Sono arrabbiata. Perché sulla nuova legge elettorale, che dovrebbe essere di tutti gli italiani per rappresentarli al meglio, è stata posta la fiducia. Preparata da una parte, verrà votata da una parte. Di nuovo. Sono arrabbiata perché, come ricordato da Zagrebelsky e Travaglio sul Fatto, una raccomandazione del Consiglio d’Europa dice che non si devono modificare le leggi elettorali nell’ultimo anno prima delle elezioni: noi lo facciamo a pochi mesi dal voto. Non ci saranno i tempi per ricorrere alla Consulta e nel caso – probabile – che sia incostituzionale, lo sapremo quando sarà già stato eletto un altro Parlamento illegittimo. Di nuovo.
Sono arrabbiata perché, nonostante la Corte abbia più volte sollecitato le preferenze, per ristabilire il rapporto di rappresentanza tra elettore ed eletto, con questa legge avremo – di nuovo – un Parlamento di nominati: gli italiani potranno scegliere direttamente solo un terzo dei loro rappresentanti, gli altri due terzi spetteranno alle segreterie di partito.
Sono arrabbiata perché, dopo aver detto sempre no alle coalizioni, Renzi #cambiaverso – non è la prima inversione a U, né sarà l’ultima – e apre alle coalizioni. Ma farlocche, visto che non ci sarà premio di maggioranza, né obbligo di candidato premier e programma comune, per cui ogni partito ‘alleato’ potrà presentarsi col proprio simbolo, leader e programma. “Un’accozzaglia” – sempre Renzi, ricordate? – finalizzata a raggranellare il maggior numero di voti, vincere le elezioni e poi liberi tutti.
Sono arrabbiata perché dal mantra dell’Italicum “così la sera stessa delle elezioni si saprà chi ha vinto”, ora si passa a – ancora Zagrebelsky – “come trafficare la mattina dopo”. Ed è probabile che, la mattina dopo, Renzi e Berlusconi mollino gli “estremi” (sinistra da un lato, Lega dall’altro) e facciano un bel governo di larghe intese “contro i populismi”. Loro che sono maestri di populismo.
Sono arrabbiata perché invece di pensare alla legge migliore per rappresentare gli italiani oggi, si pensa solo al dopo: “Eh ma dopo nessuno avrà la maggioranza”. Quindi facciamo le leggi sulla base dei sondaggi, che poi regolarmente sbagliano (vedi il No al referendum al 60%)? Ennesima dimostrazione di totale mancanza di fiducia negli elettori.
Sono arrabbiata perché questo Rosatellum 2.0 è in realtà un Fascistellum (titolo del Fatto di ieri) o Inciucium 10.0, visti i tanti, troppi, inciuci cui abbiamo dovuto assistere negli anni, e di cui questa legge promuove solo l’ultima e più sfacciata versione. Oppure Arrostellum 5S, essendo scritta anche e soprattutto contro il M5S, l’unico che non si presenterà in coalizione. Invece della legge migliore per rappresentare gli italiani, si fa quella che permette di vincere o, meglio, fa perdere gli altri.
Sono arrabbiata perché si sarebbe potuti andare al voto con le leggi uscite dalle bocciature della Consulta “zoppicanti” (per colpa di chi le ha fatte, ovvero gli stessi che ora fanno questa), ma pur sempre meglio di questa vergogna. E sono arrabbiata perché di fronte a tutto questo il capo dello Stato, l’unico che potrebbe e dovrebbe intervenire, si chiude in un silenzio-assenso.
Sono arrabbiata perché temo che la mia rabbia e quella di molti cittadini resterà inascoltata. E faranno come vogliono.