“Berlusconi e Dell’Utri indagati per le stragi di mafia? Non è un fulmine a ciel sereno. Dell’Utri è in galera per mafia e deve scontare 7 anni per mafia”. Così a Otto e Mezzo (La7) il direttore de Il Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, si pronuncia sulla riapertura della inchiesta sulle stragi di mafia con Berlusconi e Dell’Utri indagati. “Nella sentenza della Cassazione – continua – si legge che nel ’94 Berlusconi stipulò un patto con Cosa Nostra in un incontro a Milano con Dell’Utri, Gaetano Cinà (mafioso), Stefano Bontade (capo della mafia), Francesco Di Carlo (boss mafioso), Girolamo Teresi (sottocapo della mafia dell’epoca). Si trattava di un patto paritario di mutua assistenza, che provocò pagamenti regolari di Berlusconi a Cosa Nostra dal ’74 al ’92. Nel ’92 Cosa Nostra era Salvatore Riina. Questo lo dice una sentenza della Cassazione che tutti evitano accuratamente di leggere e di commentare, perché altrimenti di che parleremmo più?”. E aggiunge: “Dovremmo chiedere conto a tutti quelli che continuano a stare con Berlusconi e a tutti quelli che vogliono fare il prossimo governo con lui se non si vergognano. Indipendentemente dall’inchiesta per strage, è già cristallizzato in una sentenza definitiva che Berlusconi, dal ’74 al ’92, è stato un uomo che ha favorito la mafia, tant’è che il suo braccio destro sta scontando una condanna a 7 anni per questo. Ha stipulato un patto con la vecchia mafia di Bontade e la nuova mafia di Riina, pagandola regolarmente e stabilmente”. Travaglio chiosa: “E’ una cosa talmente enorme che evidentemente è giusto rimuoverla, perché altrimenti è finito qualsiasi dibattito tra centrodestra e centrosinistra. Sarebbe necessario un comitato di liberazione nazionale per questo soggetto pericoloso, cosa che naturalmente il sistema evita di fare”
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