Il confronto tra le due ali del centrosinistra – se mai ci sarà – parte dai diritti. In particolare dai diritti degli stranieri in Italia e dallo Ius Soli. Ieri il segretario del Pd Matteo Renzi, a Capalbio Libri, aveva allargato le braccia: “Noi abbiamo accettato la richiesta del governo (di rinviare il voto in autunno, ndr) ma vedendo le ultime settimane sono ridotte le possibilità che passi in questa legislatura”. Oggi Giuliano Pisapia, leader di Campo Progressista, rilancia: “Chi è di sinistra e di centrosinistra evidentemente non può avere dubbi sull’esigenza di approvare la legge dello Ius soli entro la fine della legislatura” spiega parlando alla festa nazionale di Legambiente a Rispescia, ancora in provincia di Grosseto. Il centrodestra nel frattempo esulta, mentre Mdp per tutto il giorno ha criticato l’uscita di Renzi. “Il Pd non ha coraggio” dice il senatore Federico Fornaro. Con questa ritirata, aggiunge Miguel Gotor, il Pd svela di essere di centro. Il rallentamento ha motivi politici, se non addirittura numerici. A favore dello Ius soli sono praticamente solo Pd, Mdp, Sinistra Italiana e pochissimi altri. Non solo è contrario il M5s, non solo sono contrarie tutte le opposizioni di centrodestra, ma lo è anche Alternativa Popolare, cioè l’altra gamba della maggioranza. Motivo per cui la fiducia – promessa e annunciata ormai da un anno da Matteo Orfini – non potrà essere sottoposta su un provvedimento che rischia di far cadere il governo Gentiloni molto prima della scadenza della legislatura e soprattutto a ridosso dell’avvio della discussione sulla legge di bilancio. Però, si lamenta il capogruppo di Articolo 1-Mdp alla Camera Francesco Laforgia, “quando abbiamo chiesto al Governo di fermarsi davanti allo strappo sui voucher, sono andati dritti come un treno. Quando altri settori della maggioranza hanno chiesto uno stop allo ius soli, sono stati immediatamente accontentati”.

Per il suo omologo del Pd, Ettore Rosato, “mai come in questa legislatura sono state fatte tante leggi sui diritti, dal dopo di noi alle unioni civili: siamo convinti che completeremo il nostro lavoro sia con lo ius soli, che abbiamo approvato in prima lettura alla Camera, che con il testamento biologico. Ma è chiaro che i numeri a Palazzo Madama sono quelli che sono, condizionati dall’ignavia dei grillini e dalla sconfitta del Pd al Senato nel 2013”. Rosato se la prende con gli ex compagni di partito: “Per quanto attiene all’attacco strumentale di qualcuno a sinistra, penso non abbiano bisogno di una nuova polemica agostana per continuare a fare quello che stanno già facendo, cioè continuare a votare regolarmente contro il governo”.

Il punto è che la clessidra è rovesciata e di tempo a disposizione per votare le “leggi di civiltà” ne è rimasto pochissimo. Forza Italia, con Licia Ronzulli, rivendica la ritirata di Renzi come una propria vittoria. E nel frattempo Alternativa Popolare si sta rifacendo la pelle per riconquistare le simpatie del resto del centrodestra. La capogruppo alfaniana al Senato la dice chiara: “La tematica va affrontata ma non ora: stiamo difficilmente contenendo la problematica dell’immigrazione e nella popolazione la legge, su un tema delicato e che va affrontato, non è vissuta come una necessità”. Tradotto significa che tra poco 6-7 mesi si va alle elezioni. “Noi avevamo dato disponibilità a votare a settembre la legge con modifiche: se l’ex premier rilascia questa dichiarazione, per lui sicuramente sofferta, non possiamo che dire ‘bravo Matteo'”.

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