Collettivo Senza Slot
Attivisti anti-azzardo
Il Collettivo Senza Slot viene formato nel febbraio 2013 da Ludovica Cassetta, Pietro Pace, Paola Alessia Schintu e Mauro Vanetti a Pavia, città ad altissima densità di slot machine. È il tentativo di dare una risposta radicale al dramma sociale del gioco d’azzardo liberalizzato che colpisce soprattutto i ceti popolari.
Il suo sito www.senzaslot.it raccoglie le segnalazioni dal basso di bar senza macchinette mangiasoldi, invitando a prendere il caffè solo in luoghi liberi dalle slot.
Nel novembre 2013 il Collettivo pubblica il libro “Vivere senza slot – storie sul gioco d’azzardo tra ossessione e resistenza” (Nuovadimensione) a metà tra saggistica, giornalismo e narrativa, con l’aiuto decisivo di Luca Casarotti che collabora anche a questo blog.
Sul Web, nelle iniziative in giro per l’Italia, nelle manifestazioni promosse sul territorio, nei rapporti stretti con gruppi affini nel mondo no slot, Senza Slot avanza una proposta politica drastica: la cacciata delle macchinette dai bar, la soppressione del business dell’azzardo, la trasformazione delle sale slot in ludoteche pubbliche, l’estinzione della società dell’azzardo.