Roma in declino, affaticata, che “viaggia col freno a mano tirato” e senza una visione del futuro. La pensano così 3 abitanti su 4, dai Millennials – che comunque rimangono i più ottimisti – al ceto medio-basso. E anche tra le fila degli elettori 5 Stelle la percezione non è migliore: l’ottimismo vale solo per poco più di un terzo di loro (il 37%), mentre il 48% dei grillini avverte la parabola discendente. La tendenza emerge dal sondaggio Swg pubblicato da Il Messaggero, secondo cui “per il 76%” dei suoi abitanti “la città sta lentamente regredendo”. La pensa così anche l’80% dei nati tra il 1980 e il 2000, mentre a scommettere sul futuro della città è soltanto il 20% degli intervistati. La sfiducia è avvertita dall’82% della generazione dei baby-boomers, così come dal 76% di chi ha dai 30 ai 40 anni. E l’amministrazione grillina per il 54% dei romani è percepita come simile a quella degli altri partiti.
I più ottimisti e le ragioni della sfiducia – Tra chi ha meno di trent’anni la fiducia è più elevata, “con il 32% dei giovani pronti a scommettere sul futuro della capitale”. I più pessimisti sono gli elettori di centrodestra: per il 91% di loro la situazione è in declino, e i temi che li preoccupano di più sono condizioni delle strade e immigrazione. Per gli elettori di centrosinistra, invece, la percentuale scende all’87% e si mostrano maggiormente preoccupati sui temi del decoro urbano, l’inesperienza della sindaca e la “mancanza di investimenti per il futuro”. In ulteriore discesa quella dei grillini, ferma al 61%, che conferma comunque come anche la maggioranza degli elettori 5 Stelle sia negativa sul futuro. E per loro i problemi principali della città sono immigrazione e criminalità.
In testa ai motivi che determinano la visione negativa degli elettori ci sono i rifiuti – percepiti come un’emergenza dal 56% dei romani – e il trasporto pubblico, che rappresenta “una priorità per il 45% dei cittaadini”. Due temi che sono motivo di preoccupazione soprattutto per i ceti medi. Ma alla lista si aggiungono anche altri elementi: il 29% dei romani è preoccupato per la condizione delle strade, mentre il 24% è preoccupato per la criminalità e la stessa percentuale per i flussi migratori. Il 23%, invece, esprime preoccupazione per il decoro urbano della città. E oltre a questo c’è anche “il problema, irrisolto, del vuoto di classe dirigente” per il 22% degli intervistati – nodo prioritario tra i baby boomers -, oltre al 19% preoccupato per l’inesperienza di Virginia Raggi. Preoccupazioni prioritarie per il ceto basso, invece, sono il lavoro (39%), la criminalità (32%), l’immigrazione (29%) e il problema dei trasporti (27%).