Il Movimento 5 Stelle? Come l’Aids. È il duro attacco lanciato da Gianfranco Miccichè, storico leader di Forza Italia in Sicilia recentemente tornato commissionario del partito sull’isola dopo un lustro di ostracismo. Nel giorno in cui il candidato governatore dei pentastellati, Giancarlo Cancelleri, presenta il primo assessore della sua squadra di governo in vista delle elezioni regionali del prossimo 5 novembre, si surriscalda il clima nella campagna elettorale siciliana.
Ad infiammare la polemica è Miccichè che intervenendo a un dibattito, domenica 10 settembre, paragona gli esponenti del M5s all’Aids. “Ricordate quando anche in Italia ci fu un gran caos sessuale, in cui tutti facevano l’amore con tutti? Poi spuntò l’Aids e questa cosa si fermò, si tornò a fare l’amore solo tra marito e moglie. Per questo credo sia un bene che, in un periodo di proteste, siano spuntati i 5 Stelle. Hanno fermato un momento di degrado della politica. Ma ora basta, ora fuori dai coglioni, ora bisogna tornare a governare seriamente”, sono le parole dell’ex sottosegretario del governo Letta.
Al quale risponde lo stesso Cancelleri. “Io stigmatizzo le parole gravi, molto gravi di Miccichè che ci ha paragonati all’Aids. Sono parole molto gravi perché non puoi accomunare una malattia che sta mietendo vittime in tutto il mondo con una forza politica”, dice l’aspirante presidente dell’isola, che poi rincara la dose. “La storia di Miccichè – dice – lo rappresenta degnamente perché fa parte di quella politica del 61 a zero che si è mangiata la Sicilia e che ha già governato la nostra terra. Ha avuto anche problemi con stupefacenti vari. Lui rappresenta l’Italia che si è mangiato, perché ha governato questa terra. Quella gente lì ha cominciato a fare politica quando non ero neppure nato”.
Già in mattinata alle offese di Micciché aveva replicato il blog di Beppe Grillo. “Parliamo di una figura che deve la sua ascesa politica a Marcello Dell’Utri, il grande mediatore di Cosa Nostra condannato a 7 anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa. Parliamo di un personaggio che negli anni ’80 candidamente ammise di assumere cocaina: ‘Non sono uno spacciatore, ma solo un assuntore di cocaina‘. Di uno che, stando ad alcune informative dei carabinieri, si faceva portare la droga al ministero delle Finanze quando era viceministro”, è scritto in un post firmato Movimento 5 Stelle. “Che programma ha uno come Miccichè? – continua il post sul blog – Che idea di Paese può offrire uno che, nella posizione pubblica che rivestiva, ammetteva di assumere cocaina fin farsela portare al ministero. Che esempio può dare a un giovane, ad un figlio? E questo signore qui è uno dei tanti a sostegno di Musumeci. Anzi, è il collante che tiene insieme tutti quei dinosauri di cui sopra (Lombardo, Cuffaro, La Russa, Alfano) vicino a Musumeci! Questi personaggi – attacca il Movimento – sono un pericolo autentico per il Paese. Sono il peggio del peggio e ce li abbiamo proprio in Sicilia”.