La situazione salariale dei carabinieri? “È pessima“. Perché? “Perchè da quattro anni subiamo un blocco stipendiale sulle indennità e sugli avanzamento “. Così parlava ai microfoni delle più importanti tv nazionali Alessandro Rumore, appuntato dei carabinieri e delegato del sindacato Cocer in Sicilia. Erano i tempi in cui volava a Roma per incontrare il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. E poi rilasciava roboanti dichiarazioni a Sky Tg 24. “Tutto questo comporta una perdina del potere d’acquisto enorme per noi carabinieri”, si lamentava.
E sarà forse per recuperare quel potere d’acquisto bloccato dai mancati aumenti di stipendio se Rumore ha cominciato a gonfiare i rimborsi spese fino a farci la cresta per 50mila euro. Questo almeno secondo la procura di Palermo che accusa il militare di truffa e falso: quando si recava nella Capitale per il suo impegno sindacale sarebbe riuscito a “taroccare” le note spese. Per l’appuntato in servizio a Borgetto, in provincia di Palermo. il gip Wilma Mazzara ha ordinato i domiciliari. “Non siamo cittadini come gli altri: io non posso fare un secondo lavoro”, si lamentava in un’altra delle tante interviste rilasciate da rappresentante della categoria.
E infatti su Rumore è accusato di avere cercato di diventare il responsabile occulto della sede locale della società di vigilanza privata La Sicurezza, che doveva aprire a Partinico, altra città in provincia di Palermo: avrebbe spinto alcune guardie giurate in servizio alla Europol, società concorrente, a dimettersi. I vigilanti sarebbero stati assunti, poi, grazie all’intercessione di Rumore proprio a La Sicurezza. L’appuntato avrebbe fatto assumere anche la convivente come segretaria: per questo motivo Rumore è accusato anche di induzione indebita a dare o promettere utilità
In oltre 40 pagine di imputazione formulate dalla procura sono una cinquantina le false missioni e i rimborsi gonfiati contestati a Rumore. L’indagine a carico dell’esponente del Cocer nasce dall’inchiesta aperta su una presunta rapina subita da alcune guardie giurate dell’Europol, le stesse che poi l’appuntato avrebbe fatto dimettere. La denuncia presentata dai vigilanti non ha convinto gli inquirenti che hanno cominciato una serie di attività di intercettazioni e pedinamenti arrivando poi alla truffa messa a segno dal carabiniere che risponde per la sua qualità di truffa militare, reato più grave della truffa semplice.
Il gip, nel disporre i domiciliari per il carabiniere, parla della “disinvoltura dell’indagato nei rapporti interpersonali, degli stretti legami di amicizia e delle cointerressenze esplicite anche con soggetti indagati di gravi crimini, del tentativo di approffittarsi genericamente di una funzione e di un ruolo”. Nei periodi presi in esame dagli investigatori, Rumore avrebbe intascato, tra false missioni e rimborsi gonfiati, circa mille euro in più a settimana. Nel frattempo, però, andava in tv a lamentarsi del blocco degli stipendi dei carabinieri.
Cronaca
Palermo, ai domiciliari il carabiniere-sindacalista che protestava per il blocco degli stipendi: “Rimborsi spese gonfiati”
"La nostra situazione è pessima perché da quattro anni subiamo un blocco stipendiale sulle indennità e sugli avanzamento", era una delle tante dichiarazioni di Alessandro Rumore, appuntato e delegato del sindacato Cocer in Sicilia. Secondo la procura, però, quando si recava nella Capitale per il suo impegno sindacale gonfiava le note spese: è accusato di truffa e falso
La situazione salariale dei carabinieri? “È pessima“. Perché? “Perchè da quattro anni subiamo un blocco stipendiale sulle indennità e sugli avanzamento “. Così parlava ai microfoni delle più importanti tv nazionali Alessandro Rumore, appuntato dei carabinieri e delegato del sindacato Cocer in Sicilia. Erano i tempi in cui volava a Roma per incontrare il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. E poi rilasciava roboanti dichiarazioni a Sky Tg 24. “Tutto questo comporta una perdina del potere d’acquisto enorme per noi carabinieri”, si lamentava.
E sarà forse per recuperare quel potere d’acquisto bloccato dai mancati aumenti di stipendio se Rumore ha cominciato a gonfiare i rimborsi spese fino a farci la cresta per 50mila euro. Questo almeno secondo la procura di Palermo che accusa il militare di truffa e falso: quando si recava nella Capitale per il suo impegno sindacale sarebbe riuscito a “taroccare” le note spese. Per l’appuntato in servizio a Borgetto, in provincia di Palermo. il gip Wilma Mazzara ha ordinato i domiciliari. “Non siamo cittadini come gli altri: io non posso fare un secondo lavoro”, si lamentava in un’altra delle tante interviste rilasciate da rappresentante della categoria.
E infatti su Rumore è accusato di avere cercato di diventare il responsabile occulto della sede locale della società di vigilanza privata La Sicurezza, che doveva aprire a Partinico, altra città in provincia di Palermo: avrebbe spinto alcune guardie giurate in servizio alla Europol, società concorrente, a dimettersi. I vigilanti sarebbero stati assunti, poi, grazie all’intercessione di Rumore proprio a La Sicurezza. L’appuntato avrebbe fatto assumere anche la convivente come segretaria: per questo motivo Rumore è accusato anche di induzione indebita a dare o promettere utilità
In oltre 40 pagine di imputazione formulate dalla procura sono una cinquantina le false missioni e i rimborsi gonfiati contestati a Rumore. L’indagine a carico dell’esponente del Cocer nasce dall’inchiesta aperta su una presunta rapina subita da alcune guardie giurate dell’Europol, le stesse che poi l’appuntato avrebbe fatto dimettere. La denuncia presentata dai vigilanti non ha convinto gli inquirenti che hanno cominciato una serie di attività di intercettazioni e pedinamenti arrivando poi alla truffa messa a segno dal carabiniere che risponde per la sua qualità di truffa militare, reato più grave della truffa semplice.
Il gip, nel disporre i domiciliari per il carabiniere, parla della “disinvoltura dell’indagato nei rapporti interpersonali, degli stretti legami di amicizia e delle cointerressenze esplicite anche con soggetti indagati di gravi crimini, del tentativo di approffittarsi genericamente di una funzione e di un ruolo”. Nei periodi presi in esame dagli investigatori, Rumore avrebbe intascato, tra false missioni e rimborsi gonfiati, circa mille euro in più a settimana. Nel frattempo, però, andava in tv a lamentarsi del blocco degli stipendi dei carabinieri.
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Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "Decidere maggiori investimenti per rendere più sicuro e protetto il nostro continente è una scelta non più rinviabile. La difesa europea è un pilastro fondamentale della nostra autonomia strategica. Non possiamo avere tentennamenti su questo obiettivo. La discussione non è sul se, ma sul come arrivarci". Così Alessandro Alfieri, capogruppo Pd in commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama.
"In questi giorni i nostri a Bruxelles stanno facendo un lavoro prezioso per evitare che si utilizzino i fondi di coesione per finanziare spese militari e per incentivare, attraverso gli strumenti europei vecchi e nuovi, le collaborazioni industriali e gli acquisti comuni fra Paesi Europei, l’interoperabilità dei sistemi e i programmi sugli abilitanti strategici (spazio, cyber, difesa aerea, trasporto strategico). In questo quadro, va salutato positivamente che dopo il Next Generation si consolidi l’idea di emettere debito comune per finanziare un bene pubblico europeo come la difesa".
"Anche perché sarà per noi meno complicato continuare la nostra battaglia per estenderlo agli altri pilastri dell’autonomia strategica, a partire dalle politiche per accompagnare la transizione ecologica e digitale. Un passo importante quindi, come sottolineato dal nostro gruppo a Bruxelles, a cui certamente ne dovranno seguire altri se si vuole davvero rafforzare la nostra difesa comune”.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - "L’Unione Europea si trova a un bivio: o si presenta unita o rischia la marginalità politica. La guerra in Ucraina, e l’attuale voltafaccia americano, hanno reso evidente l’urgenza di una politica di difesa comune che non può essere frenata dagli interessi delle singole nazioni". Così l'eurodeputato Pd, Pierfrancesco Maran. "Una Difesa progressivamente comune perché, agendo come 27 eserciti nazionali, rischiamo l’impotenza".
"Oggi è necessario un passaggio di fase che aumenti gli investimenti volti a garantire una deterrenza da nuova aggressioni russe dopo il disimpegno americano ma anche a rendere più omogenea la difesa europea, con forniture simili, riducendo le duplicazioni di spese tra paesi e le inefficienze. L’Unione Europea deve dotarsi di una propria architettura di sicurezza, capace di garantire responsività e affermarsi come attore decisivo nello scenario internazionale".
"L’iniziativa della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, al di là del nome infelice 'RearmEU', è un primo passo in questa direzione. Va tuttavia integrata e sviluppata identificando con chiarezza quali sono le linee di spesa utilizzate, in che modo questo aiuto può supportare immediatamente l’Ucraina, come si intende sostenere una crescente produzione industriale europea nell’ottica di arrivare ad una vera interoperabilità e difesa comune".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Penso che sia l’ennesimo episodio di antisemitismo che vuole legare la guerra in Medio oriente all’insulto alla memoria della Shoah. È terribile". Lo dice all'Adnkronos il segretario di Sinistra per Israele Emanuele Fiano a proposito del ritrovamento nel cantiere del museo della Shoah a Roma di escrementi, una testa di maiale e scritte che ricordano i morti a Gaza oltre ad alcuni volantini pro Palestina sono. Sull'episodio indaga la Digos.
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "La sinistra". Lo scrive su Twitter il senatore del Pd Filippo Sensi rilanciando un post di Pedro Sanchez in cui, a margine del Consiglio europeo straordinario, il premier spagnolo tra l'altro dice: "Oggi dobbiamo mandare un messaggio chiaro ai cittadini: l’Europa è molto più potente di quanto pensiamo. Nessuno minaccerà la nostra pace, la nostra sicurezza o la nostra prosperità".
Roma, 6 mar (Adnkronos) - "Per i socialisti e democratici europei, il piano della UE per la difesa comune è un primo passo avanti che ne richiede molti altri. Di fronte a una crisi si risponde con il coraggio. Insieme". Lo scrive su Twitter la deputata del Pd Marianna Madia.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.
Roma, 6 mar. (Adnkronos) - La transizione energetica passa anche attraverso la semplicità dei pagamenti. Fortech, azienda attiva nelle soluzioni di automazione e pagamento per la mobilità, è presente a Key - The Energy Transition Expo per mostrare le sue soluzioni tecnologiche per rendere la ricarica elettrica più accessibile, efficiente e integrata.
Due sono le soluzioni presentate in fiera, per il pagamento e la gestione delle ricariche elettriche: Optcompact ed e-smartOpt. Optcompact è un terminale compatto, versatile ed efficiente, dotato di lettore di carte con chip, banda magnetica, Nfc e Qr code. Disponibile in tre configurazioni (Embedded, Wall Mount e Stand Alone). E-smartOpt è un terminale multifunzione, progettato per gestire contemporaneamente più punti di ricarica e parcheggi.
Con questi dispositivi, Fortech offre agli operatori un’infrastruttura di pagamento sicura, flessibile e adatta a qualsiasi contesto di ricarica, semplificando l’esperienza per gli utenti finali.
Oltre a innovare il pagamento, Fortech presenta in fiera una piattaforma all-in-one che permette agli operatori di gestire l’intera rete di ricarica da un’unica interfaccia. Fortech offre, poi, soluzioni avanzate per la fatturazione elettronica e la gestione dei corrispettivi telematici, garantendo agli operatori della ricarica elettrica massima trasparenza e conformità normativa.
“Il nostro obiettivo è semplificare la ricarica elettrica per utenti e operatori. La nostra tecnologia consente di gestire pagamenti e infrastrutture in modo intuitivo, senza barriere e con la massima efficienza. Ci definiamo Mobilty Makers e questo significa che vogliamo offrire strumenti concreti per accelerare la transizione alla mobilità sostenibile”, dichiara Luca Banci, Ev Charge Development Manager.