di Alessandra Maino *
Nei giorni scorsi il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha promosso a gran voce le novità che dal 1° settembre 2017 riguarderanno le visite fiscali nei confronti dei dipendenti pubblici e privati assenti per malattia, al fine di garantire controlli più serrati e uniformi in entrambi i settori.
Con il decreto legislativo n. 75 del 27 maggio 2017, meglio noto come decreto Madia, è stato istituito il Polo unico Inps per il Pubblico impiego e settore privato, che conferisce all’Inps la competenza esclusiva ad effettuare le visite mediche di controllo (per brevità Vmc), oltre che nel settore privato anche su richiesta delle Pubbliche amministrazioni (datrici di lavoro). Cerchiamo allora di capire quali sono le principali novità introdotte dal decreto Madia e come cambia il sistema di visite fiscali nel nostro Paese nei confronti di dipendenti pubblici e privati.
Se sino al 31 agosto 2017 il controllo della reperibilità per malattia per i dipendenti del pubblico impiego e la verifica del loro stato di salute erano di competenza delle Asl (oggi denominate Ats), dal 1° settembre sarà il Polo unico a occuparsi in via esclusiva della gestione dei controlli medici fiscali anche nei confronti dei pubblici dipendenti.
La Vmc potrà essere richiesta dal datore di lavoro (pubblico o privato) o potrà essere effettuata anche d’ufficio dal Polo unico. Nel caso di Vmc chiesta dal datore, questi dovrà specificare se, in caso di assenza del lavoratore alla visita domiciliare, dovrà essere effettuata la visita ambulatoriale per accertare l’effettiva esistenza dello stato morboso. Al termine della visita, anche se promossa d’ufficio dall’Istituto, il datore di lavoro potrà conoscere gli esiti dei verbali in modalità telematica.
Le differenze tra i due settori permangono invece per quanto attiene le fasce di reperibilità che sono ancora oggi differenti: per i dipendenti privati le ore di reperibilità sono quattro (10-12 e 17-19), mentre per i dipendenti pubblici sono sette (9-13 e 15-18).
L’obiettivo, già preannunciato dal presidente Boeri, è quello di uniformare anche in tal senso i due settori, con l’adozione nei confronti dei dipendenti privati delle fasce di reperibilità presenti per il settore pubblico; si attendono pertanto provvedimenti a riguardo. Il datore di lavoro ha poi diritto di chiedere il controllo medico fiscale nei confronti di un dipendente sin dal primo giorno di malattia, quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.
Al fine di non incorrere in sanzioni, il dipendente pubblico che fosse costretto ad assentarsi dal proprio domicilio, ad esempio per visite specialistiche, dovrà avvisare unicamente la propria amministrazione che avrà il compito di informare l’Inps della modifica.
Vi sono poi lavoratori, sia nel settore pubblico sia in quello privato che sono esclusi dall’obbligo di reperibilità. Si fa riferimento, per quanto concerne i lavoratori del Pubblico impiego, a coloro che sono affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita o da malattie per cui è stata riconosciuta la causa di servizio, da stati patologici sottesi o connessi a una situazione di invalidità riconosciuta (come ad esempio insufficienza cardiaca, insufficienza respiratoria, malattie genetiche o mentali eccetera) o da coloro che si sono infortunati sul lavoro.
Per i dipendenti privati, invece, l’esclusione non opera nel caso di infortunio sul lavoro, né in caso di malattia professionale, mentre è prevista, come nel settore pubblico, per coloro che soffrono di patologie gravi o che sono affetti da malattie che comportano una situazione di invalidità in misura pari o superiore al 67 %.
Riconoscere all’Inps la competenza esclusiva per le visite mediche di controllo, sia dei privati sia dei pubblici, risponde all’esigenza di evitare abusi o comportamenti “opportunistici” da parte dei dipendenti, come dichiarato dal presidente Boeri. Con l’introduzione del Polo unico, nulla vieta, infatti, che un lavoratore possa essere sottoposto a due visite fiscali nell’arco della stessa giornata e soprattutto a ridosso di festività e weekend.
In questo modo si è voluto stringere il cerchio nei confronti dei “furbetti delle assenze”, ma – allo stesso modo – si dovrà pensare a forme più tutelanti per coloro che non sono in grado di riprendere la propria attività anche a causa di condotte del datore di lavoro (mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza, mobbing, eccetera). Controlli più serrati nei confronti di questi lavoratori, oltreché inutili (se la prognosi è stata confermata il giorno prima non ha senso controllare lo stato di salute anche il giorno successivo) potrebbero ledere ulteriormente la loro dignità e aggravare il loro disagio.
* Curiosa e attenta ai cambiamenti socio-economici, ho maturato la mia esperienza professionale specializzandomi nel diritto del lavoro, in collaborazione con il principale sindacato italiano. Ho scelto di dedicarmi con impegno alla tutela dei lavoratori perché, come diceva Pellizza da Volpedo, credo che per rivendicare i propri diritti sia necessaria una “lotta serena, calma e ragionata”. Originaria di Vicenza, vivo e lavoro a Milano da oltre tre anni.
Area pro labour
Giuristi per il lavoro
Lavoro & Precari - 6 Settembre 2017
Visite fiscali, come cambia il sistema per dipendenti pubblici e privati
di Alessandra Maino *
Nei giorni scorsi il presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha promosso a gran voce le novità che dal 1° settembre 2017 riguarderanno le visite fiscali nei confronti dei dipendenti pubblici e privati assenti per malattia, al fine di garantire controlli più serrati e uniformi in entrambi i settori.
Con il decreto legislativo n. 75 del 27 maggio 2017, meglio noto come decreto Madia, è stato istituito il Polo unico Inps per il Pubblico impiego e settore privato, che conferisce all’Inps la competenza esclusiva ad effettuare le visite mediche di controllo (per brevità Vmc), oltre che nel settore privato anche su richiesta delle Pubbliche amministrazioni (datrici di lavoro). Cerchiamo allora di capire quali sono le principali novità introdotte dal decreto Madia e come cambia il sistema di visite fiscali nel nostro Paese nei confronti di dipendenti pubblici e privati.
Se sino al 31 agosto 2017 il controllo della reperibilità per malattia per i dipendenti del pubblico impiego e la verifica del loro stato di salute erano di competenza delle Asl (oggi denominate Ats), dal 1° settembre sarà il Polo unico a occuparsi in via esclusiva della gestione dei controlli medici fiscali anche nei confronti dei pubblici dipendenti.
La Vmc potrà essere richiesta dal datore di lavoro (pubblico o privato) o potrà essere effettuata anche d’ufficio dal Polo unico. Nel caso di Vmc chiesta dal datore, questi dovrà specificare se, in caso di assenza del lavoratore alla visita domiciliare, dovrà essere effettuata la visita ambulatoriale per accertare l’effettiva esistenza dello stato morboso. Al termine della visita, anche se promossa d’ufficio dall’Istituto, il datore di lavoro potrà conoscere gli esiti dei verbali in modalità telematica.
Le differenze tra i due settori permangono invece per quanto attiene le fasce di reperibilità che sono ancora oggi differenti: per i dipendenti privati le ore di reperibilità sono quattro (10-12 e 17-19), mentre per i dipendenti pubblici sono sette (9-13 e 15-18).
L’obiettivo, già preannunciato dal presidente Boeri, è quello di uniformare anche in tal senso i due settori, con l’adozione nei confronti dei dipendenti privati delle fasce di reperibilità presenti per il settore pubblico; si attendono pertanto provvedimenti a riguardo. Il datore di lavoro ha poi diritto di chiedere il controllo medico fiscale nei confronti di un dipendente sin dal primo giorno di malattia, quando l’assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.
Al fine di non incorrere in sanzioni, il dipendente pubblico che fosse costretto ad assentarsi dal proprio domicilio, ad esempio per visite specialistiche, dovrà avvisare unicamente la propria amministrazione che avrà il compito di informare l’Inps della modifica.
Vi sono poi lavoratori, sia nel settore pubblico sia in quello privato che sono esclusi dall’obbligo di reperibilità. Si fa riferimento, per quanto concerne i lavoratori del Pubblico impiego, a coloro che sono affetti da patologie gravi che richiedono terapie salvavita o da malattie per cui è stata riconosciuta la causa di servizio, da stati patologici sottesi o connessi a una situazione di invalidità riconosciuta (come ad esempio insufficienza cardiaca, insufficienza respiratoria, malattie genetiche o mentali eccetera) o da coloro che si sono infortunati sul lavoro.
Per i dipendenti privati, invece, l’esclusione non opera nel caso di infortunio sul lavoro, né in caso di malattia professionale, mentre è prevista, come nel settore pubblico, per coloro che soffrono di patologie gravi o che sono affetti da malattie che comportano una situazione di invalidità in misura pari o superiore al 67 %.
Riconoscere all’Inps la competenza esclusiva per le visite mediche di controllo, sia dei privati sia dei pubblici, risponde all’esigenza di evitare abusi o comportamenti “opportunistici” da parte dei dipendenti, come dichiarato dal presidente Boeri. Con l’introduzione del Polo unico, nulla vieta, infatti, che un lavoratore possa essere sottoposto a due visite fiscali nell’arco della stessa giornata e soprattutto a ridosso di festività e weekend.
In questo modo si è voluto stringere il cerchio nei confronti dei “furbetti delle assenze”, ma – allo stesso modo – si dovrà pensare a forme più tutelanti per coloro che non sono in grado di riprendere la propria attività anche a causa di condotte del datore di lavoro (mancato rispetto delle norme in materia di sicurezza, mobbing, eccetera). Controlli più serrati nei confronti di questi lavoratori, oltreché inutili (se la prognosi è stata confermata il giorno prima non ha senso controllare lo stato di salute anche il giorno successivo) potrebbero ledere ulteriormente la loro dignità e aggravare il loro disagio.
* Curiosa e attenta ai cambiamenti socio-economici, ho maturato la mia esperienza professionale specializzandomi nel diritto del lavoro, in collaborazione con il principale sindacato italiano. Ho scelto di dedicarmi con impegno alla tutela dei lavoratori perché, come diceva Pellizza da Volpedo, credo che per rivendicare i propri diritti sia necessaria una “lotta serena, calma e ragionata”. Originaria di Vicenza, vivo e lavoro a Milano da oltre tre anni.
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Usa: “Dal 2 aprile partono dazi reciproci anche sui prodotti italiani. Terremo conto di tutti i vostri balzelli come Iva e digital tax”
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Germania, nel nuovo Bundestag non ci sono i numeri per l’ok alle spese militari? Convocato il vecchio Parlamento. Linke: ‘Che razza di democrazia è questa’
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L’Anac mette nel mirino il Ponte sullo Stretto: chiesti documenti a 3 ministeri, anche quello di Salvini
(Adnkronos) - Papa Francesco, dopo una "notte trascorsa tranquilla", stamani ha proseguito con la terapia farmacologica per curare la polmonite bilaterale e con la fisioterapia fisica come era accaduto anche nella giornata di ieri. E’ l'ultimo aggiornamento da parte di fonti vaticane, oggi 6 marzo, sulle condizioni di salute del Pontefice ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma dal 14 febbraio scorso per una polmonite bilaterale.
Presumibilmente il Pontefice sta in poltrona; non si devono immaginare lunghe camminate dati anche i noti problemi di deambulazione del Pontefice. Le stesse fonti vaticane riferiscono che Bergoglio può alimentarsi con cibo "solido, non c'è alimentazione assistita".
I medici seguono un "criterio sanitario, non temporale", sottolineano poi a proposito di un eventuale punto stampa con i medici che seguono il Papa al Gemelli, ribadendo in questo modo che non c'è nulla di calendarizzato in tal senso.
Le fonti vaticane replicano anche sul fatto che, da quando il Papa è ricoverato al Gemelli, non sono mai uscite sue foto o immagini pensando allo sciacallaggio che imperversa sui social: "Ognuno è libero di scegliere come e quando farsi vedere. Ma per alcuni nessuna foto sarebbe sufficiente".
L’ultimo bollettino medico serale di ieri spiegava che “il Santo Padre è rimasto stazionario senza presentare episodi di insufficienza respiratoria. Come programmato, durante il giorno, ha effettuato l'ossigenoterapia ad alti flussi e nella notte" come accaduto anche per le due precedenti notti scorse ed "e’ stata ripresa la ventilazione meccanica non invasiva" con la maschera.
Il Santo Padre - spiegava sempre il bollettino di mercoledì sera - "ha incrementato la fisioterapia respiratoria e quella motoria attiva. Ha trascorso la giornata in poltrona. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Siamo pronti domani mattina a parlare di educazione alla sessualità nei licei dai 14 anni in su, a parlare di incremento delle pene per chi aggredisce in base all'orientamento sessuale e di libertà educativa che vuol dire però che uno ha diritto di dire sì e di dire no e non bisogna imporre asterischi, schwa o corsi che portano confusione. Quella è ideologia". Lo ha detto Matteo Salvini presentando alla Camera il libro del deputato leghista Rossano Sasso 'Il gender esiste. Giù le mani dai nostri figli'.
"Mi piacerebbe che il Parlamento riprendesse, senza ovviamente l'ideologia alla Zan che voleva creare una grande marmellata unica, la discussione per incrementare pene e sanzioni per chi discrimina in base all'orientamento sessuale. Da senatore la voto domani mattina" e "mi piacerebbe che nelle scuole, con l'adesione delle famiglie, ci sia educazione alla sessualità, alla prevenzione, alla spiegazione dei rischi di un sesso un tanto al chilo e non protetto, di spiegare cosa è utile fare e come proteggersi. Non alle elementari: non si può parlare di profilattici, sessualità, coiti con i bambini delle elementari. È giusto alla fine del ciclo delle medie".
"Il nostro faro, come Lega, è da sempre la libertà e le libertà. Nel 2025 nessuno si può permettere di discriminare, men che meno di aggredire, qualcuno perchè omosessuale, transessuale, eterosessuale. Ognuno ha il diritto di amare e condividere la propria vita con chiunque voglia", ha detto ancora Salvini che poi ha rivendicato: "Noi sfidiamo la sinistra nell'ottica della modernità".
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - Mundys ha visto confermata la propria leadership sulla sostenibilità, rimanendo anche quest’anno in cima alla prestigiosa 'A-list' di Cdp, l’organizzazione internazionale di riferimento per la valutazione delle performance climatiche e ambientali delle aziende. Questo risultato testimonia l’impegno continuo delle società del Gruppo che contribuiscono alla realizzazione di una strategia di decarbonizzazione che include oltre 150 iniziative mirate alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla gestione dei rischi legati al cambiamento climatico. Sul piano industriale questo si traduce in investimenti nell'efficienza e nella transizione energetica delle infrastrutture, nella massiccia adozione di illuminazione a Led, nella sostituzione dei sistemi di riscaldamento e raffreddamento, l'elettrificazione delle flotte aziendali, nella realizzazione di impianti solari sulle infrastrutture gestite e l’installazione di punti di ricarica elettrica per i veicoli. Tutto questo ha permesso a Mundys di posizionarsi tra le eccellenze globali, su un totale di oltre 24.800 aziende analizzate, ottenendo il punteggio massimo 'A' su una scala che va da 'D-' a 'A'.
Il risultato ottenuto è parte di un percorso articolato che include la certificazione degli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 ricevuta da Sbti (Science Based Target Initiative), il coinvolgimento a tavoli di lavoro internazionale sul tema della decarbonizzazione del settore trasporto e l’integrazione della sostenibilità nella propria strategia di finanziamento.
Mundys è stata tra le prime società in Italia a dotarsi di un Climate Action Plan per promuovere la transizione energetica e la decarbonizzazione delle attività economiche lungo tutta la catena del valore in ambito aeroportuale, autostradale e dei servizi di mobilità, ponendosi obiettivi chiari e concreti, tra i quali l’azzeramento delle emissioni nette dirette (Scope 1 & 2) entro il 2040. Il riconoscimento arriva peraltro a seguito della recente inaugurazione da parte di Aeroporti di Roma, società controllata da Mundys, della nuova solar farm presso l’aeroporto di Fiumicino, il più grande impianto fotovoltaico in autoconsumo in uno scalo aeroportuale europeo, che rappresenta uno dei principali progetti del piano di transizione climatica del Gruppo e la dimostrazione di come questo viene concretamente e progressivamente realizzato.
Kyoto, 6 mar. (Adnkronos) - "Con il Giappone c'è "un'amicizia crescente e lo sarà sempre più nel prossimo futuro, così come ho registrato nei giorni scorsi a Tokyo. Una collaborazione preziosa anche perché basata su valori di convivenza i più sani e più responsabili che vi siano in questo momento nella comunità internazionale e in cui Giappone e Italia si trovano perfettamente d'intesa". Lo ha ribadito il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la comunità italiana a Kyoto, città nella quale il Capo dello Stato resterà oggi e domani, con impegni di carattere culturale, nell'ambito della visita ufficiale in Giappone.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Qualcuno utilizza per fini ideologici un tema delicato e personale come il fine vita. Ma il fine vita è ambito di scelta della coscienza e della famiglia, non può essere merce di scambio politica o tema di contrasto politico perché un conto è il partito, un conto è la dignità della persona, l'accompagnamento, la cura, l'affetto, la fede. Il partito si deve fermare un metro prima rispetto a una scelta fondamentale". Lo ha detto Matteo Salvini in una conferenza stampa alla Camer per presentare il libro del deputato della Lega Rossano Sasso 'Il gender esiste. Giù le mani dai nostri figli'.
Kyoto, 6 mar. (Adnkronos) - "Osaka con Expo sarà al centro del mondo come messaggio di sguardo sul futuro e sarà un'occasione particolarmente intensa di incontri, di attività". Lo ha affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, incontrando la comunità italiana a Kyoto, città nella quale il Capo dello Stato resterà oggi e domani, con impegni di carattere culturale, nell'ambito della visita ufficiale in Giappone.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Se uno dice, sei disposto a investire soldi sulle forze armate italiane per pagare meglio e di più le nostre forze dell'ordine, per avere dispositivi di sicurezza interna sempre più efficienti? Sì. Ma io il futuro di mio figlio in mano a Macron e alle sue testate nucleari non ce lo metto". Lo ha detto Matteo Salvini a margine di una conferenza stampa alla Camera.
"L'Europa è culla di civiltà, l'Europa deve mediare, deve essere un ponte. E nel momento in cui sia Trump che Zelensky dicono sediamoci, parliamo di pace, facciamo tacere i missili, garantendo una pace sicura e duratura, noi dovremmo accompagnare questo processo", ha spiegato ancora il vice premier sottolineando: "Non si può parlare di armi nucleari con seimila testate nucleari in Russia e seimila testate nucleari negli Stati Uniti.