Mentre sono ancora in corso i soccorsi e si ripristinano i servizi essenziali, il premier Pedro Sanchez – pesantemente contestato quando si è recato nella zona alluvionata – ha annunciato un primo pacchetto di aiuti per far fronte all’emergenza dell’alluvione dal valore totale di 10,6 miliardi di euro e la contestuale formale richiesta alla Commissione europea di stanziare aiuti per gli alluvionati prelevandoli dal Fondo europeo di solidarietà. “Il cambiamento climatico uccide, lo stiamo vedendo” e “dobbiamo adattarci a questa realtà” ha detto Sanchez illustrando dal Palazzo della Moncloa il piano di risposta all’emergenza alluvione varato dal governo e scagliandosi contro i negazionisti.
Il piano del governo Sanchez – Il piano si articola in tre fasi: la risposta immediata e urgente alla catastrofe, la ricostruzione delle zone colpite e la fase di rilancio e trasformazione necessaria per adattare il territorio all’emergenza climatica. “Il piano durerà tutto il tempo che sarà necessario per recuperare la normalità nel territorio colpito” dall’alluvione ha assicurato Sanchez. Si applicherà a 78 comuni, di cui 75 della Comunità Valenciana, due della Castiglia-La Mancia e uno dell’Andalusia. Il governo ha approvato aiuti diretti, senza soglie di reddito, a cittadini e imprese colpite dall’alluvione.
In totale l’esecutivo trasferirà ai cittadini fino a 72.000 euro per i casi di invalidità, tra i 20.000 e i 60.000 euro per la riparazione delle case danneggiate; fino a 10.300 euro per cambiare o riparare mobili ed elettrodomestici e fino a 37.000 euro per lavori condominiali come la riparazione di ascensori e portoni. Per quanto riguarda le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi, si prevede un aiuto diretto da 838 milioni di euro complessivi. Sanchez ha garantito che il meccanismo per chiedere aiuti implicherà la minor quantità di burocrazia possibile. “Basterà indicare il numero di conto bancario, e inizieranno a essere riscossi gli aiuti in meno di un mese” ha detto, affermando che il pacchetto andrà a beneficio di circa 65.000 lavoratori autonomi e circa 30.000 aziende.
È un “primo passo ambizioso” con “misure realistiche” che entrano in vigore da ora, ha affermato il leader dal Palazzo della Moncloa, “staremo al fianco dei cittadini fino alla fine, con tutti i mezzi e per tutto il tempo necessario, come abbiamo fatto durante altri eventi estremi”, ha garantito Sanchez, che nel suo discorso ha fatto più volte riferimento alla pandemia di Covid-19. Il pacchetto comprende aiuti diretti ai cittadini e alle imprese colpite dall’alluvione, aumento del reddito di cittadinanza, la possibilità di accedere a prestiti in banca con la garanzia del governo spagnolo e l’esenzione dalle tasse.
Nuova legge di bilancio – Sanchez ha anche annunciato la creazione di una linea di credito dal valore totale di 5 miliardi affinché imprese e famiglie che hanno subito danni per l’alluvione possano chiedere prestiti alle banche garantiti dal governo. Inoltre il governo pagherà un risarcimento ai cittadini che hanno perso l’auto. L’esecutivo, ha garantito Sanchez, pagherà poi “il 100% delle spese di emergenza” a cui devono far fronte i “comuni colpiti” e “fino al 50% di tutti i lavori che si dovranno realizzare nei prossimi mesi e anni per riparare le infrastrutture”. Il premier ha annunciato poi la creazione di una Commissione interministeriale che coordinerà il lavoro di ricostruzione e rilancio del Piano per la Comunità Valenciana e ha detto che sono state avviate le procedure per richiedere alla Commissione europea gli aiuti del Fondo europeo di solidarietà. Sanchez ha affermato che occorrerà una nuova legge di bilancio. “Stiamo parlando di cifre molto importanti” e dovremo vedere che “impatto avranno su deficit pubblico e debito pubblico”, ha affermato. Finora i lavori per una nuova legge di bilancio si erano arenati per le richieste incrociate dei vari partiti che appoggiano il governo in Parlamento, tra cui Podemos e Junts.
La richiesta di aiuto a Bruxelles – Madrid ha formalmente chiesto alla Commissione europea di stanziare aiuti per gli alluvionati prelevandoli dal Fondo europeo di solidarietà. Inoltre, ha detto Sanchez in conferenza stampa, chiederà al Parlamento e al Consiglio europeo di approvare urgentemente un regolamento che consenta di destinare parte dei fondi di coesione per alleviare i danni causati dalla Dana. “La Spagna è sempre stata un paese costruttivo e ora è giunto il momento che l’Unione europea ci aiuti”, ha detto Sanchez dopo il Consiglio dei ministri.
“Utilizzeremo anche gli strumenti fiscali per supportare la Spagna nell’affrontare questa difficile situazione e le sue conseguenze” ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, interpellato sulla possibilità che Madrid chieda una sospensione delle regole del Patto di stabilità per affrontare le drammatiche conseguenze dell’alluvione che ha colpito le aree sudorientali del Paese. “Continueremo a fornire tutto il supporto necessario alla Spagna in questa difficile situazione – ha spiegato -. Ciò riguarda ovviamente anche le norme fiscali e le disposizioni dedicate per far fronte alle situazioni di emergenza, come le disposizioni su eventi importanti o eventi importanti al di fuori del controllo del Governo. Esiste anche la possibilità di riassegnare finanziamenti dal piano di ripresa e resilienza – ha segnalato -. I servizi della Commissione sono già in contatto con le autorità spagnole per discutere quali sono le possibilità”.
Quasi 15mila agenti dispiegati – “Nelle ultime 72 ore abbiamo fatto passi avanti importanti”, “ma sappiamo” che questi “non sono sufficienti, ci sono ancora dei dispersi, case e negozi distrutti e molta gente con necessità” urgenti, “per questo continuiamo a lavorare senza distrazione, con più sforzo affinché torni la normalità in tutti i luoghi” colpiti dalla Dana. Sanchez ha riferito che al momento sono dispiegati 14.898 tra militari, agenti della polizia e della guardia civil, che nelle ultime 72 ore sono stati effettuati 1.300 nuovi salvataggi, distribuiti 95mila litri di acqua in bottiglia e 18.500 razioni alimentari. È stata ripristinata l’energia elettrica nel 98% delle case colpite, e sono state ripristinate il 68% delle linee telefoniche interrotte. Sono stati riparati 40chilometri di strade e 74 chilometri di linee ferroviarie.
Resta l’autonomia della regione – Sanchez ha confermato la volontà del governo di non togliere alla regione di Valencia il comando della risposta all’emergenza provocata dall’alluvione. Secondo il leader socialista, sostituire la regione non sarebbe “efficace” e provocherebbe una perdita di tempo in un momento in cui ogni minuto è “oro”. Sanchez ha rimarcato che sono le amministrazioni locali quelle che meglio conoscono il territorio. “Viviamo in uno Stato composto da Comunità autonome, non centralista, uno Stato” che, ha detto il premier, è riuscito a dare una “risposta esemplare a una situazione straordinariamente grave come fu quella della pandemia”. Il premier ha aggiunto poi di non voler sostituire la regione di Valencia anche per una questione di “unità, rispetto istituzionale e responsabilità”.
“Sto bene” – Il premier ha affermato di “stare bene” dopo l’aggressione subita a Paiporta e ha puntato il dito contro quelli che ha definito “gruppi ultra organizzati”. L’associazione di estrema destra Revuelta ha rivendicato l’aggressione e l’assalto all’auto del primo ministro, a dimostrazione che la violenza non apparteneva alla popolazione alluvionata. “Se si guardano le immagini” della protesta scoppiata a Paiporta, “è molto facile differenziare chi manifesta la propria ira in maniera legittima per la frustrazione e la situazione che sta vivendo, da altri gruppi ultra perfettamente organizzati che volevano fare il maggior danno possibile”, ha detto il premier. “Io sto bene”, ha aggiunto, sottolineando che quanto successo non lo distrarrà dalle “cose importanti” che sono “la protezione delle persone” colpite dalla Dana e la “risposta ai loro bisogni”.
Mondo
Valencia, Sanchez stanzia 10,6 miliardi: piano in tre fasi con gli aiuti per gli alluvionati. “Il cambiamento climatico uccide”
Mentre sono ancora in corso i soccorsi e si ripristinano i servizi essenziali, il premier Pedro Sanchez – pesantemente contestato quando si è recato nella zona alluvionata – ha annunciato un primo pacchetto di aiuti per far fronte all’emergenza dell’alluvione dal valore totale di 10,6 miliardi di euro e la contestuale formale richiesta alla Commissione europea di stanziare aiuti per gli alluvionati prelevandoli dal Fondo europeo di solidarietà. “Il cambiamento climatico uccide, lo stiamo vedendo” e “dobbiamo adattarci a questa realtà” ha detto Sanchez illustrando dal Palazzo della Moncloa il piano di risposta all’emergenza alluvione varato dal governo e scagliandosi contro i negazionisti.
Il piano del governo Sanchez – Il piano si articola in tre fasi: la risposta immediata e urgente alla catastrofe, la ricostruzione delle zone colpite e la fase di rilancio e trasformazione necessaria per adattare il territorio all’emergenza climatica. “Il piano durerà tutto il tempo che sarà necessario per recuperare la normalità nel territorio colpito” dall’alluvione ha assicurato Sanchez. Si applicherà a 78 comuni, di cui 75 della Comunità Valenciana, due della Castiglia-La Mancia e uno dell’Andalusia. Il governo ha approvato aiuti diretti, senza soglie di reddito, a cittadini e imprese colpite dall’alluvione.
In totale l’esecutivo trasferirà ai cittadini fino a 72.000 euro per i casi di invalidità, tra i 20.000 e i 60.000 euro per la riparazione delle case danneggiate; fino a 10.300 euro per cambiare o riparare mobili ed elettrodomestici e fino a 37.000 euro per lavori condominiali come la riparazione di ascensori e portoni. Per quanto riguarda le piccole e medie imprese e i lavoratori autonomi, si prevede un aiuto diretto da 838 milioni di euro complessivi. Sanchez ha garantito che il meccanismo per chiedere aiuti implicherà la minor quantità di burocrazia possibile. “Basterà indicare il numero di conto bancario, e inizieranno a essere riscossi gli aiuti in meno di un mese” ha detto, affermando che il pacchetto andrà a beneficio di circa 65.000 lavoratori autonomi e circa 30.000 aziende.
È un “primo passo ambizioso” con “misure realistiche” che entrano in vigore da ora, ha affermato il leader dal Palazzo della Moncloa, “staremo al fianco dei cittadini fino alla fine, con tutti i mezzi e per tutto il tempo necessario, come abbiamo fatto durante altri eventi estremi”, ha garantito Sanchez, che nel suo discorso ha fatto più volte riferimento alla pandemia di Covid-19. Il pacchetto comprende aiuti diretti ai cittadini e alle imprese colpite dall’alluvione, aumento del reddito di cittadinanza, la possibilità di accedere a prestiti in banca con la garanzia del governo spagnolo e l’esenzione dalle tasse.
Nuova legge di bilancio – Sanchez ha anche annunciato la creazione di una linea di credito dal valore totale di 5 miliardi affinché imprese e famiglie che hanno subito danni per l’alluvione possano chiedere prestiti alle banche garantiti dal governo. Inoltre il governo pagherà un risarcimento ai cittadini che hanno perso l’auto. L’esecutivo, ha garantito Sanchez, pagherà poi “il 100% delle spese di emergenza” a cui devono far fronte i “comuni colpiti” e “fino al 50% di tutti i lavori che si dovranno realizzare nei prossimi mesi e anni per riparare le infrastrutture”. Il premier ha annunciato poi la creazione di una Commissione interministeriale che coordinerà il lavoro di ricostruzione e rilancio del Piano per la Comunità Valenciana e ha detto che sono state avviate le procedure per richiedere alla Commissione europea gli aiuti del Fondo europeo di solidarietà. Sanchez ha affermato che occorrerà una nuova legge di bilancio. “Stiamo parlando di cifre molto importanti” e dovremo vedere che “impatto avranno su deficit pubblico e debito pubblico”, ha affermato. Finora i lavori per una nuova legge di bilancio si erano arenati per le richieste incrociate dei vari partiti che appoggiano il governo in Parlamento, tra cui Podemos e Junts.
La richiesta di aiuto a Bruxelles – Madrid ha formalmente chiesto alla Commissione europea di stanziare aiuti per gli alluvionati prelevandoli dal Fondo europeo di solidarietà. Inoltre, ha detto Sanchez in conferenza stampa, chiederà al Parlamento e al Consiglio europeo di approvare urgentemente un regolamento che consenta di destinare parte dei fondi di coesione per alleviare i danni causati dalla Dana. “La Spagna è sempre stata un paese costruttivo e ora è giunto il momento che l’Unione europea ci aiuti”, ha detto Sanchez dopo il Consiglio dei ministri.
“Utilizzeremo anche gli strumenti fiscali per supportare la Spagna nell’affrontare questa difficile situazione e le sue conseguenze” ha detto il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis nella conferenza stampa al termine dell’Ecofin, interpellato sulla possibilità che Madrid chieda una sospensione delle regole del Patto di stabilità per affrontare le drammatiche conseguenze dell’alluvione che ha colpito le aree sudorientali del Paese. “Continueremo a fornire tutto il supporto necessario alla Spagna in questa difficile situazione – ha spiegato -. Ciò riguarda ovviamente anche le norme fiscali e le disposizioni dedicate per far fronte alle situazioni di emergenza, come le disposizioni su eventi importanti o eventi importanti al di fuori del controllo del Governo. Esiste anche la possibilità di riassegnare finanziamenti dal piano di ripresa e resilienza – ha segnalato -. I servizi della Commissione sono già in contatto con le autorità spagnole per discutere quali sono le possibilità”.
Quasi 15mila agenti dispiegati – “Nelle ultime 72 ore abbiamo fatto passi avanti importanti”, “ma sappiamo” che questi “non sono sufficienti, ci sono ancora dei dispersi, case e negozi distrutti e molta gente con necessità” urgenti, “per questo continuiamo a lavorare senza distrazione, con più sforzo affinché torni la normalità in tutti i luoghi” colpiti dalla Dana. Sanchez ha riferito che al momento sono dispiegati 14.898 tra militari, agenti della polizia e della guardia civil, che nelle ultime 72 ore sono stati effettuati 1.300 nuovi salvataggi, distribuiti 95mila litri di acqua in bottiglia e 18.500 razioni alimentari. È stata ripristinata l’energia elettrica nel 98% delle case colpite, e sono state ripristinate il 68% delle linee telefoniche interrotte. Sono stati riparati 40chilometri di strade e 74 chilometri di linee ferroviarie.
Resta l’autonomia della regione – Sanchez ha confermato la volontà del governo di non togliere alla regione di Valencia il comando della risposta all’emergenza provocata dall’alluvione. Secondo il leader socialista, sostituire la regione non sarebbe “efficace” e provocherebbe una perdita di tempo in un momento in cui ogni minuto è “oro”. Sanchez ha rimarcato che sono le amministrazioni locali quelle che meglio conoscono il territorio. “Viviamo in uno Stato composto da Comunità autonome, non centralista, uno Stato” che, ha detto il premier, è riuscito a dare una “risposta esemplare a una situazione straordinariamente grave come fu quella della pandemia”. Il premier ha aggiunto poi di non voler sostituire la regione di Valencia anche per una questione di “unità, rispetto istituzionale e responsabilità”.
“Sto bene” – Il premier ha affermato di “stare bene” dopo l’aggressione subita a Paiporta e ha puntato il dito contro quelli che ha definito “gruppi ultra organizzati”. L’associazione di estrema destra Revuelta ha rivendicato l’aggressione e l’assalto all’auto del primo ministro, a dimostrazione che la violenza non apparteneva alla popolazione alluvionata. “Se si guardano le immagini” della protesta scoppiata a Paiporta, “è molto facile differenziare chi manifesta la propria ira in maniera legittima per la frustrazione e la situazione che sta vivendo, da altri gruppi ultra perfettamente organizzati che volevano fare il maggior danno possibile”, ha detto il premier. “Io sto bene”, ha aggiunto, sottolineando che quanto successo non lo distrarrà dalle “cose importanti” che sono “la protezione delle persone” colpite dalla Dana e la “risposta ai loro bisogni”.
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Giustizia & Impunità
L’Italia arresta e poi scarcera il comandante libico accusato di torture dalla Corte dell’Aja. Tutti i dubbi sul ruolo del ministero di Nordio
Zonaeuro
Von der Leyen a Davos invoca l’unità europea e si appella a Trump: ‘Negoziamo, rompere non conviene’. Zelensky: ‘Ue si dia una mossa, alzi la voce con gli Usa’
Politica
Ucraina, M5s e Avs: “Stop all’invio di armi, no agli attacchi in Russia”. Ma Pd: “Rispettare impegni presi”
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Perchè il capo della polizia giudiziaria libica Almasri arrestato sabato a Torino, per la Corte Penale Internazionale colpevole di crimini di guerra e contro la dignità umana, è stato scarcerato e rimandato in Libia? È una pagina inquietante, il governo deve spiegazioni". Così su X Pierfrancesco Majorino, responsabile Politiche migratorie nella segreteria nazionale del Pd.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Meloni non doveva fare la guerra in tutto il globo terracqueo ai trafficanti di esseri umani e arrestarli? Oggi invece ha liberato il trafficante e torturatore libico Almasri Habish e lo ha rimandato in Libia, nonostante un mandato di arresto della Corte penale internazionale. Che vergogna Giorgia Meloni". Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde e deputato di AVS Angelo Bonelli.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Rimaniamo in attesa della conferma ufficiale e della motivazione che ha portato alla scarcerazione del trafficante di esseri umani libico arrestato nei giorni scorsi a Torino". Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs.
"Naturalmente se questo personaggio potrà lasciare tranquillamente l’Italia invece di essere consegnato alla Corte Penale Internazionale per essere giudicato sarà chiaro a tutti - alla CPI, all’Interpol, alla comunità internazionale e ai cittadini del nostro Paese - che l’attuale governo italiano, Meloni, Nordio, Piantedosi proteggono i trafficanti di esseri umani e i torturatori libici".
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "È gravissimo che il comandante della polizia giudiziaria libica Najeem Osema Almasri Habish, arrestato domenica scorsa a Torino, sia stato rilasciato e rinviato in Libia, nonostante ci sia un mandato d’arresto della Corte penale internazionale. Presentiamo una interrogazione urgente al ministro Nordio affinché venga a riferire in aula già nelle prossime ore”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "La vicenda della scarcerazione del generale Almasri è gravissima. Domani mattina chiederemo conto al Ministro Nordio in aula di questa scelta che a noi sembra assurda. Cosa c’è sotto?". Così Matteo Renzi sui social.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - “Per il ministro Salvini, dal primo di gennaio i ritardi ferroviari sono tutta colpa dell'eversione e del sabotaggio. Peccato che i dati dell’ultimo trimestre, senza catene sulla linea, senza sabotaggi, senza esposti, dicano che il 72 % dei treni ad alta velocità è arrivato in ritardo, che il Frecciargento Bari - Roma non è mai arrivato in orario e che il Frecciarossa Reggio Calabria - Milano ha avuto un ritardo medio di 46 minuti, con picchi di 468 minuti". Lo ha dichiarato Matteo Richetti, capogruppo di Azione alla Camera, rispondendo all’informativa del ministro Salvini sul trasporto ferroviario.
"I rimborsi complessivi dovuti a Trenitalia per ritardi dei treni sono superiori a 100 milioni di euro l'anno: circa 8 milioni e mezzo di euro al mese. Davanti a questa situazione emergenziale, ancora una volta il Ministro evita di discutere in aula la sua strategia dei trasporti. Avremmo voluto sapere dal Ministro se conferma la scelta di aumentare l’offerta dell’alta velocità, atteso il fatto che questo aumento contrae la possibilità di manutenzione ordinaria e quindi la prevenzione dei guasti".
"Soprattutto perché, se su quella stessa rete si pensa di mettere un terzo operatore, l'usura sarà ulteriormente esasperata. È su questo che avevamo chiesto un'informativa del Ministro: sui ritardi, sui guasti, sui disagi, sulle strategie per le politiche del trasporto pubblico in Italia, non sugli esposti sacrosanti. Ancora un’occasione perduta”.
Roma, 21 gen. (Adnkronos) - "Giorgia Meloni voleva inseguire i trafficanti di esseri umani in tutto il globo terracqueo, ne era stato arrestato uno libico in Italia e invece di dare seguito alle richieste della Corte penale internazionale che lo accusa di crimini di guerra e contro la dignità umana, lo hanno rimandato impunito in Libia. Il governo chiarisca immediatamente perché Almasri è stato scarcerato e lasciato andare". Così la segretaria del Pd Elly Schlein