Spunta anche il nome di Damian Green, il numero due del governo di Theresa May, nel dossier sui presunti molestatori o responsabili di “comportamenti impropri” a Westminster. Lo rivela il Mail online pubblicando una immagine della lista con numerosi omissis che secondo indiscrezioni comparse sui social media riguarderebbero altri ministri di primissimi piano, sia uomini sia donne. Il nome del First Secretary of State, una sorta di vice premier, viene associato al noto sito di scambisti Ashley Madison.
Oltre a quello di Green, il Mail lascia trapelare altri quattro nomi di conservatori fra le numerose righe nere tipiche degli omissis. Si tratta dei già noti Mark Garnier, sottosegretario al Commercio internazionale e il deputato Stephen Crabb, entrambi accusati di molestie nei giorni scorsi, e altri due membri della Camera dei Comuni, Justin Tomlinson e Steve Double, accusati entrambi di relazioni inappropriate con ricercatrici. Mentre il Telegraph online della stessa lista pubblica altri cinque nomi, sempre di Tory, fra cui quello della ministra degli Interni, Amber Rudd, a cui non vengono attribuite molestie ma una relazione inizialmente clandestina con un collega, e quello dell’ex presidente del partito conservatore, Grant Shapps, per una relazione extraconiugale.
La chiamano la “lista della vergogna” e contiene i nomi di un totale di 36 deputati conservatori (tra loro ci sono ministri e sottosegretari) e le relative “cattive abitudini”. Le descrizioni spaziano dal “comportamento inappropriato con assistenti donne” a quello altrettanto inappropriato con “assistenti maschi” al “perennemente ubriaco”. A compilarla sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tory, stanchi di subire in silenzio molestie e quelli che giudicano veri e propri atti di perversione. La lista, che ha iniziato a circolare in ambienti parlamentari, è finita in mano anche ai media inglesi e, sebbene i nomi siano per il momento stati oscurati, l’identità di alcuni degli interessati non è più un segreto.
Variegata la gamma dei comportamenti inappropriati: un deputato conservatore avrebbe costretto la propria assistente ad abortire, mentre un altro suo collega avrebbe “pagato le donne per stare zitte” e non rivelare la portata delle molestie subite. In tutto, l’11% dell’intera compagine Tory a Westminster è coinvolto nello scandalo. Si fa largo l’ipotesi di un nuovo rimpasto, ma qualsiasi tipo di modifica alla compagine di governo la May abbia in mente, c’è il rischio che si vadano a toccare i delicati equilibri interni all’esecutivo e alle varie anime del partito, sempre più diviso tra fautori della ‘hard Brexit‘ e chi invece vorrebbe un’uscita soft dalla Ue.
I quotidiani d’oltremanica scavano nel passato dei membri del governo e il Sun tira fuori una molestia commessa nel 2002 dal ministro della Difesa Michael Fallon, che durante una cena fece cadere una mano sul ginocchio della conduttrice radiofonica Julia Hartley-Brewer. Il ministro non nega l’episodio, anche se un portavoce sottolinea che avvenne 15 anni fa, che Fallon chiese scusa subito e che l’incidente si chiuse lì per entrambi.
Parole confermate da Hartley-Brewer, la quale racconta di aver allora spiegato a Fallon che “se lo avesse fatto di nuovo gli avrei dato un pugno in faccia“, ma afferma d’aver comunque accettato le scuse e in un tweet scrive di non essersi sentita “neppure lontanamente offesa o a disagio”. La polemica tuttavia resta sui media, mentre non è chiaro se il ministro possa essere o meno coinvolto ora anche nel dossier sui sospetti molestatori attuali compilato a Westminster di cui il Times ha scritto ieri.
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Abusi sessuali a Westminster, spunta Damian Green: è il n. 2 di Theresa May
Lo rivela il "Mail online", che pubblica un'immagine della lista con numerosi omissis che secondo indiscrezioni comparse sui social media riguarderebbero altri ministri di primissimo piano del Partito conservatore, sia uomini sia donne. Il "Daily Telegraph" pubblica altri 5 nomi fra cui quello della ministra degli Interni, Amber Rudd, a cui viene attribuita una relazione inizialmente clandestina con un collega. Si fa largo l'ipotesi di un nuovo rimpasto
Spunta anche il nome di Damian Green, il numero due del governo di Theresa May, nel dossier sui presunti molestatori o responsabili di “comportamenti impropri” a Westminster. Lo rivela il Mail online pubblicando una immagine della lista con numerosi omissis che secondo indiscrezioni comparse sui social media riguarderebbero altri ministri di primissimi piano, sia uomini sia donne. Il nome del First Secretary of State, una sorta di vice premier, viene associato al noto sito di scambisti Ashley Madison.
Oltre a quello di Green, il Mail lascia trapelare altri quattro nomi di conservatori fra le numerose righe nere tipiche degli omissis. Si tratta dei già noti Mark Garnier, sottosegretario al Commercio internazionale e il deputato Stephen Crabb, entrambi accusati di molestie nei giorni scorsi, e altri due membri della Camera dei Comuni, Justin Tomlinson e Steve Double, accusati entrambi di relazioni inappropriate con ricercatrici. Mentre il Telegraph online della stessa lista pubblica altri cinque nomi, sempre di Tory, fra cui quello della ministra degli Interni, Amber Rudd, a cui non vengono attribuite molestie ma una relazione inizialmente clandestina con un collega, e quello dell’ex presidente del partito conservatore, Grant Shapps, per una relazione extraconiugale.
La chiamano la “lista della vergogna” e contiene i nomi di un totale di 36 deputati conservatori (tra loro ci sono ministri e sottosegretari) e le relative “cattive abitudini”. Le descrizioni spaziano dal “comportamento inappropriato con assistenti donne” a quello altrettanto inappropriato con “assistenti maschi” al “perennemente ubriaco”. A compilarla sono stati le assistenti e gli assistenti parlamentari dei Tory, stanchi di subire in silenzio molestie e quelli che giudicano veri e propri atti di perversione. La lista, che ha iniziato a circolare in ambienti parlamentari, è finita in mano anche ai media inglesi e, sebbene i nomi siano per il momento stati oscurati, l’identità di alcuni degli interessati non è più un segreto.
Variegata la gamma dei comportamenti inappropriati: un deputato conservatore avrebbe costretto la propria assistente ad abortire, mentre un altro suo collega avrebbe “pagato le donne per stare zitte” e non rivelare la portata delle molestie subite. In tutto, l’11% dell’intera compagine Tory a Westminster è coinvolto nello scandalo. Si fa largo l’ipotesi di un nuovo rimpasto, ma qualsiasi tipo di modifica alla compagine di governo la May abbia in mente, c’è il rischio che si vadano a toccare i delicati equilibri interni all’esecutivo e alle varie anime del partito, sempre più diviso tra fautori della ‘hard Brexit‘ e chi invece vorrebbe un’uscita soft dalla Ue.
I quotidiani d’oltremanica scavano nel passato dei membri del governo e il Sun tira fuori una molestia commessa nel 2002 dal ministro della Difesa Michael Fallon, che durante una cena fece cadere una mano sul ginocchio della conduttrice radiofonica Julia Hartley-Brewer. Il ministro non nega l’episodio, anche se un portavoce sottolinea che avvenne 15 anni fa, che Fallon chiese scusa subito e che l’incidente si chiuse lì per entrambi.
Parole confermate da Hartley-Brewer, la quale racconta di aver allora spiegato a Fallon che “se lo avesse fatto di nuovo gli avrei dato un pugno in faccia“, ma afferma d’aver comunque accettato le scuse e in un tweet scrive di non essersi sentita “neppure lontanamente offesa o a disagio”. La polemica tuttavia resta sui media, mentre non è chiaro se il ministro possa essere o meno coinvolto ora anche nel dossier sui sospetti molestatori attuali compilato a Westminster di cui il Times ha scritto ieri.
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.