Il sito del Senato e quello della Difesa irraggiungibili, un’altra serie di pagine web di istituzioni e aziende presi di mira, una minaccia per le prossime ore: “Forse questo è l’inizio della fine”. Gli hacker russi lanciano un attacco all’Italia e stavolta l’azione non è opera di gruppi criminali che hanno come obiettivo un riscatto ma proviene da “Killnet”, un collettivo filorusso militante che secondo diversi esperti è legato alle forze armate della Federazione. Secondo lo Stato maggiore della Difesa, invece, l’impossibilità di raggiungere il sito è dovuto “ad attività di manutenzione da tempo pianificata”. Più fonti investigative, riportate dall’agenzia Ansa, confermano invece l’attacco che, anzi, viene ribadito, è ancora in corso e non è limitato solo all’Italia: ci sarebbero riscontri in Germania, dove sarebbero stati presi di mira gli aeroporti di Norimberga e Monaco, e in Polonia, con obiettivi banche, università e parlamento. Inoltre, gli stessi hacker di Killnet hanno pubblicato su Telegram un elenco di altri target che saranno colpiti nelle prossime ore in quei Paesi.
E’ lo stesso collettivo a rivendicare “l’attacco all’Italia” sui suoi canali Telegram, pubblicando l’elenco dei siti hackerati. Sette in tutto: oltre a quello del Senato – che in serata è tornato in funzione – e della Difesa, ci sono l’Istituto di studi avanzati di Lucca, che si occupa di tecnologia digitale, l’Istituto superiore di Sanità, il portale Kompass, un database che raccoglie informazioni societarie, Infomedix (una società di servizi alle aziende sanitarie) e l’Automobile Club italiano. L’attacco, secondo quanto ricostruito, è un DDos (Distribuited Denial of service): il sito viene preso di mira da migliaia di richieste di accesso che lo mandano in tilt e lo rendono irraggiungibile. In sostanza, vengono inviati ai server una grande quantità di dati tutti nello stesso momento, utilizzando più fonti, in modo che il sito venga inondato di false richieste che ne rallentano o bloccano il funzionamento. Si tratta di azioni che non producono danni ma disservizi e che, dunque, non compromettono l’infrastruttura informatica. Ed infatti, ribadiscono fonti qualificate, al momento nessuna delle strutture prese di mira sarebbe stata compromessa. L’attacco, confermano dal Senato, non ha comportato danni ai sistemi e nessuna perdita di dati.
In ogni caso, l’attacco “è un fatto gravissimo – scrive su Twitter il membro del Copasir di Italia Viva Ernesto Magorno – È necessario reagire subito perché, purtroppo, l’andamento della guerra tra Russia e Ucraina rischia di andare avanti ancora per molto e un attacco cyber dovrebbe essere riconosciuto come un atto di terrorismo”. Al lavoro c’è già l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, che è in “stretto contatto con le amministrazioni colpite per ripristinare” i siti, “analizzare il fenomeno” e “suggerire nel contempo le prime idonee contromisure tecniche”. Anche la Polizia Postale, con gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) ha avviato una serie di indagini per tentare di risalire ai server da cui è partito l’attacco.
Quanto all’Italia, due sono i messaggi che chiamano in causa il nostro paese. Il primo è, appunto, quello contenente l’elenco dei siti attaccati; il secondo, invece, è una minaccia diretta che coinvolte anche la Spagna: “Mirai sta arrivando da te. Forse questo è l’inizio della tua fine” scrivono gli hacker. Mirai, spiegano fonti qualificate, è una ‘botnet’, una rete di computer compromessi che potrebbe essere utilizzata per ulteriori attacchi. E che l’azione non sia conclusa lo conferma anche un messaggio postato alle 3 della scorsa notte dagli hacker. Riguarda l’Eurovision in corso a Torino e si sostiene di aver bloccato il portale per le votazioni. “Non puoi votare on line. Forse è tutta colpa del nostro attacco Ddos”. In realtà, sarebbe stato accertato da chi sta cercando di capire le mosse degli hacker, quello messo in atto era solo un attacco di lieve entità, un modo per testare i sistemi con cui colpire successivamente. Anche la Rai conferma che la piattaforma è stata presa di mira ma, aggiunge il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo, “non abbiamo riscontrato nessuna criticità, tutto funziona regolarmente”.
Cronaca
Attacco di hacker russi a siti italiani: ci sono anche quelli di Senato e Difesa. Rivendica il collettivo Killnet
Lo Stato maggiore della Difesa ha fatto sapere che il down era dovuto alla "manutenzione". Più fonti investigative, riportate dall'agenzia Ansa, confermano invece l’attacco che, anzi, è ancora in corso e non è limitato solo all’Italia. Riscontri in Germania, dove sarebbero stati presi di mira gli aeroporti di Norimberga e Monaco, e in Polonia, con obiettivi banche, università e parlamento
Il sito del Senato e quello della Difesa irraggiungibili, un’altra serie di pagine web di istituzioni e aziende presi di mira, una minaccia per le prossime ore: “Forse questo è l’inizio della fine”. Gli hacker russi lanciano un attacco all’Italia e stavolta l’azione non è opera di gruppi criminali che hanno come obiettivo un riscatto ma proviene da “Killnet”, un collettivo filorusso militante che secondo diversi esperti è legato alle forze armate della Federazione. Secondo lo Stato maggiore della Difesa, invece, l’impossibilità di raggiungere il sito è dovuto “ad attività di manutenzione da tempo pianificata”. Più fonti investigative, riportate dall’agenzia Ansa, confermano invece l’attacco che, anzi, viene ribadito, è ancora in corso e non è limitato solo all’Italia: ci sarebbero riscontri in Germania, dove sarebbero stati presi di mira gli aeroporti di Norimberga e Monaco, e in Polonia, con obiettivi banche, università e parlamento. Inoltre, gli stessi hacker di Killnet hanno pubblicato su Telegram un elenco di altri target che saranno colpiti nelle prossime ore in quei Paesi.
E’ lo stesso collettivo a rivendicare “l’attacco all’Italia” sui suoi canali Telegram, pubblicando l’elenco dei siti hackerati. Sette in tutto: oltre a quello del Senato – che in serata è tornato in funzione – e della Difesa, ci sono l’Istituto di studi avanzati di Lucca, che si occupa di tecnologia digitale, l’Istituto superiore di Sanità, il portale Kompass, un database che raccoglie informazioni societarie, Infomedix (una società di servizi alle aziende sanitarie) e l’Automobile Club italiano. L’attacco, secondo quanto ricostruito, è un DDos (Distribuited Denial of service): il sito viene preso di mira da migliaia di richieste di accesso che lo mandano in tilt e lo rendono irraggiungibile. In sostanza, vengono inviati ai server una grande quantità di dati tutti nello stesso momento, utilizzando più fonti, in modo che il sito venga inondato di false richieste che ne rallentano o bloccano il funzionamento. Si tratta di azioni che non producono danni ma disservizi e che, dunque, non compromettono l’infrastruttura informatica. Ed infatti, ribadiscono fonti qualificate, al momento nessuna delle strutture prese di mira sarebbe stata compromessa. L’attacco, confermano dal Senato, non ha comportato danni ai sistemi e nessuna perdita di dati.
In ogni caso, l’attacco “è un fatto gravissimo – scrive su Twitter il membro del Copasir di Italia Viva Ernesto Magorno – È necessario reagire subito perché, purtroppo, l’andamento della guerra tra Russia e Ucraina rischia di andare avanti ancora per molto e un attacco cyber dovrebbe essere riconosciuto come un atto di terrorismo”. Al lavoro c’è già l’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale, che è in “stretto contatto con le amministrazioni colpite per ripristinare” i siti, “analizzare il fenomeno” e “suggerire nel contempo le prime idonee contromisure tecniche”. Anche la Polizia Postale, con gli esperti del Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche (Cnaipic) ha avviato una serie di indagini per tentare di risalire ai server da cui è partito l’attacco.
Quanto all’Italia, due sono i messaggi che chiamano in causa il nostro paese. Il primo è, appunto, quello contenente l’elenco dei siti attaccati; il secondo, invece, è una minaccia diretta che coinvolte anche la Spagna: “Mirai sta arrivando da te. Forse questo è l’inizio della tua fine” scrivono gli hacker. Mirai, spiegano fonti qualificate, è una ‘botnet’, una rete di computer compromessi che potrebbe essere utilizzata per ulteriori attacchi. E che l’azione non sia conclusa lo conferma anche un messaggio postato alle 3 della scorsa notte dagli hacker. Riguarda l’Eurovision in corso a Torino e si sostiene di aver bloccato il portale per le votazioni. “Non puoi votare on line. Forse è tutta colpa del nostro attacco Ddos”. In realtà, sarebbe stato accertato da chi sta cercando di capire le mosse degli hacker, quello messo in atto era solo un attacco di lieve entità, un modo per testare i sistemi con cui colpire successivamente. Anche la Rai conferma che la piattaforma è stata presa di mira ma, aggiunge il vicedirettore di Rai1 Claudio Fasulo, “non abbiamo riscontrato nessuna criticità, tutto funziona regolarmente”.
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Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina "la destra è compatta? Con quello che beve vodka e dice ci vediamo a Mosca è compatta". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - Sull'Ucraina, i leader europei "avranno una delusione, Trump non sarà della partita. Possono continuare a provarci ma non è quello che vuole fare Trump, che vuole fare soldi con la Russia, vuole estrarre risorse, non ha una strategia che non sia predatoria. Dobbiamo prenderne atto e reagire sapendo che gli europei sono soli e sono l'ultima trincea della democrazia liberale, insieme ai canadesi, cui fare riferimento". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Siamo qui per dire che gli ucraini non sono soli e perchè ci siamo stancati di vedere l'Europa divisa che parla lingue diverse, che va in pellegrinaggio da Trump a compiacerlo, blandirlo". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione per l'Ucraina.
"Pensiamo che è tempo che gli Stati europei rispondano insieme con durezza, che alle minacce di dazi si risponda dicendo metteremo una tassa sul fatturato delle grandi imprese tecnologiche e che alla minaccia di non essere più coinvolti nella Nato si risponda investendo in una difesa europea che già oggi è molto significativa, che si preservi la libertà con la forza morale e una cultura militare e economica che possiamo avere se siamo tutti insieme", ha detto il leader di Azione.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - "Da questa piazza arriva una richiesta al governo di essere netto. Siamo europei e non siamo con un piede da un lato e un piede dall'altro, è una vecchia malattia italica. Siamo europei e con gli altri leader europei sosteniamo l'Ucraina perchè gli ucraini stanno combattendo per noi per tenere la Russia lontano da noi". Lo ha detto Carlo Calenda a margine della manifestazione a Roma per l'Ucraina.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti inseguendo un piazzamento europeo. I sardi restano invece a 25 punti.
La formazione sarda parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76': va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Bologna, 2 mar. (Adnkronos) - Il Bologna vince in rimonta 2-1 sul Cagliari, nella gara valida per la 27esima giornata di Serie A, grazie alla doppietta di Orsolini che risponde a Piccoli, e si porta al 47 punti in classifica agganciando momentaneamente la Lazio al quinto posto. I sardi restano invece a 25 punti.
La squadra di Nicola parte bene e al 22' passa in vantaggio: ripartenza dei sardi con Augello che serve Piccoli per il colpo di testa da distanza ravvicinata per l'1-0. Il Bologna cerca di reagire ma nella prima frazione non trova l'occasione giusta. Il pari però arriva ad inizio ripresa, al 48' Orsolini trova l'1-1 realizzando il calcio di rigore che spiazza Caprile. Penalty fischiato per un fallo di Felici su Cambiaghi da poco entrato.
I rossoblu continuano a spingere e al 54' ci prova Castro ma Caprile devia in corner. Un minuto dopo su un corner a rientrare di Lykogiannis e deviazione ravvicinata involontaria di Zappa c'è il grandissimo intervento di Caprile che con un riflesso alza ancora in calcio d'angolo. Al 56' però il Bologna passa di nuovo: Castro allarga per Cambiaghi che fa partire un cross basso che attraversa tutta l'area di rigore e trova ancora Orsolini che batte ancora Caprile per il 2-1. Il Cagliari prova a reagire ma la squadra di Italiano controlla la gara e affonda al 76' e va a segno con Lucumì ma l'arbitro Zufferli annulla il gol per fuorigioco del difensore colombiano.
Roma, 2 mar (Adnkronos) - La manifestazione 'Una piazza per l'Europa - tante città, un'unica voce' del 15 marzo prossimo a Roma si terrà a piazza del Popolo. E' il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri scriverlo sui social pubblicando il manifesto dell'evento sottoscritto dai sindaci di alcune tra le principali città italiane.