Il 25 settembre del 2005 moriva Federico Aldrovandi, il 18enne di Ferrara brutalmente ucciso durante un controllo di polizia. Un delitto che ha impegnato i genitori del giovane di Ferrara in una dura battaglia legale, conclusasi solo molti anni dopo con la condanna dei quattro agenti che lo fermarono a tre anni e sei mesi (pena poi ridotta con l’indulto). Oggi, a 16 anni esatti da quella notte, la famiglia e la città ricordano la morte del ragazzo.

“Un amico ha scattato oltre il vetro. Federico nel cuore“. Con questo breve post su Twitter, abbinato a una foto che ritrae la lapide del giovane, la mamma di Aldrovandi, Patrizia Moretti, ha voluto commemorare la tragica morte del figlio. Un’episodio che per certi aspetti, a partire dalla motivazione, resta avvolto nel mistero. La vittima, nata a Ferrara il 17 luglio 1987, frequentava ancora le superiori la sera in cui svolsero gli eventi che portarono alla sua morte. Federico era andato con gli amici in un locale di Bologna, dove, come avrebbero poi confermato gli esami, assunse modeste quantità di droga e alcol. Prima dell’alba, tornato a Ferrara, si è separato dal gruppo per tornare a casa: in quel momento il controllo della polizia, che culminò con una violenta colluttazione in cui l’adolescente perse la vita complice anche l’intervento tardivo dei soccorsi. Arresto cardio-respiratorio e trauma cranico-facciale le cause del decesso. A terra, sul luogo dei fatti, sarebbero poi stati ritrovati due manganelli spezzati: gli agenti hanno sempre sostenuto di averli usati per difendersi da Aldrovandi, che li aveva aggrediti. Dopo un lungo processo, la Corte di Cassazione nel 2009 ha stabilito che la morte del ragazzo è stata causata da un eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi da parte dei quattro agenti della questura di Ferrara. Gli agenti, Monica Segatto, Paolo Forlani, Enzo Pontani e Luca Pollastri, sono stati definitivamente condannati a tre anni e mezzo di carcere per omicidio colposo, poi divenuti sei mesi grazie all’indulto.

Al ricordo del giovane si è aggiunta anche la Curva Ovest della Spal, la squadra di calcio cittadina, che ha presentato una figurina dedicata proprio a lui prima di dare inizio al “Torneo Federico Aldrovandi“: un evento organizzato alle associazioni Officina Meca, Contrarock e Uisp Ferrara cui hanno preso parte anche le autorità locali. “È una iniziativa importante e significativa”, ha dichiarato l’assessore allo Sport, Andrea Maggi, che ha aggiunto: “Ci fa piacere come amministrazione comunale ospitare un evento che richiama una vicenda ancora viva nella memoria dei ferraresi”.

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