Articoli di Tommaso Perrone, Lifegate →
Video →
- 18:24 - Manovra: Messina (Fdi), 'mentre c'è chi istiga a rivolta sociale c'è chi fa interessi italiani'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Mentre il governo Meloni lavora a una manovra che taglia le tasse sul lavoro, concentrando le risorse su famiglie e sanità, alcuni sindacati arrivano persino ad istigare i lavoratori alla rivolta sociale. A conferma di chi davvero fa gli interessi degli italiani e chi pericolosa demagogia". Lo ha dichiarato ai tg nazionali il vicepresidente vicario di Fratelli d'Italia alla Camera, Manlio Messina.
- 18:04 - Piano Mattei a Ecomondo, al centro filiera biocarburanti e formazione in rinnovabili
Rimini, 7 nov. - (Adnkronos) - Formare nuovi professionisti delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche nel continente africano e sostenere la filiera dei biocarburanti in Kenya: sono questi i due obiettivi di altrettanti progetti supportati dal Piano Mattei per l’Africa. Dei loro sviluppi si è parlato nella terza giornata di Ecomondo, in occasione dell’edizione 2024 dell’Africa Green Growth Forum, organizzato da Ecomondo e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio per il Piano Mattei. L’appuntamento ha portato alla luce anche nuove opportunità di cooperazione nei settori dell’economia circolare che possano coinvolgere l’Italia con il continente africano.
Il Piano Mattei sta sostenendo la costituzione in Marocco di un centro di eccellenza per la formazione nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto a tutto il continente africano. Il centro formerà esperti, amministratori e tecnici nei settori delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche, promuovendo nello spirito del Piano Mattei uno sviluppo energetico sostenibile attraverso il rafforzamento delle capacità manageriali e professionali 'in loco'. Il funzionamento e gli avanzamenti del progetto, sviluppato sotto l’egida dei governi italiano e marocchino, sono stati esposti dal managing director della Fondazione Enel Giulia Genuardi, da Abdessamad Faik dell’Università Politecnica Mohammed VI, da Mirco Torquati, responsabile commerciale impianti di larga scala di 3SUN Gigafactory, e da Simone Pasquini, Area Manager Africa di Cesi Spa.
In Kenya, invece, il Piano Mattei sostiene attraverso un finanziamento del Fondo Italiano per il Clima lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, attraverso la produzione di olio vegetale, da utilizzare come materia prima per le bioraffinerie: si parte da coltivazioni su terreni degradati o abbandonati, da colture di secondo raccolto, non in competizione ma in sinergia con la produzione agricola alimentare. Il progetto prevede anche la valorizzazione di scarti e residui forestali ed agro-industriali, supportando processi di economia circolare.
Caratterizzata da una forte valenza socioeconomica, l’iniziativa già coinvolge oltre 100.000 piccoli coltivatori locali in 16 contee, con l’obiettivo di arrivare a 200.000 nei prossimi anni, garantendo la creazione di reddito rurale, l’accesso al mercato per gli agricoltori, il recupero di aree marginali e contribuendo, al contempo, la decarbonizzazione globale nei trasporti attraverso la produzione di biocarburanti avanzati. Ne hanno discusso il Direttore Ccus, Forestry & Agri-Feedstock di Eni Luigi Ciarrocchi, Francesco Masera di Cassa Depositi e Prestiti (Responsabile Promozione Business, Governance e Partnership, Cooperazione Internazionale allo Sviluppo) e Laetitia Dumas della International Labour Organization (Programma e operazioni di gestione del Team, ramo sicurezza e salute sul lavoro).
Nella seconda sessione del convegno, moderato dal presidente del comitato tecnico scientifico di Ecomondo Fabio Fava, sono stati sviluppati, a cura di Confindustria Assafrica & Mediterraneo e attraverso il contributo di aziende e consorzi di imprese, alcuni case history che possano rappresentare esempi per prospettive future di cooperazione nei settori dell’economia circolare, applicato ai settori del tessile, di Raee, packaging e bioenergie.
- 18:04 - Piano Mattei a Ecomondo, al centro filiera biocarburanti e formazione in rinnovabili
Rimini, 7 nov. - (Adnkronos) - Formare nuovi professionisti delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche nel continente africano e sostenere la filiera dei biocarburanti in Kenya: sono questi i due obiettivi di altrettanti progetti supportati dal Piano Mattei per l’Africa. Dei loro sviluppi si è parlato nella terza giornata di Ecomondo, in occasione dell’edizione 2024 dell’Africa Green Growth Forum, organizzato da Ecomondo e dal ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con la struttura di missione della Presidenza del Consiglio per il Piano Mattei. L’appuntamento ha portato alla luce anche nuove opportunità di cooperazione nei settori dell’economia circolare che possano coinvolgere l’Italia con il continente africano.
Il Piano Mattei sta sostenendo la costituzione in Marocco di un centro di eccellenza per la formazione nel settore delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto a tutto il continente africano. Il centro formerà esperti, amministratori e tecnici nei settori delle rinnovabili e delle infrastrutture elettriche, promuovendo nello spirito del Piano Mattei uno sviluppo energetico sostenibile attraverso il rafforzamento delle capacità manageriali e professionali 'in loco'. Il funzionamento e gli avanzamenti del progetto, sviluppato sotto l’egida dei governi italiano e marocchino, sono stati esposti dal managing director della Fondazione Enel Giulia Genuardi, da Abdessamad Faik dell’Università Politecnica Mohammed VI, da Mirco Torquati, responsabile commerciale impianti di larga scala di 3SUN Gigafactory, e da Simone Pasquini, Area Manager Africa di Cesi Spa.
In Kenya, invece, il Piano Mattei sostiene attraverso un finanziamento del Fondo Italiano per il Clima lo sviluppo della filiera dei biocarburanti, attraverso la produzione di olio vegetale, da utilizzare come materia prima per le bioraffinerie: si parte da coltivazioni su terreni degradati o abbandonati, da colture di secondo raccolto, non in competizione ma in sinergia con la produzione agricola alimentare. Il progetto prevede anche la valorizzazione di scarti e residui forestali ed agro-industriali, supportando processi di economia circolare.
Caratterizzata da una forte valenza socioeconomica, l’iniziativa già coinvolge oltre 100.000 piccoli coltivatori locali in 16 contee, con l’obiettivo di arrivare a 200.000 nei prossimi anni, garantendo la creazione di reddito rurale, l’accesso al mercato per gli agricoltori, il recupero di aree marginali e contribuendo, al contempo, la decarbonizzazione globale nei trasporti attraverso la produzione di biocarburanti avanzati. Ne hanno discusso il Direttore Ccus, Forestry & Agri-Feedstock di Eni Luigi Ciarrocchi, Francesco Masera di Cassa Depositi e Prestiti (Responsabile Promozione Business, Governance e Partnership, Cooperazione Internazionale allo Sviluppo) e Laetitia Dumas della International Labour Organization (Programma e operazioni di gestione del Team, ramo sicurezza e salute sul lavoro).
Nella seconda sessione del convegno, moderato dal presidente del comitato tecnico scientifico di Ecomondo Fabio Fava, sono stati sviluppati, a cura di Confindustria Assafrica & Mediterraneo e attraverso il contributo di aziende e consorzi di imprese, alcuni case history che possano rappresentare esempi per prospettive future di cooperazione nei settori dell’economia circolare, applicato ai settori del tessile, di Raee, packaging e bioenergie.
- 17:50 - Governo: Guerra (Pd), 'Meloni? Quindi dipendenti in malattia privilegiati o lavativi'
Roma, 7 nov (Adnkronos) - "Giorgia Meloni è malata ma è a fare, dice, il suo lavoro, perché non gode dei “diritti sindacali”. Insomma i lavoratori dipendenti, che stanno a casa quando sono malati, sono dei privilegiati, o dei lavativi. Scegliete voi. D’altra parte il primo maggio 2023 mentre quelli erano in piazza a festeggiare lei era a Palazzo Chigi a “lavorare”. Ricordate il famoso decreto primo maggio?". Lo scrive sui social Maria Cecilia Guerra, del Pd.
- 17:45 - Scuola: Zingaretti, 'siamo al divieto di libertà espressione? Solidarietà a Raimo'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - "Un professore esprime una critica a un ministro. Reazione: sospeso per 3 mesi con decurtazione del 50% dello stipendio. Siamo al divieto della libertà di espressione? Solidarietà a Raimo". Così Nicola Zingaretti sui social.
- 17:35 - Malaria, diagnosticato un caso autoctono in Veneto
Milano, 7 nov. (Adnkronos Salute) - "E' stato diagnosticato dall'Azienda ospedaliera di Verona un caso di malaria autoctona in una persona senza storia di viaggi recenti in Paesi in cui la malattia è endemica". Lo ha comunicato la Direzione Prevenzione della Regione Veneto.
La Regione, si legge in una nota, "in stretta collaborazione con l'Ulss 9 e con l'Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, appena ricevuta comunicazione del caso ha attivato tempestivamente le misure di sorveglianza previste: approfondimento dell'indagine epidemiologica sul caso; indagine sul campo con cattura e analisi dei vettori locali; misure di sorveglianza sanitaria rivolte agli altri soggetti nei luoghi di possibile esposizione; attività di disinfestazione preventiva nell'area da effettuare in base agli esiti controlli effettuati".
- 17:28 - Usa: Tinagli (Pd), 'con Trump poco da festeggiare per nostra economia'
Roma, 7 nov. (Adnkronos) - “Trump ha detto in campagna elettorale che avrebbe introdotto dazi fino al 20% su tutti i prodotti importati negli Stati Uniti. Quello statunitense è il nostro principale mercato di sbocco e per l’Europa vale 500 miliardi l’anno: non capisco il trionfalismo di alcuni politici di destra, che pure si dicono patrioti". Lo afferma l’eurodeputata del Pd, Irene Tinagli.
"Ricordo che nel 2019 il presidente degli Stati Uniti aveva introdotto dazi contro la Francia come risposta a una tassa sulle multinazionali del web. Perché Trump a quanto pare non vuole che i giganti del web paghino le tasse in Europa dove operano e approfittano del nostro ricco mercato. Non mi sembra un bel modo di difendere gli interessi italiani ed europei, quello di difendere questo tipo di politiche. Trump è lo stesso che ha minacciato quei paesi della NATO che non raggiungono il livello di spesa militare del 2% di non intervenire in caso di aggressione".
"Chissà, forse è per questo che il governo italiano ha deciso di tagliare di oltre 4 miliardi il fondo per il settore dell'automotive in crisi e destinare queste risorse alle spese militari.Serve una riflessione seria su quello che può implicare in futuro la vittoria di Trump per l'economia italiana ed europea”.