Cosa fanno le star del Web quando non sono in video? Cosa sognano? Da dove sono partite e dove vogliono andare? Da questa sera potremmo saperlo, grazie alle domande che rivolgerà a undici tra le più famose stelle del momento Matteo Maffucci. I Lofter, abitanti dello spazio aperto di Loft – la nuova piattaforma tv del Fatto Quotidiano – si racconteranno ogni giovedì nelle puntate in onda sulla pagina Facebook (@iloft) da questa sera alle 20:30.
Segreti, manie e retroscena di personaggi web: da Gordon a Sofia Viscardi, passando per Elisa Maino, Matt & Bise, Leonardo Decarli, Francesco Sole, Le più belle frasi di Osho, Nirkiop, ilvostrocaroDexter e Willwoosh.
Ad aprire la serie questa sera è Yuri Sterrore, 27 anni, milanese, primo video: maggio 2014, media delle visualizzazioni 3 milioni, record raggiunto: 10,9 milioni. Un milione e duecento like su Facebook, 321mila follower su Instagram, 12mila 400 su Twitter. Nome d’arte: Gordon. “Anche mia madre ormai mi chiama così”, racconta. E – per chi ancora non lo sapesse – per mestiere Gordon si veste da donna su Internet con tanto di parrucca bionda e imita il genere femminile per milioni di seguaci. Ma – come tutti i supereroi – ha un passato oscuro. Che svelerà proprio questa sera a Maffucci che incalzerà l’ospite anche con le domande della “quota anziani” di Andrea Scarpa e Andrea Amato, i due autori di Lofter in forma di chat. “Con meno sovrastrutture di noti artisti, disponibili a parlare di tutto anche di come e quanto guadagnano, ragazzi che dedicano parte della giornata a rispondere personalmente ai propri follower”, spiega Amato. “C’è chi come Elisa Maino va a scuola, ma nessuno di loro frequenta l’università. Il loro investimento per il futuro è il Web e l’obiettivo è il successo. Senza snobismi reciproci”, chiarisce l’autore. Tutto questo si vedrà in Lofter, “un progetto che parte dal libro Youtube generation (in uscita per PaperFirst) in cui abbiamo intervistato le webstar non più come fenomeno emergente, ma come una nuova industria dello spettacolo. Come avremmo fatto con Paolo Bonolis o Gerry Scotti, che poi è quello che rappresentano per la propria generazione: artisti con 3-4 milioni di spettatori”, sottolinea Amato.
Grandi personaggi con storie personali non facili: “C’è chi ha subito bullismo e vede nei video un’arma di riscatto, e chi si è visto la vita sconvolta dalla celebrità. Tutti pronti a parlare di temi di cui non si parla sul Web”, spiega Matteo Maffucci. “Dai teenager ai 40enni, è un nuovo mondo del lavoro, con una sua economia, orari per montare, scrivere e confezionare il prodotto – continua. Tutti autodidatti e con le idee chiare: da grandi vogliono continuare a lavorare nella comunicazione. Chi per il cinema, chi per la tv. Ma soprattutto per il Web, il futuro. Consapevoli di poter scrivere sulla carta d’identità: youtuber, webstar o influencer”. Come Giacomo Hawkman, lo youtuber che in Lofter va tra la gente a chiedere dell’intervistato. Anche in questo caso, le risposte vi sorprenderanno.