Gli applausi dei fedeli che non finiscono mai, i fischi per i militanti di Forza Nuova. Che all’uscita hanno risposto ai cori facendo il saluto romanoAlla messa di Don Massimo Biancalani, il prete dell’accoglienza finito al centro delle polemiche per aver portato in piscina un gruppo di migranti, le contestazioni sono state per gli estremisti di destra. I neo-fascisti, come da annunci, si sono presentati alla celebrazione nella chiesa di Pistoia per “vigilare sulla dottrina” e ad accoglierli sono state decine di persone. “Fascisti”, “Fuori, fuori”, le grida dalla folla.

video di Emilia Trevisani

Il prete come ogni domenica ha aspettato i fedeli sulla porta della chiesa di Vicofaro per stringere le mani dei parrocchiani. E loro hanno reagito con un lungo applauso che ha fatto commuovere Don Biancalani. Qualcuno lo ha abbracciato, altri gli hanno dato una pacca sulle spalle. Il prete ha accolto in egual modo anche gli attivisti di estrema destra, ricordandogli, come aveva già fatto ieri, di evitare manifestazioni di segno politico in chiesa: “Ragazzi, mi raccomando”, ha detto. Le telecamere, a decine presenti sul sagrato della Chiesa, non sono state autorizzate ad entrare durante la celebrazione.

Don Biancalani nel corso della messa si è scusato per il “clamore mediatico” scatenato dalla vicenda. “Don Massimo coniuga il Vangelo con la vita e la sua è una bella testimonianza perché accoglie ragazzi da altri Paesi e senza fissa dimora da anni”, ha detto Patrizio Fabbri, il vicario del vescovo inviato per celebrare messa insieme al parroco. Seduti sul lato opposto rispetto a quello degli attivisti di Forza Nuova c’erano alcuni degli stranieri, tutti di fede musulmana, che hanno ricevuto aiuto da parte del prete. Tra i presenti anche esponenti del Pd che hanno promosso un sit-in di sostegno a Biancalani. Tra loro lo stesso segretario regionale del partito Dario Parrini: “Pensavo fosse necessario fare questo sit-in e soprattutto esserci”, ha detto. Nella sua omelia, il prete ha dichiarato: “Gesù non fa l’esame del sangue e le porte della Chiesa sono sempre aperte”. Il sacerdote ha ricordato le parole del Papa, secondo cui “la Chiesa è un ospedale da campo” ed ha definito “fondamentale l’accoglienza verso i migranti: è un principio etico”. Se siamo giunti a questo punto – ha poi detto – è anche perché finora se ne è parlato poco nei luoghi di formazione, come le scuole, e spesso anche le parrocchie”. Don Biancalani ha anche definito “inaccettabili” alcuni provvedimenti del governo, aggiungendo poi: “Stanno partendo fiumi di denaro verso le coste libiche. Non penserete mica che ce li fermino gratis…”. “Faccio politica nel senso di polis – ha poi detto – perché siamo chiamati ad esprimerci sulla vita comune e quando sono in gioco diritti umani dobbiamo avere diritto di parlare”. 

I militanti di Forza Nuova sono poi usciti da una porta laterale per evitare contatti diretti con i manifestanti. Alle grida ‘Via i fascisti‘ gli esponenti del movimento di destra hanno risposto con il saluto romano, alcuni di loro dopo aver indossato guanti neri. Non ci sono stati contatti tra i due gruppi, ma c’è stato però un lancio di ortaggi, qualche pomodoro, verso i giovani di destra che si sono poi allontanati mentre le forze dell’ordine continuavano a vigilare. “Un fascista può essere tranquillamente un buon cattolico; anzi, un fascista è anche un buon cattolico”, ha detto il coordinatore regionale di Forza Nuova in Toscana, Leonardo Cabras. “Avevamo usato il termine vigilare sulla cattolicità di quanto avrebbe detto Don Biancalani. Vigilare vuol dire stare attenti, ma non c’è stato bisogno di vigilare, ha detto tutto lui: ha detto che fa della politica, che si occupa del bene della gente, senza entrare nei dettagli. Fatto sta che lui dovrebbe occuparsi del bene delle anime, e stop”.
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