“Dopo Auschwitz, nessuna poesia, nessuna forma d’arte, nessuna affermazione creatrice è più possibile”. Lo sostenne il filosofo tedesco Theodor W. Adorno, e palesemente si sbagliava: l’arte è ancora possibile, e pure l’arte sulla Shoah. Non c’è però da rallegrarsene, perché le cose stanno peggio di quanto preconizzato da Adorno: il problema non è la “affermazione […]
Auschwitz
La banalità del selfie: il turismo della Shoah tra sorrisi e sandwich
27 gennaio - La Giornata della Memoria
25 Gennaio 2017