Domenico Valter Rizzo

Domenico Valter Rizzo

Giornalista e scrittore

Sono un giornalista che non è mai riuscito a mordersi la lingua e quindi ai più resto cordialmente antipatico. Essendo siciliano mi sono sempre occupato di mafia, poi vista la vicinanza geografica, e per non farmi mancare nulla, anche di ‘ndrangheta. Mi hanno assegnato (bontà loro) il Premio Ilaria Alpi, il Premio Cronista e il Premio Mario Francese. Ho lavorato per la rete televisiva Telecolor, dalla quale sono stato licenziato nel 2006 insieme ad altri cinque colleghi per non aver chinato la schiena davanti alle pretese di Mario Ciancio Sanfilippo. Ho lavorato con Michele Santoro prima a Circus/Sciuscià e poi ad Annozero. Ho lavorato per Rai Tre (Chi l’ha visto?) e quindi come inviato per Rai Uno. Oggi sono Redattore della Testata Giornalistica Regionale (TGR) della Rai.

Ho pubblicato tre libri: uno sulla storia della mafia catanese, un altro sul lavoro precario e, recentemente per Editori Riuniti, Nessuna pietà per Pasolini, che apre nuovi scenari sull’assassinio del grande intellettuale.

Ho collaborato con la rivista I Quaderni de l’Ora e per 23 anni ho scritto su l’Unità. Dal novembre 2010 ho timidamente iniziato a tenere il mio Blog su Il Fatto Quotidiano e devo dire che la cosa mi intriga non poco. Mi piace cucinare e tifo per l’Inter, ma non quando gioca contro il Catania…

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