L’abusivismo edilizio in Campania? “Da domani mi aspetto che siano impegnati l’Esercito, il Genio Militare, i Provveditorati alle Opere Pubbliche per procedere alle immediate demolizioni“. Parola del governatore Vincenzo De Luca, che ha impiegato quattro giorni per replicare a Palazzo Chigi. L’8 agosto scorso, infatti, il governo ha impugnato la legge sui cosiddetti “abusi edilizi di necessità” varata dalla Regione Campania. Uno stop rivendicato dal ministro Graziano Delrio, che in un’intervista a Repubblica ha definito quella norma come “ispirata a principi diversi da quelli dell’ interesse nazionale”, promettendo nuove impugnazioni.
E alla fine quello che viene pubblicato sul sito della Regione Campania è un tipico comunicato in lingua deluchiana: rivendicazioni, attacchi e qualche provocazione. Solo che questa volta nel mirino del governatore del Pd è finito l’esecutivo guidato dal suo stesso partito. “In relazione al dibattito che si è aperto sul condono edilizio e sul cosiddetto abuso di necessità, trovo riferimenti ad una legge della Campania del tutto campati in aria”, attacca De Luca sottolineando che “il Governo ha impugnato tale legge non nel merito, ma sollevando un problema di competenza sulla materia, ritenuta esclusivamente statale”. A decidere su quello che è l’ennesimo conflitto tra Stato e Regioni sarà ovviamente la Corte Costituzionale. Ma nonostante l’impugnazione della legge De Luca va avanti. E attacca indirettamente le parole di Delrio. “Il Governo rivendica ed io concordo la propria competenza esclusiva in materia di condono. Mi aspetto dunque che coerentemente, da domani siano impegnati l’Esercito, il Genio Militare, i Provveditorati alle Opere Pubbliche per procedere alle immediate demolizioni”, provoca il governatore mettendo nel mirino “vent’anni di ideologismi e inconcludenze operative”.
Ovviamente il governatore difende la sua legge, che a suo dire, “non ipotizza affatto condoni, ma prevede per i Comuni la facoltà, se essi lo riterranno, di valutare l’utilità sociale degli immobili. In questo caso si ipotizza la requisizione degli alloggi, e la loro acquisizione al patrimonio pubblico“. Per De Luca la norma attaccata da Delrio ha il merito di “uscire dal paradosso di questi decenni: si grida contro l’abusivismo ma non si fa nulla di concreto”. Insomma da Napoli si apre una crepa nel Partito democratico su un tema incandescente come l’abusivismo edilizio, tornato al centro delle cronache dopo la decadenza di Angelo Cambiano da sindaco di Licata.
Il caso Sicilia e le polemiche sul M5s – Quanto è profonda quella crepa al momento non è dato sapere ma non è un caso se dai ranghi dei dem non si siano registrati attacchi nei confronti del Movimento 5 Stelle e del suo candidato governatore in Sicilia, Giancarlo Cancelleri. Il pentastellato è finito nella bufera per aver parlato di “abusivi di necessità” che non avrebbe difeso in caso di elezione. Parole che oggi vengono spiegate, in un’intervista a Repubblica, da Luigi Di Maio. “La polemica sulle parole di Cancelleri è incomprensibile. Ciò che la magistratura dice di abbattere, si butta giù. Ma Giancarlo ha anche detto che non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano con una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè piano casa e piani di zona”, dice il vicepresidente della Camera. D’altra parte quando nelle scorse ore il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha attaccato i pentastellati per il regolamento edilizio varato dal sindaco grillino di Bagheria (che ha replicato ricordando come nel suo comune si demoliscano le case dei boss mafiosi), nessuno tra le file dei dem – siciliani e non – ne ha approfittato per rilanciare la polemica. Un caso più unico che raro a Bagheria dove il primo cittadino, Patrizio Cinque, è attaccato spesso da esponenti del Pd anche a livello nazionale. Insomma il tema degli abusivi è un argomento rischioso da affrontare. Soprattutto in tempo di elezioni.
Politica
Abusivismo, De Luca provoca il governo: “Impugnano la nostra legge? Allora mandino l’esercito a demolire”
L'esecutivo ha impugnato la norma sui cosiddetti "abusi edilizi di necessità" varata dalla Campania. Uno stop rivendicato dal ministro Graziano Delrio, che ha definito quella legge come "ispirata a principi diversi da quelli dell' interesse nazionale". E al quale il governatore ha risposto dopo quattro giorni di silenzio. In Sicilia, intanto, Di Maio spiega: "Non puoi voltare le spalle a chi vive in una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere"
L’abusivismo edilizio in Campania? “Da domani mi aspetto che siano impegnati l’Esercito, il Genio Militare, i Provveditorati alle Opere Pubbliche per procedere alle immediate demolizioni“. Parola del governatore Vincenzo De Luca, che ha impiegato quattro giorni per replicare a Palazzo Chigi. L’8 agosto scorso, infatti, il governo ha impugnato la legge sui cosiddetti “abusi edilizi di necessità” varata dalla Regione Campania. Uno stop rivendicato dal ministro Graziano Delrio, che in un’intervista a Repubblica ha definito quella norma come “ispirata a principi diversi da quelli dell’ interesse nazionale”, promettendo nuove impugnazioni.
E alla fine quello che viene pubblicato sul sito della Regione Campania è un tipico comunicato in lingua deluchiana: rivendicazioni, attacchi e qualche provocazione. Solo che questa volta nel mirino del governatore del Pd è finito l’esecutivo guidato dal suo stesso partito. “In relazione al dibattito che si è aperto sul condono edilizio e sul cosiddetto abuso di necessità, trovo riferimenti ad una legge della Campania del tutto campati in aria”, attacca De Luca sottolineando che “il Governo ha impugnato tale legge non nel merito, ma sollevando un problema di competenza sulla materia, ritenuta esclusivamente statale”. A decidere su quello che è l’ennesimo conflitto tra Stato e Regioni sarà ovviamente la Corte Costituzionale. Ma nonostante l’impugnazione della legge De Luca va avanti. E attacca indirettamente le parole di Delrio. “Il Governo rivendica ed io concordo la propria competenza esclusiva in materia di condono. Mi aspetto dunque che coerentemente, da domani siano impegnati l’Esercito, il Genio Militare, i Provveditorati alle Opere Pubbliche per procedere alle immediate demolizioni”, provoca il governatore mettendo nel mirino “vent’anni di ideologismi e inconcludenze operative”.
Ovviamente il governatore difende la sua legge, che a suo dire, “non ipotizza affatto condoni, ma prevede per i Comuni la facoltà, se essi lo riterranno, di valutare l’utilità sociale degli immobili. In questo caso si ipotizza la requisizione degli alloggi, e la loro acquisizione al patrimonio pubblico“. Per De Luca la norma attaccata da Delrio ha il merito di “uscire dal paradosso di questi decenni: si grida contro l’abusivismo ma non si fa nulla di concreto”. Insomma da Napoli si apre una crepa nel Partito democratico su un tema incandescente come l’abusivismo edilizio, tornato al centro delle cronache dopo la decadenza di Angelo Cambiano da sindaco di Licata.
Il caso Sicilia e le polemiche sul M5s – Quanto è profonda quella crepa al momento non è dato sapere ma non è un caso se dai ranghi dei dem non si siano registrati attacchi nei confronti del Movimento 5 Stelle e del suo candidato governatore in Sicilia, Giancarlo Cancelleri. Il pentastellato è finito nella bufera per aver parlato di “abusivi di necessità” che non avrebbe difeso in caso di elezione. Parole che oggi vengono spiegate, in un’intervista a Repubblica, da Luigi Di Maio. “La polemica sulle parole di Cancelleri è incomprensibile. Ciò che la magistratura dice di abbattere, si butta giù. Ma Giancarlo ha anche detto che non puoi voltare le spalle a quei cittadini che oggi si ritrovano con una casa abusiva a causa di una politica che per anni non ha fatto il suo dovere, cioè piano casa e piani di zona”, dice il vicepresidente della Camera. D’altra parte quando nelle scorse ore il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, ha attaccato i pentastellati per il regolamento edilizio varato dal sindaco grillino di Bagheria (che ha replicato ricordando come nel suo comune si demoliscano le case dei boss mafiosi), nessuno tra le file dei dem – siciliani e non – ne ha approfittato per rilanciare la polemica. Un caso più unico che raro a Bagheria dove il primo cittadino, Patrizio Cinque, è attaccato spesso da esponenti del Pd anche a livello nazionale. Insomma il tema degli abusivi è un argomento rischioso da affrontare. Soprattutto in tempo di elezioni.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.