Parma, obiettivo: l'Europa per dimenticare lo scippo


Il nemico più pericoloso è la delusione. Conquistare sul campo l'Europa League e vedersela strappare dai giudici per una mera questione contabile è stata una mazzata terribile per tutto il Parma: dal presidente Ghirardi, che ha minacciato l'addio e si è comunque defilato, alla tifoseria, passando per giocatori e allenatore. La stagione 2014/2015 non è nata sotto i migliori auspici. Anche il calciomercato è stato in tono minore, condizionato dal mancato approdo in Europa: dall'Inter è tornato Belfodil, che era stato pagato a peso d'oro dai nerazzurri e invece a Milano non ha praticamente mai trovato spazio. Un jolly importante per Roberto Donadoni, che potrebbe schierarlo sia largo a sinistra al posto di Cassano, che come punta centrale. Via ParoloAmauri e Marchionni (colonne della formazione dello scorso anno), sono arrivati Ciccio Lodi dal Catania (più tecnica e meno dinamismo in mezzo al campo, una scommessa) e De Ceglie sulla fascia. Il vero colpo, probabilmente, è stato trattenere Biabiany (più per caso che per volontà, il trasferimento al Milan è saltato all'ultimo minuto. E soprattutto Donadoni in panchina, garanzia di qualità e solidità nelle ultime stagioni. In continuità con la passata stagione, si riparte dal 4-3-3. Il precampionato è stato segnato da un ennesimo "caso Cassano": si è parlato di una lite in allenamento col gruppo, capitan Lucarelli ha smentito categoricamente, la società con meno convinzione. Alla fine il fantasista barese è rimasto, sarà importante recuperarlo e rimetterlo al centro di un attacco che ha già perso Amauri. Donadoni, del resto, ci è già riuscito altre volte in passato. I ducali proveranno a ripetere la grande stagione dello scorso anno, chiusa con un incredibile sesto posto. Ma il rischio del contraccolpo per l'estromissione dall'Europa è molto alto. (di Lorenzo Vendemiale)