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L’eritreo sbagliato è ancora in galera dopo 500 giorni

Le sue prime dichiarazioni in Corte d’Assise: “Non è il mio nome, è tutto molto strano”. Il legale: “Scambio di persona”
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“Non è il mio nome, non è il mio cognome. È tutto molto strano”. Sono le prime e uniche parole pronunciate dal detenuto eritreo, un anno e mezzo dopo il suo arresto, nel corso dell’udienza di martedì mattina alla seconda Sezione della Corte d’assise di Palermo. L’uomo è stato estradato nel maggio 2016 dal Sudan, […]

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