Mentre andiamo in stampa, sono avviate verso quota 45mila le firme a sostegno di Milena Gabanelli. Una valanga di sottoscrizioni per la petizione “Io sto con Milena” lanciata solo due giorni fa dal Fatto (potete firmare su ilfattoquotidiano.it o sulla piattaforma change.org) in segno di solidarietà per la creatrice di Report che si è autosospesa dalla Rai dopo essere rimasta mesi in attesa del lancio di un nuovo portale d’informazione web.
Progetto praticamente dimezzato (metà giornalisti e una testata di cui non è direttrice) dall’offerta che le ha fatto il nuovo direttore generale Mario Orfeo, motivo per cui la cronista si è messa in aspettativa.
“Noi pensiamo che qualunque emittente del mondo libero sarebbe orgogliosa di avere la Gabanelli tra le proprie file. Il suo nome è uno dei pochi motivi validi rimasti a giustificare il canone e la qualifica di ‘servizio pubblico’ per quello che è sempre più un servizietto privato dei partiti. Negli ultimi anni la Rai ha fatto di tutto per perdere la Gabanelli e alla fine ci è riuscita. Missione compiuta, nel silenzio omertoso di destra, centro, sinistra e dei grandi giornali”, si legge nell’appello firmato da Marco Travaglio, Peter Gomez e Antonio Padellaro.
Tante le adesioni, anche da parte di colleghi eccellenti. Come Lucia Annunziata, direttore di Huff Post Italia e conduttrice di Mezz’ora in più, da domenica 24 settembre su Rai3: “Firmo per Milena perché la Rai ha assolutamente bisogno di un vero sito. La Bbc on line è una delle prime cinque fonti di informazione in Gran Bretagna. Non si vede perché la Rai non debba ambire a occupare questa posizione. Chi meglio di Milena per farlo?”, scrive Annunziata.
Anche il direttore di MicroMega Paolo Flores d’Arcais aderisce all’appello. “Stavamo per farlo anche noi, ma ci avete preceduti. Ora sarebbe bello che tutti i quotidiani e le testate che hanno davvero a cuore la Rai come servizio pubblico aderissero anch’essi senza gelosie”, il messaggio di Flores.
Moltissimi i commenti delle persone che hanno firmato la petizione on line. “Abbiamo un assoluto bisogno di persone competenti senza condizionamenti di nessuna natura, specialmente in Rai dove dominano giornalisti inchinati al potere politico. Milena torna presto”, scrive Giuseppe Dolce. “Firmo perché non voglio rassegnarmi all’idea che i partiti decidano tutto nel nostro Paese”, osserva Giuseppina Guarna, da Trento. “Milena Gabanelli deve restare nel servizio pubblico perché è un capitale per la libera informazione”, scrive Roberto Piccioli. La raccolta di firme e di adesioni continua.