Il Covid-19 ha fatto oltre 100mila morti nel mondo. E negli Usa, il numero di vittime e contagiati continua a salire, ma il presidente Trump sostiene che “ci sono chiari segnali che le nostre strategie aggressive stanno salvando migliaia di vite. Penso che negli Stati Uniti si avranno molto meno di 100mila morti”. Intanto pturerò a New York, ad Hart Island, si stanno scavando fosse comuni per le vittime di Covid-19 indigenti o senza famigliari. Nello Stato più colpito, fa sapere il governatore Andrew Cuomo, sono 777 le vittime nell’ultima giornata. Nel Paese le vittime hanno superato le 17mila e hanno superato le 18mila, secondo le rilevazioni della Johns Hopkins University, che conta oltre 473mila contagi. Intanto la Gran Bretagna fa segnare un altro record di decessi in 24 ore: sono 980, per un totale che sale a 8.958. I contagi censiti superano intanto quota 70.000. In Francia sono stati superati i 13mila morti. Aumentano anche i casi in Israele, mentre il Giappone estende lo stato d’emergenza ad altre due prefetture. L’Irlanda prolunga il lockdown fino al 5 maggio. Ankara ha deciso un coprifuoco di 48 ore. L’Iran, al contrario, annuncia già la fase due, con l’allentamento di alcune misure, e la Colombia, per fare fronte ai costi dell’epidemia ha deciso il taglio degli stipendi pubblici più alti per quattro mesi. E il New York Times scrive che il coronavirus starebbe dilagando tra i membri della famiglia reale saudita.

Guardando all’Europa, il Belgio supera i tremila morti. L’Ungheria invece, con un aumento di 210 casi, ha registrato oggi il balzo in avanti più pronunciato nel numero di infezioni, per un totale di 1190. Per rallentare la diffusione del virus, il premier Viktor Orban – che ha ottenuto pieni poteri a oltranza per gestire la pandemia – ha deciso di estendere a tempo indeterminato le misure restrittive in vigore fino al 9 aprile. Il vero test è ancora da superare, ha dichiarato Orban spiegando che il paese avrà bisogno di circa 8mila respiratori quando la pandemia avrà raggiunto il suo picco, mentre quelli disponibili in tempi normali sono circa duemila. Anche il Portogallo estende il lockdown fino al 1 maggio. A osservare anche un significativo aumenti dei casi di contagio è la Russia, dove ormai tutte le polmoniti vengono trattate come Covid-19, anche in assenza dei risultati dei tamponi.

Intanto l’Oms fa sapere che in questa fase è da accogliere positivamente il calo dei contagi in Europa ma, come ripete da settimane il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus, a preoccupare maggiormente è la prospettiva di una massiccia diffusione in Africa: “La scorsa settimana abbiamo assistito a un gradito rallentamento in alcuni dei Paesi più colpiti in Europa, come Spagna, Italia, Germania e Francia – ha detto – Allo stesso tempo, abbiamo visto un’accelerazione allarmante in altri Paesi. Voglio prendere un momento per evidenziare la situazione in Africa, dove stiamo assistendo alla diffusione del coronavirus nelle aree rurali”.

Su Twitter, l’Organizzazione chiarisce inoltre che “ad oggi non ci sono prove di persone infettate dall’esposizione ai corpi di pazienti morti per Covid-19. È un mito comune che le persone morte di una malattia trasmissibile debbano essere cremate, ma questo non è vero. È una questione di scelta culturale e di risorse disponibili”. E avverte sui rischi di una fine rapida delle restrizioni: “Alcuni paesi stanno già pianificando la transizione dalle restrizioni, eliminarle troppo rapidamente potrebbe portare a una ricaduta mortale“.

Usa – “Per New York questa pandemia è più devastante dell’11 settembre, sia in termini di morti che in termini di danni all’economia“, ha detto il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo, sottolineando come il coronavirus abbia già ucciso più degli attentati alle Torri gemelle. Intanto cresce la fronda dei repubblicani insoddisfatti dei tempi di risposta alla pandemia del presidente Donald Trump, che ha agito con misure tardive che hanno portato a oltre 17 milioni di domande di disoccupazione. “Voglio riaprire gli Stati Uniti il prima possibile, ma saranno i dati a determinarlo” ha detto l’inquilino della Casa Bianca assicurando che ascolterà gli esperti su una possibile riapertura del paese in maggio. “Sto guardano a quello che accade negli altri paesi, quello che fanno, cosa succede. Stiamo creando anche un comitato per riaprire il paese” che sarà annunciato martedì.

Belgio – 496 persone sono morte solo nelle ultime 24 ore, portando così a 3.019 il totale dei decessi. Si tratta del numero peggiore di vittime in una giornata. Sono invece 1.684 i nuovi casi, che fanno salire a 26.667 i contagiati nel Paese.

Portogallo – Il presidente portoghese Marcelo Rebeleo de Sousa ha dichiarato che proporrà la prossima settimana di estendere fino al primo maggio il blocco in atto nel Paese, dove il numero di casi di coronavirus ha superato quota 15.000 contagi. Il Portogallo aveva dichiarato lo stato di emergenza di 15 giorni il 18 marzo e la scorsa settimana ha approvato una proroga di altri 15 giorni fino al 17 aprile. “Non abbiamo ancora vinto del tutto – ha detto Rebelo de Sousa -. Non possiamo abbassare la guardia”.

Spagna – 605 nuove vittime, il numero più basso dal dal 24 marzo. Il totale dei morti di Covid-19 nel Paese è 15.843. Aumentano i casi, con 4.576 nuovi contagiati per un totale di 157.022.

Svezia – Con l’approvazione nelle prossime ore di una nuova legge da parte del parlamento, il governo svedese avrà nuovi poteri per gestire la crisi coronavirus. La misura, riportano i media svedesi, sarà in vigore dal 18 aprile al 30 giugno e consentirà all’esecutivo guidato da Stefan Löfven di chiudere porti, scuole, palestre, ristoranti e altre attività senza passare per il parlamento. Nonostante l’aumento dei casi di Covid-19 – sono 9.141 secondo i dati della Johns Hopkins University e 793 le vittime – la Svezia continua nella sua politica del “buon senso” senza lockdown. Tanto che tra i nuovi poteri del governo non ci sarà quello di imporre il coprifuoco, un provvedimento considerato troppo estremo per passare dall’approvazione del parlamento.

Turchia – Imposto un coprifuoco di 48 ore a partire dalla mezzanotte nelle 30 città metropolitane, tra cui Istanbul e la capitale Ankara, e nella provincia settentrionale di Zonguldak. Salgono a 47.029 i casi con un record di 4.747 contagi registrati nelle ultime 24 ore su 30.864 tamponi effettuati. Le nuove vittime sono 98, per un totale di 1.006 decessi confermati. I malati in terapia intensiva aumentano a 1.667, di cui 1.062 intubati. I pazienti guariti e dimessi sono invece 2.423. I tamponi totali effettuati finora sono 307.210. Intanto i supermercati sono stati presi d’assalto dopo l’improvviso annuncio del coprifuoco. Le tv locali mostrano lunghe code in numerosi quartieri di Istanbul e delle capitale Ankara, con scene di massicci assembramenti in alcune zone, senza alcuna forma di distanziamento sociale. Dal provvedimento, preso su indicazione del Comitato scientifico turco sul Covid-19 nel giorno in cui è stata superata la soglia dei mille morti accertati, sono esclusi alcuni servizi essenziali, tra cui strutture mediche, farmacie, panifici, servizi postali e distributori di benzina designati, oltre che alcune categorie di lavoratori ritenute essenziali.

Russia – Nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1.786 nuovi casi di coronavirus, raggiungendo un totale di 11.917 contagi. Lo fa sapere la task force nazionale per il contrasto all’epidemia. I morti sono stati invece 18, raggiungendo i 94 totali. La pressione sul sistema sanitario di Mosca è aumentata con il crescere di gravi casi di coronavirus. “Dobbiamo ammettere che il numero di ricoveri ospedalieri e di pazienti gravi con polmonite da coronavirus è aumentato negli ultimi giorni: i casi di polmonite sono più che raddoppiati dalla settimana scorsa, passando da 2.600 a 5.500″, ha detto la vicesindaco Anastasiya Rakova. Secondo lei, più di 6.500 pazienti affetti da coronavirus sono in cura presso le strutture mediche di Mosca. La vicesindaco ha anche detto che, secondo gli esperti, l’epidemia non ha ancora raggiunto il suo picco massimo, quindi il numero di infezioni dovrebbe continuare a crescere. I medici russi, ha detto il ministro della Salute, Mikhail Murashko, inizieranno a curare tutti i pazienti con polmonite come se fossero positivi al nuovo coronavirus, senza attendere l’esito del test a conferma della diagnosi. Lo ha annunciato

Giappone – Esteso lo stato di emergenza anche alle prefetture di Aichi e Gifu. Il governatore di Aichi, Hideaki Omura, nel corso di una conferenza stampa ha annunciato una serie di misure per contenere i contagi, chiedendo ai 7,5 milioni di cittadini della regione di restare a casa. L’annuncio segue di tre giorni lo stato di emergenza proclamato dal primo ministro Shinzo Abe per sette prefetture, compresa quella di Tokyo e Osaka, dove vive il 44,6 per cento della popolazione. Omuma aveva chiesto all’autorità centrale di includere Aichi nello stato di emergenza, ma il portavoce del governo Yoshihide Suga gli ha comunicato il rifiuto di Abe, convinto che “la situazione nelle varie province del Giappone è completamente diversa” e che quindi non sia necessario un lockdown nazionale. Lo stesso aveva fatto il governatore di Kyoto Takatoshi Nishiwaki, che avrebbe voluto mettere in stato di emergenza 2,58 milioni di cittadini. Il Giappone ha 5.530 casi confermati di coronavirus, anche se il governo del primo ministro Shinzo Abe è stato accusato di condurre un numero limitato di test per contenete la reale portata dei contagi.

Iran – Entreranno in vigore domani le nuove misure della ‘fase 2’ iraniana per tornare gradualmente alla normalità. La nuova fase prevede una prima riapertura di alcune attività economiche ritenute “a basso rischio”, che dovrà essere accompagnata da un “rigido” rispetto delle misure di prevenzione – come il mantenimento della distanza di sicurezza interpersonale -, ha sottolineato il capo del governo di Teheran. Le iniziative di vigilanza dovranno essere coordinate dal ministero della Salute e dalla task force per la lotta al coronavirus, ha aggiunto Rohani. Al momento nella Repubblica islamica sono stati confermati 66.220 casi e 4.110 vittime di Covid-19.

Israele – È aumentato a 10.095 il numero dei casi confermati di contagio del nuovo coronavirus in Israele, con 92 morti. Il governo ha imposto rigide restrizioni per contenere la pandemia, ma focolai sono stati registrati nella comunità ebrea ultrortodossa. A metà marzo sono stati bloccati i confini, fermati i voli e chiuse tutte le imprese non essenziali. Tuttavia, nelle prime settimane della pandemia la comunità ebrea ultraortodossa ha ignorato le direttive sul distanziamento sociale, che gli esperti ritengono fondamentali per contenere l’epidemia. In Medioriente i casi confermati di contagio sono oltre 134mila con 5.300 morti. Di queste ultime, circa 4.100 sono state registrate in Iran, che ha la più grande epidemia nella regione. I casi d’infezione in Iran sono 66mila.

Colombia – Il presidente Iván Duque ha deciso la decurtazione per quattro mesi delle remunerazioni più alte dell’amministrazione pubblica, come testimonianza di solidarietà nei confronti delle fasce più povere della popolazione in lotta con la pandemia da coronavirus. Secondo le ultime informazioni diffuse dalle autorità sanitarie colombiane, sono stati registrati in Colombia 2.223 casi di contagio da Covid-19, con 63 morti.

Arabia Saudita – Il coronavirus starebbe dilagando tra i membri della famiglia reale saudita. Lo rivelano fonti citate dal ‘New York Times’, secondo le quali in 150 sarebbero stati contagiati dal Covid-19. Tra loro il governatore di Riad, il principe Faisal bin Bandar bin Abdulaziz Al Saud, che sarebbe in terapia intensiva. L’ondata di contagi, sottolinea il quotidiano, avrebbe spinto re Salman, suo figlio Mohammad bin Salman ed alcuni ministri a isolarsi per evitare il contagio. Il ‘Nyt’, riportando il contenuto di un’”allerta” diramato dai dirigenti del ‘King Faisal Specialist Hospital’, l’esclusivo ospedale che ha in cura il clan al-Saud, sostiene che si starebbero preparando fino a 500 posti letto in visto di un afflusso di membri della famiglia reale. Nel messaggio si invitano i medici a “spostare tutti i malati cronici” e ad ammettere solo i “casi urgenti”. Secondo il giornale, l’84enne re Salman si sarebbe trasferito in questi giorni in un palazzo situato su un’isola vicino Gedda, sul Mar Rosso, mentre suo figlio Mbs, che di fatto governa il Paese, si è ritirato con molti ministri in una zona remota lungo la stessa costa dove ha promesso di costruire una città futuristica chiamata Neom.

Ecuador – Sempre di più i casi. Oggi è stato rilevato un aumento di oltre il 40% in sole 24 ore. Sono infatti 2.196 i positivi in più rispetto al bilancio riferito ieri, per un totale di 7.161 casi nel Paese. La ministra dell’Interno María Paula Romo ha riferito che sono 297 le vittime confermate, una cifra che potrebbe essere maggiore perché per cento persone decedute non sono ancora noti i risultati delle analisi per il Covid-19. Secondo Romo, il picco dei positivi è dovuto alla capacità di elaborare i test con maggiore velocità, e ciò ha causato un aumento così rilevante dei casi confermati rispetto ai dati giornalieri dei giorni scorsi, così come del numero di casi scartati, che sono 6.496. La provincia maggiormente colpita si conferma quella di Guayas con 5.281 casi sul totale nazionale, e in particolare il capoluogo Guayaquil (3.983 positivi). Con questo aggiornamento, l’Ecuador diventa il secondo Paese per numero di contagi in America Latina, dopo il Brasile che ha superato mille i morti in Brasile. Secondo quanto riporta il quotidiano brasiliano O Globoi decessi sono 1.056. In tutto si sono registrati 19.638 casi confermati.

Tunisia – Il paese registra altri 28 nuovi contagi che portano a 671 il totale dei casi confermati nel Paese. Lo rende noto in un comunicato il ministero della Sanità di Tunisi precisando che i decessi ufficiali sono 25. Le persone guarite in Tunisia sono 25, quelle in quarantena oltre 3.000.

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