“Perché mi attaccano? Sono vittima di odio perché donna e perché rappresento le istituzioni”. A denunciarlo è la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, a margine del G7 dell’avvocatura sull’odio in rete, organizzato al Palazzo della Cancelleria a Roma.
Già in passato la terza carica dello Stato è stata vittima di bufale e fake news diffuse sui social media sul suo conto. Una tendenza, quella degli attacchi subiti da Boldrini, cresciuta anche con recenti accuse lanciate su alcuni quotidiani: “Tutte le donne che hanno un ruolo oggi sono esposte purtroppo all’odio. Un problema serio della nostra società e non è un fenomeno tipicamente italiano, purtroppo, ma esteso. Su di me si concentra più di un fattore: sono una donna, rappresento le istituzioni in un tempo in cui c’è molta diffidenza nei loro confronti, oltre al fatto che il nostro dibattito pubblico, e politico in particolare, è andato oltre”, ha aggiunto Boldrini.
E ancora : “Oggi chi non ha idee ricorre sempre di più all’insulto. Questo denota la pochezza e l’impoverimento del nostro dibattito politico. Serve ripristinare un dibattito civile sulle idee, non sugli insulti. Io agli insulti non risponderò mai”. Allo stesso modo ha invitato le donne, principali vittime dell’hate speech in rete secondo Boldrini, a denunciare: “Non possiamo convivere con la violenza. Non è normale ricevere insulti, non bisogna cedere a questa pressione, denunciate”.
Boldrini si è scagliata anche contro quella politica che rilancia fake news e si affida all’odio come strumento politico: “Ci sono leader che si rivolgono al sessismo per danneggiare le avversarie politiche. Sono modalità miserabili, c’è chi arriva a evocare lo stupro verso le avversarie politiche. Io questo l’ho visto fare solo nei teatri di guerra con conseguenze devastanti, non in un Paese democratico. Quando si arriva a questo, significa che questi signori hanno toccato il fondo”, ha concluso.