Quando gli avevano rinfacciato la liste di candidati in suo sostegno aveva allargato le braccia: lui con quella sfilza di candidati, indagati e condannati che correvano per un posto all’Assemblea regionale siciliana non voleva avere nulla a che fare. E pazienza se la sua eventuale elezione a governatore della Sicilia è legata anche ai voti che gli porteranno i cosiddetti impresentabili. “Le liste le fanno i partiti, non il capo della coalizione. Se non sono stati capaci di fare una selezione sono certo che la faranno i cittadini. Io ho già invitato pubblicamente a non votare gli impresentabili”, era il modo con cui Nello Musumeci aveva provato a lavarsi le mani sulla questione.

Anche perché tra nella lista dei candidati impresentabili, sui quali si sono concentrate anche le attenzioni della commissione Antimafia, non figurava nessun esponente di Diventerà Bellissima, il movimento personale di Musumeci. E invece no. Perché nel movimento dell’aspirante governatore di centrodestra corre anche Ernesto Calogero, ex consigliere provinciale arrestato nel 2009 alla fine di un’indagine sulla compravendita di diplomi, che come ha ricostruito livesicilia.it condannato in primo grado a quattro anni nel febbraio 2017. Il bello è che della sua situazione non si era accorto nessuno: nemmeno il partito che lo ha candidato. “Calogero ha presentato un certificato del casellario giudiziale ed un certificato dei carichi pendenti, dai quali non risultava nulla. Non avremmo potuto esigere nulla di più di quello che abbiamo chiesto, ma non abbiamo difficoltà a dire che ci saremmo attesi maggiore lealtà”, fanno sapere da Diventerà Bellissima.

Insomma non solo l’elenco degli impresentabili di Musumeci si allunga ma adesso coinvolge anche la sua lista personale. “Adesso che il candidato condannato è nella sua lista, cosa dirà Musumeci: non votatelo o non votatemi?”, attacca Claudio Fava, candidato governatore dei bersaniani e di Sinistra Italiana. “Adesso l’alibi di Musumeci è finito. Agli impresentabili nelle liste a lui collegate, si aggiunge l’impresentabile candidato proprio nella sua di lista, Diventerà Bellissima. È ormai chiaro, la coalizione di Musumeci è basata su interessi ed è piena di impresentabili”, rincara la dose Giancarlo Cancelleri, aspirante presidente del Movimento 5 Stelle.

Per Musumeci, però, i problemi non finiscono qui. Perché nel week end in cui in Sicilia arriverà Beppe Grillo, il candidato governatore del centrodestra deve rinunicare al comizio di Silvio Berlusconi. Il leader di Forza Italia avrebbe dovuto dedicare il fine settimane a due visite, a Catania e Palermo. Poi ha annunciato l’annullamento dell’appuntamento catanese, prima di comunicare il forfait anche per la tappa nel capoluogo. L’ex premier, a questo punto, dovrebbe arrivare in Sicilia l’1 novembre – a 2 giorni dalla chiusura della campagna elettorale – per una convention a Palermo ma tutto potrebbe ancora saltare all’ultimo momento. Insomma l’unica certezza è che non ci sarà uno scontro a distanza nella stessa città dai leader nazionali di centrodestra e M5s, cioè le due forze che si contendono palazzo d’Orleans voto su voto.

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