Una volta, ospite nella sua casa romagnola dove poteva dipingere senza essere distratto dagli impegni milanesi, Dario Fo mi parlò della sua vocazione politica, cioè del teatro, o meglio, della parola che il teatro – il “suo” modo di far teatro – amplificava: “Sono figlio di un capostazione. Mio zio era capotreno. Mio nonno manovratore. […]
Testatina
Dario Fo e la sua arte di lotta. Manifesto di un sano ribelle
14 Ottobre 2016