Angela Merkel vince ma si ferma al 33%. L’estrema destra di Alternativ für Deutschland entra in Parlamento. Il partito socialdemocratico si chiama fuori dalla Grosse Koalition. Sono le principali conseguenze dei risultati parziali delle elezioni in Germania. L’AfD, il partito dell’ultradestra, arriva al 13%, triplicando il risultato del 2013, ed è la terza forza politica del Paese. La cancelliera si conferma vincitrice ma perde più di otto punti percentuali rispetto alle precedenti elezioni. E perde il suo alleato storico: lo stesso Martin Schulz, leader della Spd, ha infatti annunciato che “andremo all’opposizione”. I socialdemocratici rimangono sotto il 21%. Un risultato che, se confermato, sarebbe il peggiore della storia del partito nel dopoguerra. L’alternativa per la Cdu della Merkel sarà la coalizione Giamaica: un’alleanza con i liberali e i Verdi. Ma la stessa cancelliera sa che è una via tutta in salita, e in un dibattito tv ha fatto appello a Schulz affinché cambi idea. In ballo c’è la governabilità del Paese.
L’Fdp (liberali), festeggia intanto il suo ritorno in Parlamento dopo quattro anni. I risultati parziali danno il partito di Christian Lindner di poco sopra il 10%. I Verdi si fermano invece intorno al 9%. Le proiezioni nel Bundestag dicono che hanno i numeri per formare un governo con la Cdu. E se la Spd fa un passo indietro, la ‘Giamaica’ (coalizione che prende il nome dai colori dei tre partiti: Cdu, Verdi e liberali) fa un passo avanti. Dopo la diffusione dei primi dati, il numero due dei liberali, Wolfgang Kubicki, ha fatto sapere di essere pronto a entrare al governo. Dal canto suo, il leader parlamentare dei Verdi, Anton Hofreiter, ha detto che il suo partito è aperto a una “discussione molto seria” con le altre formazioni democratiche.
Merkel: “Nuove priorità immigrazione e sicurezza” – “Vogliamo riconquistare gli elettori dell’estrema destra”, ha detto Merkel nel suo discorso post-voto. “Vogliamo risolvere i loro problemi e le loro paure, soprattutto con una buona politica”, ha aggiunto la leader della Cdu. Tra le priorità della sua nuova agenda ha indicato la “lotta contro l’immigrazione illegale e l’analisi alle origini di questo fenomeno”. “Anche la sicurezza interna è importante”, ha proseguito, preparando già un riposizionamento del suo partito verso destra. Parole che rendono più complessa una possibile alleanze con i Verdi, ma aprono a una convergenza con i Liberali. Il ritorno della Fdp nel Bundestag è soprattutto opera di Christian Lindner, il suo 38enne leader. Alla Bild ha dichiarato recentemente che tutti i rifugiati dovrebbero essere rispediti a casa loro una volta che nei rispettivi paesi sarà tornata la pace. E ha promosso l’Europa a due velocità proposta proprio dalla cancelliera Merkel.
La cancelliera fa appello a Schulz – La stessa Merkel però ha fatto appello al “senso di responsabilità” di Schulz per il Paese, che vive in “tempi tempestosi” e “difficili”, sollecitando il partito socialdemocratico a prendere in considerazione ancora una Grosse Koalition. “Naturalmente è anche compito della Cdu avvicinarsi agli altri partiti. Ho sentito che la Spd non è a disposizione, ma si potrà discuterne di nuovo domani“, ha aggiunto la cancelliera in un dibattito tv al quale erano presenti anche il leader della Spd Schulz e quello della Fdp Lindner. Diversamente resterebbe solo l’opzione della coalizione Giamaica, ipotesi che Verdi e Fdp non escludono, ma che va vagliata “sui contenuti”. “In questo momento lei è la più grande perdente“. È quanto ha detto invece Schulz rivolgendosi a Merkel durante il dibattito. “Io credo che abbia condotto una campagna elettorale scandalosa – ha aggiunto – credo che abbia una responsabilità enorme” nella crescita dall’Afd. Parole che, commentano i media tedeschi, chiudono a una possibile coalizione.
Festeggia l’ultradestra – “Siamo il terzo partito più forte, daremo la caccia alla Merkel”, è il primo commento di Alexander Gauland, candidato dell’Afd. “Ci riprenderemo la nostra terra e la nostra gente“, ha aggiunto. “Ce l’abbiamo fatta, siamo nel Bundestag e cambieremo questo Paese”, ha annunciato. Se i dati saranno confermati, l’Afd potrebbe ottenere quasi 90 dei 630 seggi del Parlamento tedesco. “Faremo un’opposizione costruttiva”, ha detto la numero due dei populisti Alice Weidel, commentando il risultato elettorale. Tra i primi atti parlamentari – ha annunciato – l’istituzione di una commissione d’inchiesta per indagare sulle violazioni che sarebbero state commesse nella gestione della crisi dei migranti. Secondo Weidel, la cancelliera dovrebbe essere citata in giudizio per aver allentato le regole sull’asilo, aprendo la porta negli anni e nei mesi scorsi a decine di migliaia di profughi.
Schulz: “Finisce la Grosse Koalition” – “L’Afd in Parlamento può essere minacciosa e può costituire un pericolo“. Schulz vuole rimanere leader dell’Spd, nonostante la storica sconfitta di oggi: “Non possiamo avere un partito di estrema destra che guida l’opposizione in Germania, quindi ci andremo noi”, ha annunciato nel suo discorso alla Willy Brandt Haus. Il candidato dei socialdemocratici infatti si chiama fuori da una possibile coalizione con la cancelliera Merkel: “Finisce qui il nostro comune lavoro con la Cdu e la Csu”, ha annunciato. “Chiaramente non ce l’abbiamo fatta, non siamo riusciti a mantenere la nostra base. Dobbiamo prenderci la nostra responsabilità, per esempio fare di più per donne e pensionati, questo è sempre stato nostro punto di forza, quello che vogliamo raggiungere”, ha proseguito Schulz.
Quarto mandato per la cancelliera – “Speravamo in un risultato un po’ migliore“. E’ stata la prima reazione della cancelliera tedesca Angela Merkel all’esito del voto. La cancelliera si prepara però per il suo quarto mandato: la leader europea che è al governo da più tempo, così, si unirà al suo mentore Helmut Kohl, che riunificò la Germania, e a Konrad Adenauer, che guidò la rinascita tedesca dopo la Seconda guerra mondiale, unici nella lista dei cancellieri del dopoguerra ad avere vinto quattro elezioni nazionali.