È ancora uno dei film più visti in sala e probabilmente il ritorno in sala aumenterà la schiera di fan che hanno amato la storia d’amore di Jack (Leonardo DiCaprio) e Rose (Kate Winslet) e che si chiederanno perché il regista James Cameron non abbia scelto un finale diverso. A 25 anni dall’uscita, Titanic torna in sala. Le giovani vite tra Jack e Rose saranno di nuovo protagoniste sul grande schermo a partire dal 10 febbraio (il 9 in Italia), in una nuova versione rimasterizzata in 4k, sia in 2d che in 3d. La forza della pellicola di James Cameron, che si è aggiudicata all’epoca 11 Oscar – tra cui miglior film, miglior regia e miglior canzone originale (My Heart Will Go On di Celine Dion) – sta ancora nella sua trama. “Sono convinto che il soggetto piacerebbe anche oggi, il focus sarebbe sulle emozioni – ha dichiarato il regista – Certo l’approccio tecnico al film sarebbe diverso, ma il risultato penso sarebbe uguale”. Quando uscì nel 1997 il film divenne subito un cult. In parte per l’alchimia tra i due talentuosissimi interpreti che sono diventati amici, in parte per gli straordinari effetti speciali, dalla maestosità del transatlantico alle scene dal naufragio, in parte per le mini storie di vita umana presenti nella pellicola.
“Ci sono persone che sopravvivono e altre che muoiono, ricchi e poveri, emergono grandi disparità. Quasi tutte le persone della terza classe morirono, a differenza di quelle della prima classe”, ha evidenziato Cameron, affiancato in conferenza dal produttore Jon Landau. Un punto di partenza per affrontare una delle problematiche principali di oggi. “Stiamo affrontando una crisi climatica – ha spiegato – E’ una cosa che sappiamo da anni ma non riusciamo a invertire la rotta. Stiamo andando dritti verso quell’iceberg e quando lo colpiremo saranno proprio i più poveri a soffrire“. Da Titanic ad Avatar l’oceano è sempre stato un elemento dominante nei lavori di Cameron. “Dieci anni prima di diventare regista ho iniziato a fare immersioni nell’oceano, ho passato migliaia di ore sott’acqua nei mari di tutto il mondo – ha raccontato – Mi interessava il mondo dell’oceano profondo e l’attrezzatura necessaria per entrarci. Con Titanic ho unito due passioni, quella per la storia e per la tecnologia e l’esplorazione”. A rendere Titanic un cult (ancora oggi è il terzo film di sempre in termini di record di incassi) ha contribuito anche l’interpretazione dei due protagonisti. “Leo è Leo, sapevamo che fosse un grande e talentuoso attore – ha sottolineato – Lui non voleva fare il protagonista, ha accettato la parte quando l’ho convinto che era una sfida difficile e che non gli avrebbe creato problemi. Kate? Lei ha espresso tanto entusiasmo e amore per questo ruolo, è stata geniale. “Sul set potevo vedere l’alchimia tra loro”. Una magia che si ripeterà ancora sul grande schermo a 25 anni dall’ultima volta.