Salute: Zendium e i batteri buoni, il dentifricio fa la rivoluzione
Giuro che il marchio Zendium non mi ha pagato per scrivere questo post. Non conosco nessuno che lavora alla Zendium, non sono neppure mosso dalla libidine di conoscere una delle fantasmagoriche informatrici sanitarie Zendium, famose nel mondo per la loro cruda avvenenza. Io sto con il dentifricio Zendium perché è la prima azienda che ha avuto il coraggio di schierarsi senza se e senza ma con i batteri eubiotici, cioè quelli che vivono in simbiosi con noi e ci difendono da quegli stronzi dei batteri patogeni, cioè cattivi, e dai virus aggressivi.
Sono anni che blatero a proposito del complotto criminale dei produttori di disinfettanti per la casa, disgraziati perché insinuano nella mente delle mamme amorevoli l’idea malata che per proteggere i pargoli sia necessario irrorare casa e vestiti di liquidi terminator assassini di batteri buoni. Da anni cito ricerche autorevoli che spiegano che i batteri che vivono nelle nostre case, nei nostri vestiti, sulla nostra pelle e dentro il nostro corpo, sono essenziali per la nostra salute. Non sono laidi sfruttatori parassiti, predatori al pari dei signori feudali. Sono invece adorabili coinquilini, che vivono grazie a noi e ci adorano in un modo totale e assoluto: per loro siamo divinità, immensi pianeti viventi e deambulanti. Non potremmo vivere senza di loro ed essi svolgono molte funzioni essenziali oltre alla eroica difesa del nostro organismo da attacchi patogeni. Ed è dimostrato che i bambini che vivono in ambienti disinfettati a morte si ammalano di più, perché privati delle difese microbiotiche eccellenti.
Aggiungo che lo scambio di batteri tra esseri umani è un altro essenziale presidio medico sanitario: darsi la mano, abbracciarsi, baciarsi sulle guance sono comportamenti sociali importantissimi e quelli che non frequentano mai teatri, autobus, cortei con urla che spargono germi, discoteche affollate e simili, e magari subito dopo aver dato la mano a qualcuno se la disinfettano con un ammazza germi, vivono in uno stato di miseria batterica grave e fisiologicamente pericolosa. E oserei dire anche in una povertà storica. Infatti, i batteri per lo più si riproducono per scissione. Cioè il batterio che ti lecca un dito oggi, uggiolando di piacere perché il tuo sudore è saporito in maniera pazzesca, è intrinsecamente la stessa identica creatura che leccava i piedi di Pitagora e l’orecchio di Leonardo. E secondo alcune scuole di microbiologia esoterica se uno viene succhiato da un batterio che ha succhiato Platone poi ne risulta più filosofico.
È l’inizio della fine degli antibatterici fondamentalisti
In effetti il fronte degli spacciatori di disinfettanti aveva subito un primo smacco già anni fa quando i produttori di yogurt decisero di lanciare l’idea che mangiare microbi facesse bene. Ma non ebbero il coraggio di parlare chiaramente di batteri, scelsero un termine infingardo: fermenti lattici vivi. Era comunque un passo in avanti: si affacciava l’idea che per digerire abbiamo bisogno di truppe esterne microbiche cooperanti e simbiotiche.
Poi è arrivato Zendium che ha investito mezzi finanziari notevoli per dire al mondo che nella nostra bocca vivono miliardi di batteri buoni, tanti quanti le stelle del cielo!
Idea superbamente intelligente associare la bontà batterica sfoderando il paragone con le stelle del cielo. Un capolavoro pubblicitario: anche perché le stelle e il cielo sono sinergicamente evocative dell’idea dell’alito profumato e dei denti splendenti. Non disse forse il Poeta: “Come stelle nel cielo infinitamente scuro i tuoi denti coronano di luce la tua bocca!”
Mi immagino la scena di quando qualche genio della Zendium ha sparato a bruciapelo: “E se provassimo a dirlo che il nostro dentifricio è migliore perché non stermina i batteri simbiotici?”
Chissà se gli hanno tirato addosso con le cannucce delle penne Bic trasformate in cerbottane da ufficio… oppure si sono limitati a pensare: “È un cretino!”. Sta di fatto che alla fine l’idea è passata. Ed è da notare che Zendium è un dentifricio danese frutto di una ricerca microbiologica sviluppata negli anni 70 ed è oggi il più venduto in Scandinavia. L’azienda sostiene che si tratta di un prodotto anallergico capace di aumentare del 60% la vitalità dei batteri simbiotici che gozzovigliano nella nostra bocca sterminando le minacce orali.
Il prodotto è distribuito dalla multinazionale Unilever, quindi non parliamo di una piccola impresa di pazzi alternativi. E questo è un segnale notevole: vuol dire che certe idee iniziano a far breccia anche nelle grandi aziende. Cioè gente che se decide di sponsorizzare i microorganismi può fare la differenza, perché ci mettono milioni di euro a pioggia.
Quanto ci metterà l’idea (il meme) del batterio buono a passare dai fermenti lattici e dall’igiene orale all’idea che sia un male sterminare i batteri che abitano pavimenti e calzini?
Speriamo si faccia alla svelta! Ne va della salute di milioni di bambini!
Concludo con un’annotazione di strategia politica: ci sono riforme che si fanno in Parlamento e riforme che si fanno provocando il cambiamento del modo di pensare, proponendo qualche cosa di nuovo. Il parto dolce non si è imposto in Italia per legge, ma grazie a un piccolo gruppo di medici (tra questi, luminosa, Barbara Grandi di Poggibonsi) che iniziarono a gestire strutture pubbliche innovative sostenuti da una microscopica frangia del movimento progressista.
E fu grazie a un’orda formata da alcune centinaia di clown dottori che portammo la comicoterapia nei reparti pediatrici degli ospedali. Se si riesce a cambiare il modo di vedere i batteri non si conquistano le aperture dei telegiornali, ma questo non vuol dire che non sarebbe un risultato formidabile per la salute delle persone e per demolire l’idea che siamo individui isolati in un mondo che ci minaccia. Capire i batteri simbiotici vuol dire comprendere che la Coop sei tu. Noi, a tutti i livelli, viviamo unicamente grazie alla cooperazione.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "L'Italia ha ribadito che continueremo a sostenere l'Ucraina anche nel documento approvato oggi alla Camera e ieri al Senato. E' un impegno che noi manteniamo, continueremo a fare la nostra parte. Noi non siamo mai stati in guerra con la Russia e non abbiamo mai autorizzato l'uso di nostre armi da parte degli ucraini in territorio russo". Lo ha detto Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Mi pare che la telefonata Trump-Putin sia un segnale positivo così come quella tra Trump e Zelensky. Noi abbiamo chiesto che l'Ucraina fosse coinvolta e questo è accaduto. Noi incoraggiamo tutte le iniziative che portano alla pace. Non è facile ma qualche speranza c'è". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di garantire la sicurezza dell'intera Unione europea. C'è bisogno di rafforzare la sicurezza europea ma questo non significa essere guerrafondai. Per garantire la pace serve un equilibrio delle forze in campo per garantire la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Stiamo lavorando in questa direzione come un buon padre di famiglia che mette le finestre blindate perchè la sua famiglia sia al sicuro". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno. "Bisogna avere il coraggio di andare avanti: l'Europa è l'unico modo per essere sicuri".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Meloni non ha attaccato Altiero Spinelli. Mi sembra una tempesta in un bicchier d'acqua. Spinelli è un personaggio illustre della storia europea, lo rispetto e la presidente Meloni non lo ha mai offeso". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Sarà una 'magia comunicativa' delle sue, come dicono in Transatlantico dalle parti della maggioranza, quella di Giorgia Meloni che con l'attacco oggi in aula al Manifesto di Ventotene ha sviato l'attenzione dalle tensioni del centrodestra. Ma lo stesso effetto, la premier lo ha provocato anche nel campo avversario: le opposizioni divise, che si sono presentate in aula con 6 risoluzioni diverse, sono tornate a parlare con una sola voce nella difesa del Manifesto antifascista di Ventotene, testo fondante dell'Unione europea, sul quale la presidente del Consiglio ha detto di non riconoscersi: "Quella non è la mia Europa".
Duro il commento di Elly Schlein: "Giorgia Meloni ha deciso in aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia". Scrive Matteo Renzi sui social. "La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare".
L'effetto delle parole della premier si è visto anche nel voto delle risoluzioni. Dopo le divisioni nel Pd sul piano ReArm Eu, composte in una lunga mediazione, si temevano comunque 'scarti' rispetto alle indicazioni di voto. Non si sono verificati. "Tutto il gruppo ha votato compatto", si fa sapere. E i tabulati lo confermano. Unica eccezione Lorenzo Guerini, che oltre alla risoluzione del Pd, ha votato a favore anche a quelle di Azione e Più Europa, meno critiche rispetto al testo dem sul piano ReArm Eu.
Nel dettaglio, il Pd ha votato ovviamente la sua risoluzione, bocciato quella della maggioranza, dato voto favorevole al punto del testo Avs in cui si dice no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contro, invece, alla richiesta sempre di Alleanza Verdi e Sinistra di interrompere l'invio di forniture militari a Kiev. Su quest'ultimo punto ci sarebbe stata qualche non partecipazione al voto tra i dem. Insomma, un risultato 'ordinato' dopo giorni di tensione nel Pd.
Altro punto che è stato rimarcato da tutte le opposizioni è stata l'assenza in aula, al momento delle dichiarazioni di voto, della premier Meloni. Dopo l'attacco al Manifesto di Ventotene, in aula si è accesa la polemica. Tra gli interventi è già virale sui social quello appassionato del dem Federico Fornaro. "Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi la presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e queste donne, altro che dileggiarli", ha gridato commuovendosi in aula.
Dopo le tensioni, il timing dell'aula è slittato di diverse ore, quando ormai Meloni era già in partenza per il Consiglio europeo a Bruxelles. Di fronte alle proteste per l'assenza della presidente del Consiglio è intervenuto in aula il sottosegretario Alfredo Mantovano: "I governo ha massimo rispetto nei confronti del Parlamento, e in particolare la presidenza del consiglio e la presidente del consiglio, che però aveva presente il programma originario dell'Aula che avrebbe concluso i lavori nel primo pomeriggio e in questo momento è già in volo per Bruxelles".
Una precisazione che non ha convinto le opposizioni. "Giorgia Meloni -attacca Elly Schlein- è fuggita di nuovo, non la vedevamo dal dicembre scorso e le volte che si è palesata in aula si contano sulle dita di una mano. Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa". E poi Giuseppe Conte: "Avete cambiato idea su Ventotene, ma sfiorate l'irriconoscenza. Presidente Meloni adesso è volata a Bruxelles, non vedeva l'ora, eppure poteva rimanere". Quindi Angelo Bonelli: "Questo è il manifesto di Ventotene, glielo avrei regalato alla presidente ma lei fugge dal dibattito parlamentare, anche perché ha un problema con la Lega".
Al netto delle posizioni diverse all'interno del campo delle opposizioni, tutti i gruppi di minoranza evidenziano di contro quelle presenti nelle maggioranza. E stamattina il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha servito un assist su questo parlando in tv. Lo rilancia Schlein: "La Lega ha sostanzialmente commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha mandato per esprimersi al Consiglio Ue". La segretaria Pd insiste nelle divisioni della maggioranza: "Nella vostra risoluzione, per non dividervi in tre posizioni diverse, avete fato sparire la difesa comune e il piano di riamo di Ursula von der Leyen, l'avete scritta con l'inchiostro simpatico. Facile far sparire le proposte divisive, ci credo che siete compatti, non avete scritto nulla".
Rimarca Maria Elena Boschi: "La Lega ha linea chiara, e l'ha detto: lei non ha mandato per andare al Consiglio Ue". E poi Riccardo Magi: "Meloni è scaltra e furba. Vuole farci parlare delle sue oscene parole e della sua esegesi sbagliata e truffaldina del Manifesto di Ventotene per nascondere che non ha una linea di politica estera e non ha una maggioranza in politica estera. Non lo dico io ma lo ha detto il capogruppo della Lega, Molinari". Ed ancora Bonelli: Meloni "oggi ha fatto scientemente quest'operazione" su Ventotene "perché Molinari lo ha detto chiaramente che non ha il mandato per dire sì a Rearm Europe". Infine Matteo Richetti di Azione: "Mentre discutevamo è uscita una dichiarazione di Molinari in cui dice che Meloni non ha il mandato per trattare: con tanti saluti per la risoluzione di maggioranza...".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato".
Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Via libera all'unanimità da parte dell'aula del Senato al progetto di legge sui viaggi nella memoria nei campi nazisti per le scuole. Approvato anche il ddl sui Nuovi giochi della Gioventù.
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Jacopo Fo
Autore, attore e scrittore
Società - 23 Settembre 2017
Salute: Zendium e i batteri buoni, il dentifricio fa la rivoluzione
Giuro che il marchio Zendium non mi ha pagato per scrivere questo post. Non conosco nessuno che lavora alla Zendium, non sono neppure mosso dalla libidine di conoscere una delle fantasmagoriche informatrici sanitarie Zendium, famose nel mondo per la loro cruda avvenenza. Io sto con il dentifricio Zendium perché è la prima azienda che ha avuto il coraggio di schierarsi senza se e senza ma con i batteri eubiotici, cioè quelli che vivono in simbiosi con noi e ci difendono da quegli stronzi dei batteri patogeni, cioè cattivi, e dai virus aggressivi.
Sono anni che blatero a proposito del complotto criminale dei produttori di disinfettanti per la casa, disgraziati perché insinuano nella mente delle mamme amorevoli l’idea malata che per proteggere i pargoli sia necessario irrorare casa e vestiti di liquidi terminator assassini di batteri buoni. Da anni cito ricerche autorevoli che spiegano che i batteri che vivono nelle nostre case, nei nostri vestiti, sulla nostra pelle e dentro il nostro corpo, sono essenziali per la nostra salute. Non sono laidi sfruttatori parassiti, predatori al pari dei signori feudali. Sono invece adorabili coinquilini, che vivono grazie a noi e ci adorano in un modo totale e assoluto: per loro siamo divinità, immensi pianeti viventi e deambulanti. Non potremmo vivere senza di loro ed essi svolgono molte funzioni essenziali oltre alla eroica difesa del nostro organismo da attacchi patogeni. Ed è dimostrato che i bambini che vivono in ambienti disinfettati a morte si ammalano di più, perché privati delle difese microbiotiche eccellenti.
Aggiungo che lo scambio di batteri tra esseri umani è un altro essenziale presidio medico sanitario: darsi la mano, abbracciarsi, baciarsi sulle guance sono comportamenti sociali importantissimi e quelli che non frequentano mai teatri, autobus, cortei con urla che spargono germi, discoteche affollate e simili, e magari subito dopo aver dato la mano a qualcuno se la disinfettano con un ammazza germi, vivono in uno stato di miseria batterica grave e fisiologicamente pericolosa. E oserei dire anche in una povertà storica. Infatti, i batteri per lo più si riproducono per scissione. Cioè il batterio che ti lecca un dito oggi, uggiolando di piacere perché il tuo sudore è saporito in maniera pazzesca, è intrinsecamente la stessa identica creatura che leccava i piedi di Pitagora e l’orecchio di Leonardo. E secondo alcune scuole di microbiologia esoterica se uno viene succhiato da un batterio che ha succhiato Platone poi ne risulta più filosofico.
È l’inizio della fine degli antibatterici fondamentalisti
In effetti il fronte degli spacciatori di disinfettanti aveva subito un primo smacco già anni fa quando i produttori di yogurt decisero di lanciare l’idea che mangiare microbi facesse bene. Ma non ebbero il coraggio di parlare chiaramente di batteri, scelsero un termine infingardo: fermenti lattici vivi. Era comunque un passo in avanti: si affacciava l’idea che per digerire abbiamo bisogno di truppe esterne microbiche cooperanti e simbiotiche.
Poi è arrivato Zendium che ha investito mezzi finanziari notevoli per dire al mondo che nella nostra bocca vivono miliardi di batteri buoni, tanti quanti le stelle del cielo!
Idea superbamente intelligente associare la bontà batterica sfoderando il paragone con le stelle del cielo. Un capolavoro pubblicitario: anche perché le stelle e il cielo sono sinergicamente evocative dell’idea dell’alito profumato e dei denti splendenti. Non disse forse il Poeta: “Come stelle nel cielo infinitamente scuro i tuoi denti coronano di luce la tua bocca!”
Mi immagino la scena di quando qualche genio della Zendium ha sparato a bruciapelo: “E se provassimo a dirlo che il nostro dentifricio è migliore perché non stermina i batteri simbiotici?”
Chissà se gli hanno tirato addosso con le cannucce delle penne Bic trasformate in cerbottane da ufficio… oppure si sono limitati a pensare: “È un cretino!”. Sta di fatto che alla fine l’idea è passata. Ed è da notare che Zendium è un dentifricio danese frutto di una ricerca microbiologica sviluppata negli anni 70 ed è oggi il più venduto in Scandinavia. L’azienda sostiene che si tratta di un prodotto anallergico capace di aumentare del 60% la vitalità dei batteri simbiotici che gozzovigliano nella nostra bocca sterminando le minacce orali.
Il prodotto è distribuito dalla multinazionale Unilever, quindi non parliamo di una piccola impresa di pazzi alternativi. E questo è un segnale notevole: vuol dire che certe idee iniziano a far breccia anche nelle grandi aziende. Cioè gente che se decide di sponsorizzare i microorganismi può fare la differenza, perché ci mettono milioni di euro a pioggia.
Quanto ci metterà l’idea (il meme) del batterio buono a passare dai fermenti lattici e dall’igiene orale all’idea che sia un male sterminare i batteri che abitano pavimenti e calzini?
Speriamo si faccia alla svelta! Ne va della salute di milioni di bambini!
Concludo con un’annotazione di strategia politica: ci sono riforme che si fanno in Parlamento e riforme che si fanno provocando il cambiamento del modo di pensare, proponendo qualche cosa di nuovo. Il parto dolce non si è imposto in Italia per legge, ma grazie a un piccolo gruppo di medici (tra questi, luminosa, Barbara Grandi di Poggibonsi) che iniziarono a gestire strutture pubbliche innovative sostenuti da una microscopica frangia del movimento progressista.
E fu grazie a un’orda formata da alcune centinaia di clown dottori che portammo la comicoterapia nei reparti pediatrici degli ospedali. Se si riesce a cambiare il modo di vedere i batteri non si conquistano le aperture dei telegiornali, ma questo non vuol dire che non sarebbe un risultato formidabile per la salute delle persone e per demolire l’idea che siamo individui isolati in un mondo che ci minaccia. Capire i batteri simbiotici vuol dire comprendere che la Coop sei tu. Noi, a tutti i livelli, viviamo unicamente grazie alla cooperazione.
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Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
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Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "L'Italia ha ribadito che continueremo a sostenere l'Ucraina anche nel documento approvato oggi alla Camera e ieri al Senato. E' un impegno che noi manteniamo, continueremo a fare la nostra parte. Noi non siamo mai stati in guerra con la Russia e non abbiamo mai autorizzato l'uso di nostre armi da parte degli ucraini in territorio russo". Lo ha detto Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Mi pare che la telefonata Trump-Putin sia un segnale positivo così come quella tra Trump e Zelensky. Noi abbiamo chiesto che l'Ucraina fosse coinvolta e questo è accaduto. Noi incoraggiamo tutte le iniziative che portano alla pace. Non è facile ma qualche speranza c'è". Lo ha detto il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Si tratta di garantire la sicurezza dell'intera Unione europea. C'è bisogno di rafforzare la sicurezza europea ma questo non significa essere guerrafondai. Per garantire la pace serve un equilibrio delle forze in campo per garantire la sicurezza dell'Europa e dell'Italia. Stiamo lavorando in questa direzione come un buon padre di famiglia che mette le finestre blindate perchè la sua famiglia sia al sicuro". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno. "Bisogna avere il coraggio di andare avanti: l'Europa è l'unico modo per essere sicuri".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "Meloni non ha attaccato Altiero Spinelli. Mi sembra una tempesta in un bicchier d'acqua. Spinelli è un personaggio illustre della storia europea, lo rispetto e la presidente Meloni non lo ha mai offeso". Lo dice il vicepremier Antonio Tajani a 5 Minuti su Raiuno.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Sarà una 'magia comunicativa' delle sue, come dicono in Transatlantico dalle parti della maggioranza, quella di Giorgia Meloni che con l'attacco oggi in aula al Manifesto di Ventotene ha sviato l'attenzione dalle tensioni del centrodestra. Ma lo stesso effetto, la premier lo ha provocato anche nel campo avversario: le opposizioni divise, che si sono presentate in aula con 6 risoluzioni diverse, sono tornate a parlare con una sola voce nella difesa del Manifesto antifascista di Ventotene, testo fondante dell'Unione europea, sul quale la presidente del Consiglio ha detto di non riconoscersi: "Quella non è la mia Europa".
Duro il commento di Elly Schlein: "Giorgia Meloni ha deciso in aula di nascondere le divisioni del suo governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo tentativi di riscrivere la storia". Scrive Matteo Renzi sui social. "La Meloni non ama Ventotene perché la storia di Ventotene dice il contrario della storia di Giorgia Meloni. Le prossime elezioni saranno un referendum tra chi crede nelle idee di Ventotene e tra chi crede in Giorgia Meloni. Noi non abbiamo dubbi su da che parte stare".
L'effetto delle parole della premier si è visto anche nel voto delle risoluzioni. Dopo le divisioni nel Pd sul piano ReArm Eu, composte in una lunga mediazione, si temevano comunque 'scarti' rispetto alle indicazioni di voto. Non si sono verificati. "Tutto il gruppo ha votato compatto", si fa sapere. E i tabulati lo confermano. Unica eccezione Lorenzo Guerini, che oltre alla risoluzione del Pd, ha votato a favore anche a quelle di Azione e Più Europa, meno critiche rispetto al testo dem sul piano ReArm Eu.
Nel dettaglio, il Pd ha votato ovviamente la sua risoluzione, bocciato quella della maggioranza, dato voto favorevole al punto del testo Avs in cui si dice no all'espulsione dei palestinesi da Gaza e contro, invece, alla richiesta sempre di Alleanza Verdi e Sinistra di interrompere l'invio di forniture militari a Kiev. Su quest'ultimo punto ci sarebbe stata qualche non partecipazione al voto tra i dem. Insomma, un risultato 'ordinato' dopo giorni di tensione nel Pd.
Altro punto che è stato rimarcato da tutte le opposizioni è stata l'assenza in aula, al momento delle dichiarazioni di voto, della premier Meloni. Dopo l'attacco al Manifesto di Ventotene, in aula si è accesa la polemica. Tra gli interventi è già virale sui social quello appassionato del dem Federico Fornaro. "Non è accettabile fare la caricatura di quegli uomini, lei presidente Meloni siede in questo Parlamento anche grazie a loro, questo è un luogo sacro della democrazia e noi siamo qua grazie a quei visionari di Ventotene che erano confinati politici. Si inginocchi la presidente del Consiglio di fronte a questi uomini e queste donne, altro che dileggiarli", ha gridato commuovendosi in aula.
Dopo le tensioni, il timing dell'aula è slittato di diverse ore, quando ormai Meloni era già in partenza per il Consiglio europeo a Bruxelles. Di fronte alle proteste per l'assenza della presidente del Consiglio è intervenuto in aula il sottosegretario Alfredo Mantovano: "I governo ha massimo rispetto nei confronti del Parlamento, e in particolare la presidenza del consiglio e la presidente del consiglio, che però aveva presente il programma originario dell'Aula che avrebbe concluso i lavori nel primo pomeriggio e in questo momento è già in volo per Bruxelles".
Una precisazione che non ha convinto le opposizioni. "Giorgia Meloni -attacca Elly Schlein- è fuggita di nuovo, non la vedevamo dal dicembre scorso e le volte che si è palesata in aula si contano sulle dita di una mano. Si è chiusa per mesi nel silenzio imbarazzato di chi non sa cosa dire o non vuole dire cosa pensa". E poi Giuseppe Conte: "Avete cambiato idea su Ventotene, ma sfiorate l'irriconoscenza. Presidente Meloni adesso è volata a Bruxelles, non vedeva l'ora, eppure poteva rimanere". Quindi Angelo Bonelli: "Questo è il manifesto di Ventotene, glielo avrei regalato alla presidente ma lei fugge dal dibattito parlamentare, anche perché ha un problema con la Lega".
Al netto delle posizioni diverse all'interno del campo delle opposizioni, tutti i gruppi di minoranza evidenziano di contro quelle presenti nelle maggioranza. E stamattina il capogruppo leghista Riccardo Molinari ha servito un assist su questo parlando in tv. Lo rilancia Schlein: "La Lega ha sostanzialmente commissariato la presidente Meloni dicendo che non ha mandato per esprimersi al Consiglio Ue". La segretaria Pd insiste nelle divisioni della maggioranza: "Nella vostra risoluzione, per non dividervi in tre posizioni diverse, avete fato sparire la difesa comune e il piano di riamo di Ursula von der Leyen, l'avete scritta con l'inchiostro simpatico. Facile far sparire le proposte divisive, ci credo che siete compatti, non avete scritto nulla".
Rimarca Maria Elena Boschi: "La Lega ha linea chiara, e l'ha detto: lei non ha mandato per andare al Consiglio Ue". E poi Riccardo Magi: "Meloni è scaltra e furba. Vuole farci parlare delle sue oscene parole e della sua esegesi sbagliata e truffaldina del Manifesto di Ventotene per nascondere che non ha una linea di politica estera e non ha una maggioranza in politica estera. Non lo dico io ma lo ha detto il capogruppo della Lega, Molinari". Ed ancora Bonelli: Meloni "oggi ha fatto scientemente quest'operazione" su Ventotene "perché Molinari lo ha detto chiaramente che non ha il mandato per dire sì a Rearm Europe". Infine Matteo Richetti di Azione: "Mentre discutevamo è uscita una dichiarazione di Molinari in cui dice che Meloni non ha il mandato per trattare: con tanti saluti per la risoluzione di maggioranza...".
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - "È grave che Rai News abbia censurato l’ultima parte del discorso della segretaria Schlein. Dallo sfiduciato Petrecca, un ultimo colpo di coda a sostegno della propaganda di governo, forse come ringraziamento per il passaggio di sede." Così i componenti democratici del gruppo PD in Commissione di vigilanza Rai, che hanno deciso di riportare integralmente la parte del discorso "censurato".
Eccola: “La Presidente Meloni non solo non ha il coraggio di difendere i valori su cui l’Unione s’è fondata dagli attacchi di Trump e di Musk, ma ha deciso qui di nascondere le divisioni del governo oltraggiando la memoria europea. Noi non accettiamo i vostri tentativi di riscrivere la storia. Lei in quest’aula ha oltraggiato la memoria del manifesto di Ventotene, riconosciuto da tutti come la base su cui si è fondata l’Unione europea, perché scritto da giovani mandati al confino dai fascisti che non risposero all’odio e alla privazione di libertà con altro odio, ma con una visione di Europa federale che superasse i nazionalismi che nel nostro continente hanno prodotto soltanto guerre, anche oggi. Non si permetta mai più di oltraggiare la memoria di Altiero Spinelli, Ursula Hirschmann, Ernesto e Ada Rossi, Eugenio Colorni, se siamo qui a discutere in un Parlamento democratico è grazie a persone come loro. Lei dice che quell’Europa non è la sua. E allora le chiedo se la sua Italia è quella della Costituzione perché sono gli stessi antifascisti che l’hanno scritta. E stiamo ancora aspettando che si dichiari antifascista pure lei”.
Roma, 19 mar. (Adnkronos) - Via libera all'unanimità da parte dell'aula del Senato al progetto di legge sui viaggi nella memoria nei campi nazisti per le scuole. Approvato anche il ddl sui Nuovi giochi della Gioventù.