Il sistema del “magna”. È così che il gip di Brindisi, Paola Liaci, definisce il meccanismo illecito del dare e avere scoperto dai carabinieri di San Vito dei Normanni (Brindisi). Un giro di assunzioni e di tangenti dagli importi variabili nel settore degli appalti per i rifiuti urbani e un sistema che prevedeva anche il finanziamento illecito di liste civiche per le elezioni comunali a Torchiarolo e Villa Castelli. Dodici le misure cautelari. Tra le persone ai domiciliari, anche i sindaci dei due comuni, Nicola Serinelli, e Vitantonio Caliandro, entrambi di 66 anni, e di due vicesindaci, uno di Poggiorsini (Bari), Giovanbattista Selvaggi, di 56 anni, e l’altro di Torchiarolo, Maurizio Nicolardi, di 51 anni, tutti e quattro eletti dopo essersi presentati in liste civiche. “Il comportamento degli indagati – pubblici ufficiali e imprenditori – non appare assolutamente occasionale ma al contrario pare elevarsi a un vero e proprio sistema nel quale ‘il magna’ (vale a dire la tangente) rappresenta un aspetto essenziale”.
Nel provvedimento del gip Paola Liaci sono contestati reati di associazione per delinquere, corruzione, truffa, finanziamento illecito dei partiti, falsa testimonianza e anche favoreggiamento della prostituzione. Secondo quanto accertato, gli imprenditori della azienda su cui si sono concentrate le indagini, la ‘Rete Servizi Srl’, una società che si occupa di raccolta dei rifiuti solidi urbani e che ha sede a Carovigno (Brindisi), avrebbero versato somme in denaro e garantito assunzioni di persone vicine ai politici in cambio di favori nell’assegnazione degli appalti. Sullo sfondo anche l’impiego, da parte di uno degli imprenditori coinvolti, di una escort che sarebbe stata ospitata in un albergo del Brindisino e che sarebbe stata messa a disposizione di un consulente tecnico di diversi Comuni. Le indagini si sono occupate anche dell’iter per la realizzazione di un impianto di compostaggio che non è poi stato portato a termine.
Le indagini dei carabinieri di San Vito dei Normanni sono proseguite per quasi tre anni, dal novembre 2014 ad oggi. Gli indagati sono accusati di aver favorito una società di Carovigno (Brindisi) per la raccolta di rifiuti solidi e urbani, “attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della pubblica amministrazione”. Il “buon esito dei patti corruttivi” veniva garantito anche dai soldi fatti finire nelle casse dei partiti politici, da truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché dal favoreggiamento della prostituzione. Sono questi gli altri reati emersi durante le indagini, oltre a quello di falso e altri delitti minori.
Secondo il gip l’indagine “ha disvelato l’esistenza e l’operatività di una pericolosa associazione per delinquere ben strutturata e non solo radicata sul territorio ma dotata di una vis espansiva tale da abbracciare numerose altre province della Regione… finalizzata a commettere una serie indeterminata di reati…”
Giustizia & Impunità
Brindisi, tangenti ed escort in cambio di appalti: 12 arresti, anche due sindaci. Il gip: “Il magna come sistema”
Le indagini dei carabinieri di San Vito dei Normanni sono durate quasi tre anni. Obiettivo quello di smantellare un'associazione a delinquere finalizzata a compiere reati contro la pubblica amministrazione. Gli indagati, politici ed amministratori comunali, sono accusati di aver favorito una società di Carovigno (Brindisi) per la raccolta di rifiuti solidi e urbani in cambio di soldi e favori
Il sistema del “magna”. È così che il gip di Brindisi, Paola Liaci, definisce il meccanismo illecito del dare e avere scoperto dai carabinieri di San Vito dei Normanni (Brindisi). Un giro di assunzioni e di tangenti dagli importi variabili nel settore degli appalti per i rifiuti urbani e un sistema che prevedeva anche il finanziamento illecito di liste civiche per le elezioni comunali a Torchiarolo e Villa Castelli. Dodici le misure cautelari. Tra le persone ai domiciliari, anche i sindaci dei due comuni, Nicola Serinelli, e Vitantonio Caliandro, entrambi di 66 anni, e di due vicesindaci, uno di Poggiorsini (Bari), Giovanbattista Selvaggi, di 56 anni, e l’altro di Torchiarolo, Maurizio Nicolardi, di 51 anni, tutti e quattro eletti dopo essersi presentati in liste civiche. “Il comportamento degli indagati – pubblici ufficiali e imprenditori – non appare assolutamente occasionale ma al contrario pare elevarsi a un vero e proprio sistema nel quale ‘il magna’ (vale a dire la tangente) rappresenta un aspetto essenziale”.
Nel provvedimento del gip Paola Liaci sono contestati reati di associazione per delinquere, corruzione, truffa, finanziamento illecito dei partiti, falsa testimonianza e anche favoreggiamento della prostituzione. Secondo quanto accertato, gli imprenditori della azienda su cui si sono concentrate le indagini, la ‘Rete Servizi Srl’, una società che si occupa di raccolta dei rifiuti solidi urbani e che ha sede a Carovigno (Brindisi), avrebbero versato somme in denaro e garantito assunzioni di persone vicine ai politici in cambio di favori nell’assegnazione degli appalti. Sullo sfondo anche l’impiego, da parte di uno degli imprenditori coinvolti, di una escort che sarebbe stata ospitata in un albergo del Brindisino e che sarebbe stata messa a disposizione di un consulente tecnico di diversi Comuni. Le indagini si sono occupate anche dell’iter per la realizzazione di un impianto di compostaggio che non è poi stato portato a termine.
Le indagini dei carabinieri di San Vito dei Normanni sono proseguite per quasi tre anni, dal novembre 2014 ad oggi. Gli indagati sono accusati di aver favorito una società di Carovigno (Brindisi) per la raccolta di rifiuti solidi e urbani, “attraverso reiterate violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato della pubblica amministrazione”. Il “buon esito dei patti corruttivi” veniva garantito anche dai soldi fatti finire nelle casse dei partiti politici, da truffe aggravate per il conseguimento di erogazioni pubbliche, nonché dal favoreggiamento della prostituzione. Sono questi gli altri reati emersi durante le indagini, oltre a quello di falso e altri delitti minori.
Secondo il gip l’indagine “ha disvelato l’esistenza e l’operatività di una pericolosa associazione per delinquere ben strutturata e non solo radicata sul territorio ma dotata di una vis espansiva tale da abbracciare numerose altre province della Regione… finalizzata a commettere una serie indeterminata di reati…”
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) - “Per la difesa europea servono investimenti comuni in sicurezza, una sola politica estera, economia forte e società coesa, serve un vero salto di qualità verso gli Stati Uniti d’Europa. Di fronte alle minacce che si profilano bisogna sostenere le nostre capacità di difesa nel modo più credibile, senza frammentare le spese tra gli Stati e neanche dando ancora soldi all’America come vorrebbe Trump. Il punto di vista portato dalla segretaria Schlein al vertice del Pse è stato ascoltato ed è positivo l’accordo dei socialisti europei sui fondi di coesione. Il Pd indica una strada di fermezza, consapevolezza e responsabilità sociale, senza farsi distrarre da alcun richiamo”. Lo dichiara Debora Serracchiani, componente della segreteria nazionale del Partito democratico.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Decidere maggiori investimenti per rendere più sicuro e protetto il nostro continente è una scelta non più rinviabile. La difesa europea è un pilastro fondamentale della nostra autonomia strategica. Non possiamo avere tentennamenti su questo obiettivo. La discussione non è sul se, ma sul come arrivarci". Così Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama.
"In questi giorni i nostri a Bruxelles stanno facendo un lavoro prezioso per evitare che si utilizzino i fondi di coesione per finanziare spese militari e per incentivare, attraverso gli strumenti europei vecchi e nuovi, le collaborazioni industriali e gli acquisti comuni fra Paesi Europei, l’interoperabilità dei sistemi e i programmi sugli abilitanti strategici (spazio, cyber, difesa aerea, trasporto strategico). In questo quadro, va salutato positivamente che dopo il Next Generation si consolidi l’idea di emettere debito comune per finanziare un bene pubblico europeo come la difesa".
"Anche perché sarà per noi meno complicato continuare la nostra battaglia per estenderlo agli altri pilastri dell’autonomia strategica, a partire dalle politiche per accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un passo importante quindi, come sottolineato dal nostro gruppo a Bruxelles, a cui certamente ne dovranno seguire altri se si vuole davvero rafforzare la nostra difesa comune”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "L’Unione Europea si trova a un bivio: o si presenta unita o rischia la marginalità politica. La guerra in Ucraina, e l’attuale voltafaccia americano, hanno reso evidente l’urgenza di una politica di difesa comune che non può essere frenata dagli interessi delle singole nazioni". Così l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran. "Una Difesa progressivamente comune perché, agendo come 27 eserciti nazionali, rischiamo l’impotenza".
"Oggi è necessario un passaggio di fase che aumenti gli investimenti volti a garantire una deterrenza da nuova aggressioni russe dopo il disimpegno americano ma anche a rendere più omogenea la difesa europea, con forniture simili, riducendo le duplicazioni di spese tra paesi e le inefficienze. L’Unione Europea deve dotarsi di una propria architettura di sicurezza, capace di garantire responsività e affermarsi come attore decisivo nello scenario internazionale".
"L’iniziativa della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al di là del nome infelice 'RearmEU', è un primo passo in questa direzione. Va tuttavia integrata e sviluppata identificando con chiarezza quali sono le linee di spesa utilizzate, in che modo questo aiuto può supportare immediatamente l’Ucraina, come si intende sostenere una crescente produzione industriale europea nell’ottica di arrivare ad una vera interoperabilità e difesa comune".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Penso che sia l’ennesimo episodio di antisemitismo che vuole legare la guerra in Medio oriente all’insulto alla memoria della Shoah. È terribile". Lo dice all'Adnkronos il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano a proposito del ritrovamento nel cantiere del museo della Shoah a Roma di escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono. Sull'episodio indaga la Digos.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "La sinistra". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi rilanciando un post di Pedro Sanchez in cui, a margine del Consiglio europeo straordinario, il premier spagnolo tra l'altro dice: "Oggi dobbiamo mandare un messaggio chiaro ai cittadini: l’Europa è molto più potente di quanto pensiamo. Nessuno minaccerà la nostra pace, la nostra sicurezza o la nostra prosperità".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Per i socialisti e democratici europei, il piano della UE per la difesa comune è un primo passo avanti che ne richiede molti altri. Di fronte a una crisi si risponde con il coraggio. Insieme". Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Marianna Madia.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.