Come da attese, slitta l’esame del ddl Falanga sull’abusivismo edilizio previsto all’ordine del giorno dell’aula della Camera in questa settimana. Il provvedimento sarà in assemblea a partire dal 17 ottobre, nella stessa settimana in cui è previsto anche l’esame del ddl sulla Cannabis terapeutica. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, mentre fuori dal Parlamento i Verdi protestavano con un flash-mob chiedendo l’archiviazione definitiva del testo che fissa un ordine di priorità per le demolizioni mettendo all’ultimo posto quelle stabilmente abitate, i cosiddetti “abusi di necessità“, e al primo (dopo le modifiche fatte nel precedente passaggio alla Camera) quelli “di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico ovvero a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico”. Sinistra italiana e Mdp si sono opposti all’approvazione, parlando del rischio di un “condono permanente”, e ora la maggioranza ha deciso di rinviare il problema.
Per il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, il rinvio “è assolutamente un errore” perché “è necessario fermare definitivamente una legge che potrebbe fermare le demolizioni anche nelle aree vincolate, premiando i furbi tipo quelli che hanno edificato le ville con piscina sul mare a Bagheria”. “Ora è necessario”, prosegue Bonelli, “innanzitutto eliminare definitivamente dall’ordine dei lavori questo infausto DDL e poi serve un vero provvedimento contro l’abusivismo che levi il potere delle demolizioni ai comuni e li assegni alle Prefetture, per cominciare a demolire le ville al mare abusive e gli edifici in zone a vincolo idrogeologico. Infine è necessario rendere più veloce e dura la repressione dell’abusivismo. Noi Verdi continueremo a vigilare e il 17 ottobre organizzeremo un’ulteriore mobilitazione davanti a Montecitorio”.
“Qualcuno sostiene in maniera bugiarda ed ipocrita”, ha aggiunto Bonelli “che il decreto consente di abbattere gli ecomostri, quando invece nell’articolo 1 comma 6 bis prevede che gli uffici giudiziari possono demolire solo gli edifici in costruzione o in ultimazione, ma comunque non stabilmente abitate solo alla data di sentenza di primo grado, legando di fatto le mani ai magistrati. Con i ritmi della giustizia italiana non solo sarà edificata la villa o la palazzina, ma si farà in tempo a realizzare interi quartieri abusivi”. “In realtà – spiega Bonelli – si tratta di un’istigazione a far sì che l’abusivismo edilizio vada avanti in questo paese perché non c’è un limite di tempo, come avverrebbe per un condono edilizio”. “Gli effetti di questa legge, se approvata – ha proseguito l’ecologista – si potranno applicare anche in futuro da chi volesse realizzare abitazioni in zona di inedificabilità assoluta. Facciamo un esempio: a Bagheria ci sono ville con piscina con tanto di attracco privato al mare in zone vincolate e quindi non si tratta di abuso di necessità”.
Politica
Abusi edilizi, slitta di due settimane il voto sul ddl Falanga con i criteri per le demolizioni. Verdi: “Va fermato”
La maggioranza rinvia l'esame del testo a cui si sono opposti Sinistra italiana e Mdp. Flash-mob dei Verdi davanti a Montecitorio per chiedere "l'archiviazione definitiva". Bonelli: "Prevede che gli uffici giudiziari possono demolire solo gli edifici in costruzione o in ultimazione, ma non stabilmente abitati solo alla data di sentenza di primo grado, legando di fatto le mani ai magistrati"
Come da attese, slitta l’esame del ddl Falanga sull’abusivismo edilizio previsto all’ordine del giorno dell’aula della Camera in questa settimana. Il provvedimento sarà in assemblea a partire dal 17 ottobre, nella stessa settimana in cui è previsto anche l’esame del ddl sulla Cannabis terapeutica. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Montecitorio, mentre fuori dal Parlamento i Verdi protestavano con un flash-mob chiedendo l’archiviazione definitiva del testo che fissa un ordine di priorità per le demolizioni mettendo all’ultimo posto quelle stabilmente abitate, i cosiddetti “abusi di necessità“, e al primo (dopo le modifiche fatte nel precedente passaggio alla Camera) quelli “di rilevante impatto ambientale o costruiti su area demaniale o in zona soggetta a vincolo ambientale e paesaggistico ovvero a vincolo idrogeologico o a vincolo archeologico”. Sinistra italiana e Mdp si sono opposti all’approvazione, parlando del rischio di un “condono permanente”, e ora la maggioranza ha deciso di rinviare il problema.
Per il coordinatore nazionale dei Verdi Angelo Bonelli, il rinvio “è assolutamente un errore” perché “è necessario fermare definitivamente una legge che potrebbe fermare le demolizioni anche nelle aree vincolate, premiando i furbi tipo quelli che hanno edificato le ville con piscina sul mare a Bagheria”. “Ora è necessario”, prosegue Bonelli, “innanzitutto eliminare definitivamente dall’ordine dei lavori questo infausto DDL e poi serve un vero provvedimento contro l’abusivismo che levi il potere delle demolizioni ai comuni e li assegni alle Prefetture, per cominciare a demolire le ville al mare abusive e gli edifici in zone a vincolo idrogeologico. Infine è necessario rendere più veloce e dura la repressione dell’abusivismo. Noi Verdi continueremo a vigilare e il 17 ottobre organizzeremo un’ulteriore mobilitazione davanti a Montecitorio”.
“Qualcuno sostiene in maniera bugiarda ed ipocrita”, ha aggiunto Bonelli “che il decreto consente di abbattere gli ecomostri, quando invece nell’articolo 1 comma 6 bis prevede che gli uffici giudiziari possono demolire solo gli edifici in costruzione o in ultimazione, ma comunque non stabilmente abitate solo alla data di sentenza di primo grado, legando di fatto le mani ai magistrati. Con i ritmi della giustizia italiana non solo sarà edificata la villa o la palazzina, ma si farà in tempo a realizzare interi quartieri abusivi”. “In realtà – spiega Bonelli – si tratta di un’istigazione a far sì che l’abusivismo edilizio vada avanti in questo paese perché non c’è un limite di tempo, come avverrebbe per un condono edilizio”. “Gli effetti di questa legge, se approvata – ha proseguito l’ecologista – si potranno applicare anche in futuro da chi volesse realizzare abitazioni in zona di inedificabilità assoluta. Facciamo un esempio: a Bagheria ci sono ville con piscina con tanto di attracco privato al mare in zone vincolate e quindi non si tratta di abuso di necessità”.
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Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi americani in Yemen sono "un avvertimento per gli Houthi e per tutti i terroristi". Lo ha detto a Fox News il vice inviato degli Stati Uniti per il Medio Oriente, Morgan Ortagus, sottolineando che "questa non è l'amministrazione Biden. Se colpisci gli Stati Uniti, il presidente Trump risponderà. Il presidente Trump sta ripristinando la leadership e la deterrenza americana in Medio Oriente".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Steve Witkoff, ha definito "inaccettabili" le ultime richieste di Hamas in merito al cessate il fuoco a Gaza. Riferendosi alla conferenza del Cairo di inizio mese, l'inviato statunitense per il Medio Oriente ha detto alla Cnn di aver "trascorso quasi sette ore e mezza al summit arabo, dove abbiamo avuto conversazioni davvero positive, che descriverei come un punto di svolta, se non fosse stato per la risposta di Hamas".
Hamas avrebbe insistito affinché i negoziati per un cessate il fuoco permanente iniziassero lo stesso giorno del prossimo rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi. Secondo Al Jazeera, Hamas ha anche chiesto che, una volta approvato l'accordo, i valichi di frontiera verso Gaza venissero aperti, consentendo l'ingresso degli aiuti umanitari prima del rilascio di Edan Alexander e dei corpi di quattro ostaggi. Inoltre, il gruppo ha chiesto la rimozione dei posti di blocco lungo il corridoio di Netzarim e l'ingresso senza restrizioni per i residenti di Gaza che tornano dall'estero attraverso il valico di Rafah.
"Abbiamo trascorso parecchio tempo a parlare di una proposta di ponte che avrebbe visto il rilascio di cinque ostaggi vivi, tra cui Edan Alexander, e anche, tra l'altro, il rilascio di un numero considerevole di prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane", ha detto Witkoff. "Pensavo che la proposta fosse convincente: gli israeliani ne erano stati informati e avvisati in anticipo". "C'è un'opportunità per Hamas, ma si sta esaurendo rapidamente", ha continuato Witkoff. " Con quello che è successo ieri con gli Houthi, ciò che è successo con il nostro ordine di attacco, incoraggerei Hamas a diventare molto più ragionevole di quanto non sia stato finora".
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha scoperto un nascondiglio di armi nel campo profughi di Nur Shams, fuori Tulkarem, nella Cisgiordania settentrionale. Lo ha reso noto l'Idf, precisando che sono state rinvenute diverse borse contenenti armi, una delle quali conteneva anche un giubbotto con la scritta 'Unrwa'. Le armi confiscate sono state consegnate alle forze di sicurezza per ulteriori indagini.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.