È una corsa contro il tempo – prima dell’arrivo di nuove piogge – quella dei soccorritori che cercano gli ultimi quattro dispersi dopo la maxi-frana di sabato 27 novembre sull’isola d’Ischia, che ha già fatto otto vittime accertate. All’appello mancano ancora Gianluca Monti e Valentina Castagna, genitori di tre fratellini già trovati senza vita (Michele di 15 anni, Francesco di 11 e Maria Teresa di sei). I Vigili del fuoco stanno lavorando per liberare il solaio della loro abitazione distrutta, dove potrebbero trovarsi i cadaveri (la notizia di un’individuazione, diffusa da Repubblica e Corriere, è stata smentita). Gli altri due dispersi sono Salvatore Impagliazzo, compagno di Eleonora Sirabella (31 anni, la prima vittima ritrovata) e una giovane donna la cui identità non è stata resa pubblica. “In questa fase dobbiamo riuscire a ottenere il massimo risultato nel più breve tempo possibile“, ha detto all’AdnKronos Adriano De Acutis, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Napoli che segue in prima persona le attività. “Voglio ancora parlare di ricerca dispersi e non corpi, perché magari possono essere ancora in vita”, ha aggiunto.

Come ha riferito il prefetto di Napoli, Claudio Palomba, i feriti restano cinque, di cui solo uno trasportato fin da subito all’ospedale Cardarelli del capoluogo campano, dov’è stato ricoverato in gravi condizioni per un politrauma da schiacciamento. Gli sfollati invece sono 280, di cui 179 in albergo e i restanti ospiti da familiari e amici. In mattinata a Casamicciola si è tenuto un un vertice unitario del Centro coordinamento soccorsi e del Centro operativo comunale, presieduto dal prefetto Palomba. Presenti il commissario straordinario del Comune Simonetta Calcaterra (nominata dal Consiglio dei ministri commissario per l’emergenza) il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, il questore Alessandro Giuliano, il comandante provinciale dei Carabinieri Enrico Scandone e gli amministratori degli altri Comuni dell’isola. “Non ci sono stati i ritrovamenti di cui si è parlato, ci auguriamo che possa avvenire ma al momento siamo ai numeri di ieri”, ha riferito il prefetto in conferenza stampa. E ha annunciato: “Abbiamo sentito che alcune persone non vogliono lasciare le proprie abitazioni per paura degli sciacalli, possiamo dire a queste famiglie che sarà garantito un presidio anti-sciacallaggio delle forze dell’ordine”. Le scuole su tutta l’isola, ha precisato, rimarranno chiuse fino a sabato.

Alcuni dei sindaci ischitani presenti al vertice si sono sfogati coi cronisti: “Certa stampa deve smetterla di fare sciacallaggio sull’abusivismo, le vittime abitavano in zona bianca. Non solo. Alcune case erano autorizzate. Mettiamo da parte l’abusivismo. Non credo che sia stato abusivismo nelle Marche o altrove in cui ci sono state delle tragedie”, attacca il sindaco di Forio, Francesco Del Deo. Gli fa eco il collega di Lacco Ameno, Gaetano Pascale: “Vorrei fare chiarezza su una fake news che gira da giorni, l’ultimo condono a Ischia risale a 19 anni fa. mettere in relazione la frana con l’abusivismo è solo sciacallaggio”.

E nell’indagine aperta per disastro e omicidio colposi la Procura di Napoli acquisirà anche le pec che l’ex sindaco di Casamicciola, l’ingegner Giuseppe Conte, ha inviato alle autorità locali nei giorni precedenti alla frana di sabato 27 novembre, segnalando il rischio idrogeologico e chiedendo di evacuare l’area. Conte, primo cittadino del borgo isolano dal 1990 al 1992, ha detto al Corriere di aver inviato un totale di 23 mail certificate “al prefetto di Napoli, al commissario prefettizio di Casamicciola, al sindaco (di Napoli, ndr) Manfredi e alla Protezione civile Campania”, segnalando “il pericolo per la popolazione della zona” a causa delle abbondanti precipitazioni previste. “Ho mandato questi messaggi come privato cittadino anche se ormai sono un pensionato. Non è però la mail inviata da un mitomane o da chi gioca a fare la Cassandra: mi sono qualificato come ex sindaco, ma soprattutto come ingegnere ed ex funzionario della Regione Campania per il Servizio acque e acquedotti”, ha spiegato al Messaggero. E ospite di Agorà su Rai 3 ribadisce: “Era necessario che questi cittadini fossero avvertiti, “voi di qua ve ne dovete andare perché è pericoloso””.

Intanto a Omnibus, su La7, il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha ritrattato ancora le sue discusse dichiarazioni a Rtl 102.5, in cui proponeva di “mettere in galera i sindaci” che approverebbero gli abusi edilizi. “Non posso avercela coi sindaci, ho fatto metà della mia vita nelle amministrazioni comunali, mio figlio ha fatto il sindaco per dieci anni”, si difende l’esponente di Fi. “Sono sul fronte degli ottomila sindaci, che devono rispondere a volte oltre le loro competenze. La mia dichiarazione di ieri è stata un po’ forte, ma nasceva dal fatto che leggevo i report, vedevo che a Ischia c’era lo stanziamento dei fondi al 12 novembre 2010, e c’era scritto “in fase di progettazione”. Quando uno vede queste cose, dice “come mai?”. Poi non entro nel merito specifico, non mi riferivo al merito specifico. La mia valutazione è “andiamo a veder caso per caso””, afferma.

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