In tutto il mondo, in tutti i giorni dell’anno, si commettono violenze su esseri umani, su donne e uomini. Da alcune settimane si parla molto di alcuni produttori, registi e attori “violenti”, però nei mass-media si fa spesso confusione sul significato di molestie e violenze sessuali.
Nel nostro codice penale, art. 660, le molestie sono punite con l’arresto fino a sei mesi. Le molestie sessuali si manifestano con espressioni verbali “spinte” che alludono alla sfera sessuale oppure con atti di corteggiamento ripetuti che vengono rifiutati da chi li riceve. È importante sapere che se c’è anche un contatto fisico, toccamenti non casuali di seni, glutei, di altre parti anatomiche “sensibili” o zone erogene, se c’è un contatto corporeo nei confronti della vittima la cui libertà sessuale viene in tal modo limitata, è violenza sessuale.
La violenza sessuale (violenza carnale e atti di libidine violenti), legge 15 Febbraio 1996 n. 66 art. 609 bis, punita con una reclusione da cinque a dieci anni, è qualsiasi attività sessuale con una persona che non voglia, o sia impossibilitata a dare il consenso a causa di alcool, droghe o altre situazioni. Le violenze si possono eliminare solo con la prevenzione primaria, ma quando si parla delle violenze sulle donne, quasi sempre nei mass-media invece di parlare degli uomini che le commettono, l’attenzione è più sulle donne che le hanno subite.
Come ad esempio alcuni giorni fa, quando il noto psichiatra Raffaele Morelli intervistato dalla trasmissione Le iene sulle attrici che hanno denunciato di avere subito molestie/stupri da un famoso produttore, ha detto che avere superato una prova come questa ti rende veramente una donna e ti migliora, che in ogni donna sono presenti entrambi i volti la donna pura e la prostituta, che la classica santarellina prima o poi si prostituirà, che la donna santa non esiste e se esiste santa è una grave malattia, che in molte di queste attrici che parlano c’è molto esibizionismo, che devono imparare a stare con tutto questo da sole e tacere, che soltanto il silenzio, soltanto l’oblio, soltanto stando con la prostituta che hai scoperto che c’era in te, tu potrai conoscere la maturità completamente; mentre sul produttore che avrebbe commesso le molestie/stupri Morelli afferma che non è uno stupratore ma un dominatore, che non godeva ma voleva dominare/umiliare, che la violenza è psicologica ma non sessuale, che l’uomo malato di dominio per evitare per se stesso dei danni psicologici gravi che arriveranno prima o poi deve andare da un bravo psicoterapeuta.
Tutti gli uomini devono sapere che se il consenso della donna viene ottenuto con l’utilizzo della forza fisica, della coercizione, di inganni o minacce, che qualsiasi contatto sessuale indesiderato, che se la vittima non è completamente cosciente (per uso volontario o involontario di alcool e/o droghe) o addormentata/incosciente, è sempre una molestia o una violenza sessuale, e devono sapere che se molestano o violentano una donna, non sono malati che devono curarsi (se non sono denunciati hanno davvero problemi psicologici?), ma delinquenti perché commettono un reato, e usano le donne come delle bambole solo per il proprio piacere.
Tutti gli uomini devono sapere che una molestia/violenza sessuale non migliora una donna e non la fa sentire veramente una donna, che non è vero che ogni donna dalla nascita è anche una prostituta, non è vero che la “donna santa” è malata gravemente, non è vero che le donne che denunciano sono esibizioniste e devono tacere per considerarsi mature.
Tutti gli uomini devono sapere che lo stupro è una tortura e chi stupra un torturatore, non ci sono giustificazioni, non è mai colpa delle donne, e devono sapere che il pene e la sua erezione non sono il simbolo della potenza maschile, il vero uomo è quello che è capace di amare e non si vergogna di amare (anche una sola donna per tutta la vita).
È importante insegnare dall’infanzia che le donne non sono oggetti sessuali, ma esseri umani, e che le violenze si eliminano solo con la prevenzione primaria: se istruisci un bambino/a al rispetto di ogni essere umano, con gli stessi diritti e doveri, insegnandogli che la diversità non esiste e cosa è l’amore, il rispetto, la dignità e l’umanità, avrai un uomo/donna, famiglie, società, libere e felici, senza guerre, violenze, razzismo, schiavitù, sfruttamento, discriminazioni, infelicità e depressione, perché tutti riconosceranno negli altri se stessi, tutti esseri umani uguali. Non deve neanche passare per la mente a uomini/donne di uccidere, stuprare, molestare, picchiare, insultare e umiliare, un altro essere umano. Per chi vuole approfondire vedi la prevenzione primaria delle violenze.