a Civitavecchia hanno prodotto sui servizi di ricettività della città. Il 79% degli operatori di bed and breakfast o di alberghi dichiara che senza le crociere il loro lavoro sarebbe fortemente penalizzato. Parliamo di ristoranti, parcheggi fuori dal porto un’industria che produce tanto lavoro in molti settori”. Un indotto che non favorisce solo Civitavecchia, ma di cui beneficia, ovviamente, oltre alla città di Roma, meta di riferimento per i turisti delle crociere, anche tutto il territorio laziale. “In questi anni, siamo riusciti a mandare oltre 20.000 persone in località come Viterbo e Bomarzo", conclude il Commissario Straordinario dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale.