Ha sposato un uomo, inconsapevolmente. E per questo l’imam Mohammed Mutumba, della moschea Masjid Noor di Kyampisi nel distretto di Kayunga, nell’Uganda centrale, è stato sospeso. Una sospensione momentanea, come riporta il Guardian, nell’attesa che siano condotte le immagini per ricostruire l’accaduto. “Stavo cercando una donna da sposare quando ho visto una bellissima ragazza che indossava un hijab, le ho chiesto di vederci e lei ha accettato. Ci siamo innamorati ma mi ha detto che non avremmo potuto fare sesso fino a quando non consegnavo la dote ai suoi genitori e ci saremmo scambiati i voti matrimoniali”: queste le parole di Mutumba. E cosa è accaduto a quel punto? Un vicino di casa ha accusato la neo moglie dell’imam di aver rubato una tv e alcuni vestiti. Quando un’agente ha perquisito la donna, che indossava un hijab, si è accorta che era un uomo. “Abbiamo scoperto che era un uomo a tutti gli effetti. Abbiamo informato il marito che l’aveva accompagnata alla stazione di polizia ed era fuori ad aspettare”, ha detto un funzionario di polizia. A quel punto Mutumba ha capito “la truffa”: Nabukeera, questo il nome falso dato dalla presunta moglie, lo ha ingannato per soldi. L’accusa è di raggiro, furto e ottenimento di beni con false generalità.
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